Frequento l’Abruzzo da tempo e pur non limitandomi alla splendida natura, ma avendo incluso nelle mie visite chiese romaniche e antichi borghi, siti archeologici ed eremi celestiniani, conoscevo solo di nome Anversa degli Abruzzi (AQ) e le Gole del Sagittario. Conoscevo naturalmente d’Annunzio, anche grazie a una recente ripresa del suo teatro da parte della regista Sista Bramini con il suo Teatro Natura, con rappresentazioni di testi dannunziani nel territorio del Parco Nazionale d’Abruzzo, e sapevo che il Vate aveva scelto Anversa per l’ambientazione de “La fiaccola sotto il moggio”. Così come conoscevo Maurits Escher per una mostra a Roma e per le sue litografie su Scanno, Opi, Anversa appunto. Infine, o forse soprattutto, sono Socio della Società Dante Alighieri (DA) da molti anni, in particolare presso il Comitato DA di Praga.
Tutto ciò ho premesso, per arrivare al messaggio di questa breve Nota : attraverso la Dante Alighieri ho conosciuto l’iniziativa dei “Parchi letterari”, iniziativa e filosofia che condivido in pieno. Tra i primi Parchi che hanno attirato la mia attenzione, quello di d’Annunzio ad Anversa degli Abruzzi. La curiosità, quindi, di conoscere le Gole del fiume Sagittario con una parte significativa del mondo dannunziano e insieme la visione ispiratrice di Escher, è diventata una giornata di intensa assimiliazione di un’area di Abruzzo dove la
Riserva Naturale del WWF, le architetture storiche e quelle rinnovate di Anversa, l’unicità di Castrovalva (borgo incredibile a 820 metri di quota), le suggestioni di D’Annunzio e di Escher, si sono complementate con i colori della natura, il silenzio della Riserva, il fascino del borgo di Castrovalva inclusi i suoi sapori. Ho aggiunto, infatti, alle suggestioni culturali della giornata, un ottimo pranzo proprio a Castrovalva, dove il gestore del
Ristorante/B&B ha saputo accontentare il mio palato tradizionale ma anche una vegetariana esigente come mia moglie.
In conclusione, non serve che qui io ripeta i dettagli naturalistici architettonici ed artistici dell’area di Anversa / Gole del Sagittario, che potete trovare sul sito della
Dante Alighieri / Parchi letterari, con ottimi video ed interviste. La mia breve riflessione, non originale forse, ma sperimentata personalmente, riguarda le
sinergie.
Sinergie è un termine abusato, spesso retorico, ma quando si riferisce al lavoro intelligente di sottolineare i rapporti tra natura territorio cultura arte, e aiuta a far condividere la visione da parte di un artista di una particolare parte del mondo insieme con l’impatto di quel mondo su una produzione artistica, sia essa letteraria, teatrale, pittorica, beh siamo al moltiplicatore di interessi. Nel particolare, la sinergia tra comunità locali (autorità comunali, pro loco, iniziative spontanee e cooperative), iniziative istituzionali (WWF, Parchi Letterari, Dante Alighieri, Ass.ne Borghi più belli d’Italia), tutto questo fa la differenza : al valore aggiunto, evidentemente, non c’è limite.
Mi riservo ora di visitare, al più presto, oltre al Parco letterario Pasolini (che già conosco), quello di Montale alle Cinque Terre, quello di Quasimodo a Modica e, appena si avvierà, quello di Parmenide a Velia (Salerno). Oltre agli altri...