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Dalla sacralità al mito nel Parco Federico II: The Choir of Sidney Sussex College

Dalla sacralità al mito nel Parco Federico II: The Choir of Sidney Sussex College

Sabato 22 aprile il Parco Letterario Federico II di Melfi e il Comune di Melfi Vi invitano alla conferenza stampa per la presentazione del concerto del Coro dell'Università di Cambridge. A seguire il concerto al Teatro Ruggiero II di Melfi.

22 Aprile 2017
Il Comune di Melfi  e il Parco Letterario Federico II di Svevia 
Vi invitano sabato 22 aprile alle ore 11,30 nella sala della Principessa del Castello di Melfi per la presentazione del concerto oraganizzato dal Coro dell'Università di Cambridge.
Dalla sacralità al mito
The Choir of Sidney Sussex College  University of Cambridge 

Ingresso libero
A conclusione sarà eseguito il Madrigale "La leggenda dell'Aquila di Federico" composta dal Maestro Claudio Dall'Albero sulla lirica del giornalista e scrittore Franco Cacciatore.  

Alle ore 19:00  al Teatro Ruggiero II  di Melfi il concerto dalla "Sacralità al Mito" con l'esecuzione dello stesso Madrigale in prima nazionale. 
 
Musiche di des Prez, Gombert, Clemens, Lasso, Byrd, Victoria, Lobo, H. Praetorius, Weelkes, Dall’Albero.

L'iniziativa è a cura del Comune di Melfi in collaborazione con il Parco Letterario  Federico II di Melfi, dell'Associazione Opera e del Mibac

"Se la musica alla corte di Federico ii di Svevia (1194-1250) ha avuto un’importanza e una diffusione non da poco (alla sua corte si svolgevano numerose feste e spettacoli, con musiche e danze di tipo “cortese”, alcune delle quali pare durassero anche tutto il giorno), non sono mancati nel corso della storia i contributi artistici legati al nome dello stupor mundi.
E la sfida raccolta da Claudio Dall’Albero, nel comporre un madrigale a cinque voci su una lirica dello storico e poeta melfitano Franco Cacciatore, appare altresì un omaggio musicale a Federico ii di grande evocazione.

Da un lato la suggestione sonora e la scelta raffinata di un madrigale a cinque voci, che il compositore romano (nonché maestro di coro e musicologo di grande pregio) ha mirabilmente permeato sulla base della lirica. Ad una immediata lettura il verso “risuona” di preziosa musicalità, tra il simbolo ancestrale dell’aquila federiciana (che univa il Sacro Romano Impero al casato degli Hohenstaufen), Melfi e il suo Castello (luoghi amatissimi dal puer Apuliae), e il sapore malinconico dell’abbandono, mai slegato dal senso del “ritorno” nel luogo eletto. Dall’altro la forza evocativa del madrigale di Dall’Albero: la musicalità dolce e piana (ispirata alla modalità del Canto Gregoriano e alla polifonia classica, come sovente accade nel suo stile compositivo) si sposa con una micropolifonia che rapisce l’ascolto, in un dialogo continuo e virtuoso tra le linee melodiche.

L’unione tra voci femminili e maschili, costruite senza grandi sbalzi intervallari, ma anzi in una successione ascendente e discendente morbida e graduale, rievoca simbolicamente il «volo d’aquila» restituito alla modernità dalle Costituzioni di Melfi, la più proficua delle manifestazioni della cultura di Federico ii, promulgate proprio in quel Castello. La stessa modernità, legata all’antico, che in musica ci restituisce questa composizione di Claudio Dall’Albero, specchio della grandiosità e dell’eclettica personalità di Federico. D’altra parte, anche il francescano Salimbene da Parma, scriveva con ammirazione che Federico stesso era solito comporre e cantare cantilene: «legere, scribere et cantare sciebat et cantilenas et cantiones invenire». L’aquila (ma anche la musica) di Federico, prima o poi, torna sempre al suo nido, come ci ricorda Cacciatore
".
 "Un nuovo canto per Federico II"  di Livio Costarella, critico musicale de La Gazzetta del Mezzogiorno
Per info 328 3013943
Locandina_e.pdf

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