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Cantiamo Torreglia: Niccolò Tommaseo sui Colli Euganei.

Cantiamo Torreglia: Niccolò Tommaseo sui Colli Euganei.

Il celebre linguista, scrittore e patriota Niccolò Tommaseo è ospite a Torreglia del suo professore, l'abate Giuseppe Barbieri.

19 Aprile 2021

ParkTime n. 13

Cantiamo Torreglia. Poeta che vivi nella amata ombra,
 prestami la cetra, che raccontò gli amori dei fiori,
l’euganea terra, l’alternarsi delle stagioni e il grande Meronte.
Non lontano dall’euganea urbe vi è un luogo bellissimo:
era mare; ma da tempo, per l’esplodere delle fiamme, 
le onde si ritirarono: i colli balzano fuori,
 si piegano ad arco, verdeggiano rigogliosi di ogni bene. […] 

 Già luogo di poeti è codesto. Tutto all’intorno avvince il poeta. 
Con quale varietà s’innalzano alla vista i monti! 
Quale si erge ripido e largamente la vasta cima distende, 
quale si compiace di scendere con dolce declivio, 
e si allarga insensibilmente nella variopinta valle sottostante. 
Uno è adorno di una chioma selvaggia, 
l’altro mostra massi e cespugli;
 quale si china su rocce, quale si erge in un’unica vetta. […]
 

 Da Niccolò Tommaseo, Tauriliae descriptio, 1821.Traduzione italiana di Patrizia Paradisi 

 Niccolò Tommaseo (1802-1874) è un letterato italiano generalmente poco conosciuto dal grande pubblico anche se sono assai numerose le scuole e le strade a lui dedicate. Nato in Dalmazia a Sebenico, dopo i primi studi presso il Seminario di Spalato, si iscrisse poi all’Università di Padova dove conseguì la laurea in utroque iure, cioè in giurisprudenza, nel 1822. A questo periodo giovanile patavino risale il contatto del Tommaseo con i Colli Euganei e una vicenda letteraria assai curiosa e dall’alto spessore letterario.

 Il colle della Mira, cenacolo letterario
Da giovanissimo studente universitario a Padova, nel 1819 il Tommaseo si recò, infatti, nel vicino paese di Torreglia sui Colli Euganei in visita al professore Giuseppe Barbieri (1774-1852). Il Barbieri, allievo prediletto e successore di Melchiorre Cesarotti (1730-1808) era docente all’Università di Padova di diverse discipline, monaco benedettino nell’abbazia di Praglia – sempre sui Colli Euganei – fino alla soppressione napoleonica (1811), e continuò poi a essere sacerdote secolare, grande oratore, letterato, poeta e professore. L’abate Barbieri visse fino alla morte in una villa a Torreglia, tuttora esistente e ora di proprietà della famiglia Verson, collocata sul Colle della Mira (132 mt), dove Tommaseo andò a fargli visita.

 Il Barbieri notò a lezione la bravura del giovanissimo studente e lo invitò più volte a casa sua. A seguito dei vari incontri euganei il geniale adolescente compose un carme di ben 87 esametri latini intitolato Tauriliae descriptio (Descrizione di Torreglia), che il Barbieri decise, con un grande gesto di promozione, di pubblicare in appendice a una delle sue opere scritte e ambientate a Torreglia, cioè le Veglie Tauriliane (1821). 

 Il carme di Tommaseo, tra natura e poesia. 
Se dobbiamo credere al Tommaseo, critico di sé stesso in età adulta e senile, i versi a Torreglia erano in assoluto, tra circa una cinquantina di composizioni, una delle sue prove in latino migliori, di cui si dichiarava soddisfatto anche col passare dei decenni. Nel 1974, nelle celebrazioni per il centenario della morte del Tommaseo, venne collocata nella Chiesa di San Sabino a Torreglia Alta, una targa a firma di Carlo Diano (1904-1974), con una scritta che è rimasta nel tempo l’unica traccia visibile di questa vicenda che lega il giovane Tommaseo ai Colli Euganei. 

 I versi latini del Tommaseo costituiscono una gustosa passeggiata nel territorio euganeo tra luoghi storici, descrizioni naturalistiche e ampie citazioni classicheggianti. Nel 2017 il carme di Tommaseo è stato all’origine e al centro di un progetto di valorizzazione culturale da parte del Parco Letterario Francesco Petrarca e dei Colli Euganei in collaborazione con la Parrocchia di Torreglia (www.parrocchiatorreglia.it). La citazione del carme posta all’inizio di questo testo costituisce, infatti, una delle targhe letterarie collocate a Torreglia.

Infine, lo speciale libro illustrato Cantiamo Torreglia. Una poesia di Niccolò Tommaseo oltre a un ampio commento della poesia, più di trenta fotografie paesaggistiche e degli acquerelli che illustrano gli itinerari, propone ben cinque passeggiate letterarie nel paese di Torreglia, accompagnate dai versi del poeta dalmata che costituiscono la guida letteraria all’incantevole paesaggio euganeo. 

Si veda: Lucia Marchesi – Patrizia Paradisi – Giulio Osto, Cantiamo Torreglia. Una poesia di Niccolò Tommaseo, prefazione di Alfonso Traina, Proget Edizioni, Padova 2017. (www.edizioniproget.it


Riproduzione riservata © Copyright I Parchi Letterari

Immagine di copertina – Libro Cantiamo Torreglia-Copertina-Ph credits Giulio Osto
Foto 2 – Targa della poesia nella Chiesa di San Sabino – Ph credits Gianluca Canello 
Foto 3 - Villa Barbieri-Gussoni-Verson – Ph credits Claudia Baldin

Leggi la targhe letterarie a Torreglia
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