I Battistini sono stati nella storia del Monchiese una delle famiglie più importanti:"Quando mio nonno Domenico riceveva un invito da Giuseppe Verdi diceva alla moglie "stasera prepara qualcosa un po’ presto perché vado a cena da Verdi".
I culmini nebbiosi della terra del Montale abitan dei Battistini i discendenti (che) per nobiltà valgono.
Questo dichiara Don Lorenzo Guatteri, Parroco di Monchio, nel poemetto “Cantate da un cuculo montano” (1713) ed è pienamente confermato dai fatti. I Battistini sono stati nella storia del Monchiese una delle famiglie più importanti; insediati al Montale Inferiore, in un edificio a corte, acquisirono successivamente il notevole complesso del Montale Superiore, rilevante sul piano storico ed architettonico.
Pare giusto ascrivere a questo Casato doti di umane virtù e di intelligenza, profonde e vive nel trascorrere degli anni. Il ramo più importante dei Battistini è quello dei Parìs di Montale Superiore ed il soprannome deriva probabilmente dal fatto che alcuni suoi membri portavano il nome di Parisio, come Don Parisio Battistini, Parroco di Monchio fra il 16° ed il17° secolo.
Non mancò l’impegno civile espresso da Antonio Battistini che un secolo dopo ricoprì la carica di Sindaco. Da tempo il ramo dei Parìs è sinonimo di professione medica esercitata da vari membri con eccellente perizia ed amore, sia per la scienza che verso Monchio ; il paese già negli anni ’80 fu dotato di poliambulatorio medico che si rivelò un importante presidio. La funzione di pediatra fu esercitata dalla Prof.ssa Augusta Battistini (classe 1932) legatissima a Monchio.
A bordo della decapottabile Fiat 124 Sport giungeva da Parma, lieta di poter così intensificare la sua presenza in montagna. Contentissime le nostre famiglie che potevano contare su una professionalità d’eccellenza. Il fratello Domenico, pure medico pediatra, dopo essere stato ricercatore presso l’Ospedale di Parma, fu nominato Primario della Clinica Pediatrica dell’Ospedale di Mantova. Questo incarico non lo distaccò da Monchio; infatti le ferie estive, immancabilmente, lo vedevano nella sua casa del Montale, sempre pronto a dedicarsi generosamente alla cura dei bambini.
La Professoressa Augusta ed il Professor Domenico erano figli di Giovanni Battistini (1894 – 1970) senza dubbio modello per i figli, medico pediatra. Pur risiedendo a Parma, negli anni ’50 resse l’ambulatorio ONMI di Monchio. Il legame affettuoso col paese si manifestò anche nell’interesse per la storia, con ricerche ed opere, come “Le Corti di Monchio feudo del Vescovo di Parma”, dedicata a Monsignor Evasio Colli. Il fratello di Giovanni, Emilio, non abbracciò la medicina e, da Chimico, diresse lo stabilimento Eridania in Parma. Suo figlio Carlo fu eminente chirurgo e Primario dell’Ospedale Maggiore di Parma. Per il forte legame con il paese d’origine e la disponibilità costante verso i Monchiesi, l’Amministrazione Comunale nel 1986 conferì loro un premio quale riconoscimento dei tanti meriti.
Fra i premiati fu anche Attilio Bertolucci, parente dei Battistini ; da questa famiglia infatti proveniva la nonna paterna. Percorrendo a ritroso la storia di questa Gens di medici, ricordiamo che Giovanni ed Emilio erano figli di Domenico, che per primo ebbe la possibilità di accedere alle scuole, possibilità allora rarissima per un ragazzo monchiese, riservata quasi esclusivamente a chi andava in Seminario. Domenico ebbe la fortuna di avere uno zio Sacerdote che lo indirizzò agli studi e lo sostenne fino alla laurea in medicina ed alla condotta a Busseto. E qui divenne medico personale di Giuseppe Verdi che in segno di riconoscenza gli donò un suo ritratto autografato ora custodito dalla nipote Augusta. Per la solida amicizia sviluppatasi il grande Maestro spesso lo voleva a cena nella residenza di Villa Pallavicino. Per incarico del Presidente Andrea Borri ne seguii, quale dirigente della provincia, i lavori di restauro ignaro di questi fatti legati a Monchio, il mio paese. Credo che, se ne fossi stato a conoscenza, avrei operato con passione ancora maggiore; nel corso dei vari sopralluoghi avrei senz’altro sorriso pensando all’aneddoto riferitomi dalla Professoressa Augusta: quando mio nonno Domenico riceveva un invito da Giuseppe Verdi diceva alla moglie "stasera prepara qualcosa un po’ presto perché vado a cena da Verdi".
Ma chi era lo zio Don Giovanni Battistini? Nacque a Monchio il 17 agosto del 1825. Entrato nel Seminario di Parma frequentò brillantemente le scuole ginnasiali, liceali e teologiche e venne ordinato Sacerdote l’8 aprile 1848. Fu insegnante di teologia con “lode di bell’ingegno” nel Seminario di Parma, Rettore del Seminario di Berceto ove portò a compimento notevoli lavori di ampliamento come la costruzione dell’ala settentrionale. Venne nominato Prevosto di Colorno il 18 settembre 1858, incarico che resse fino al 2 dicembre 1885, giorno della sua morte. Governò la Parrocchia con grande saggezza e zelo facendo eseguire nel Duomo di Colorno importanti lavori tuttora visibili, come la Cappella di Ognissanti ove collocò un antico quadro del ‘500 con la Trinità, la Vergine e i Santi. Eresse la Cappella della Madonna del Soccorso e vi collocò la tela raffigurante la Madonna col Bambino dipinta da Francesco Rivara. Su disegno dell’Architetto Gaetano Castelli di Parma la Cappella di San Rocco, contenente un quadro di Alessandro Mazzola, e la Cappella di San Carlo e San Claudio. Dimostrò elevate doti di umanità e sensibilità per l’arte conquistandosi grande stima da parte delle Autorità civili. Fu certamente uno dei sacerdoti eminenti di origine monchiese, assieme a Monsignor Guglielmo Quaretti Canonico della Cattedrale; a Don Francesco Musetti Rettore del Seminario di Berceto e a Don Antonio Leni, Parroco di Santa Croce in Parma. Le sue spoglie riposano ora nel cimitero attiguo al Duomo di Santa Margherita. Chissà che un giorno non si possa accoglierle nella Chiesa di Monchio ove ricevette i Sacramenti dell’iniziazione cristiana.
Corrado Mansanti
da Valle dei Cavalieri, storia e vita dell'Alta Val d'Enza e Val Cedra
1971 - 2021- 50° anni della Comunità delle Valli dei Cavalieri
Edizioni Diabasis, 2021
www.valledeicavalieri.com
In foto
La Casa Battistini a Monchio
1986, La Professoressa Augusta Battistini in occasione del conferimento degli attestati, con l'assessore provinciale Giuseppe Saglia, il Senatore Fabio Fabbri , e il Sindaco Corrado Mansanti
1986 Il Professore Domenico Battistini riceve l'attestato dal Senatore Fabio Fabbri
1986 Il Professore Carlo Battistini e l'Assessore Giuseppe Saglia
Ritratto autografo di Giuseppe Verdi , donato al medico personale, Domenico Battistini in segno di riconoscenza