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Centenario della nascita di Albino Pierro
18 - 19 novembre 2016. Il Comune di Tursi (Mt) e il Parco Letterario Albino Pierro Vi invitano alle celebrazioni per il Centenario della nascita di Albino Pierro.
18 Novembre 2016
Il Comune di Tursi (Mt) e il Parco Letterario Albino Pierro
Vi invitano alle celebrazioni per il
Centenario della nascita di Albino Pierro
18 - 19 novembre 2016
Sala Conferenze Benedetto XVI
Tursi
Quann iére zinne
agghie stète arrasète int i cammre,
e a u scure ll'ochicelli
mi pungicàine russi comigghièti
d'ardiqua
18 novembre
ore 18 30
Sala Conferenze Benedetto XVI
Presentazione del volume "
E non mi fermo" di
Albino Pierro edito da Orecchio Acerbo Editore
Illustrazioni di Mara Cerri e postfazione di Elio Pecora
Interventi
Fausta Orecchio, editore
Francesco Gallo e
Vito Valente, curatori del volume
A seguire
Associazione CREA -
Compagnia Teatrale KATZENMACHER
Jaramme,
omaggio a Don Albino di Vito Valente e Francesco Gallo
Voce recitante
Maurizio Cardillo
Regia di
Marco Manchisi
19 novembre
ore 18,00
Cattedrale dell'Annunziata
Santa Messa
ore 19,00
Sala Conferenze BenedettoXVI
Saluti
Francesco Ottomano,
Presidente Parco Letterario Albino Pierro
Salvatore Cosma, Sindaco di Tursi
Presentazione delle ristampe
N'du picciarelledi Turse, 1967;
Eccò a morte, 1969;
Famme dorme, 1971
"L'amico Albino Pierro", a cura di
Rocco Brancati
Parteciperanno; Prof.
Cosimo Damiano Fonseca, Prof.
Franco Trifuoggi; Prof.
Giorgio d'Elia, Mons.
Gerardo Pierro e Mons.
Vincenzo Orofino
Intermezzi musicali a cura di
Antonio Labate
Interverranno rappresentani delle istituzioni
Conduce
Eva Immediato
Vedi invito in allegato
Quella di Tursi, il mio paese in provincia di Matera, era una delle tante parlate destinate a scomparire. Ho dovuto cercare il modo di fissare sulla carta i suoni della mia gente. Così Albino Pierro (1916 –1995) spiega la svolta dialettale della sua poesia per cui venne più volte candidato al Nobel per la Letteratura.
Un itinerario immersi in quei luoghi descritti dal Poeta, un incredibile esempio di architettura spontanea ricca di volte, vicoli, grotte e scale, tra cui le petrizze, una ripida strada realizzata nel ‘600 da Carlo Doria con lo stesso numero di gradini di Palazzo Doria a Genova. In alto domina il rione saraceno della Rabatana (dal saraceno Rabat), circondato dai burroni, le Jaramme cantate dal poeta, i Calanchi descritti anche da Levi e che dominano la Val d’Agri. Sede del Parco è la casa di Albino Pierro (‘u paazze), oggi aperta al pubblico.
Pierro_Invito_PDF.pdf
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