Nella primavera del 1944 Zvi Ankori, Moshe Yundai, Enzo Sereni ed Ephraim Urbach decisero di istituire a Grumo Appula l’ Hachsharah Rishonim quale posto di addestramento agricolo per 30 giovanissimi provenienti dal Campo di Concentramento di Ferramonti
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Una Primavera lontana: Rishonim, 21 marzo 1944
Rishonim fu la prima Hachsharah (1) istituita nel Sud Italia nell’immediato e difficile dopo guerra. Il nome stesso, la cui traduzione dall’ebraico significa I primi, è connotazione dell’unicità del gruppo dei giovanissimi internati a Ferramonti, che orgogliosamente volevano essere i primi a fare l’Aliya (2), a raggiungere cioè la Palestina mandataria per condividere la vita collettiva nei kibbutz e fondare lo Stato.
Nella primavera del 1944 Zvi Ankori, Moshe Yundai, Enzo Sereni ed Ephraim Urbach - agenti sionisti e istruttori più volte in visita a Ferramonti - decisero di istituire a Grumo Appula, in Puglia, l’ Hachsharah RISHONIM quale posto di addestramento agricolo e di preparazione all’ALIYAH NO’Ar per 30 giovanissimi da loro scelti e preparati a Ferramonti. È bene sottolineare che il progetto educativo di Rishonim fu ideato a Ferramonti e realizzato a Grumo Appula per ragioni concrete: l’aiuto dei soldati istruttori delle PLUGOT (3) appena sbarcati a Taranto, e la collaborazione con gli Enti assistenziali Joint e Unrra. (4)
Zvi Ankori, Enzo Sereni e Ephrain Urbach a Ferramonti si erano impegnati non solo a far rilasciare certificati per gli adulti, ma, comprendendo l’urgenza di aiutare prima i bambini attraverso l’istruzione, insegnarono loro l’ebraico e riuscirono ad offrire loro un orientamento sionista chiaro e comune, conciliando i vari orientamenti. E’opportuno ricordare, infatti, che a Ferramonti erano moltissimi i giovani iscritti ai vari movimenti sionisti: Betar,Hashomer Hatzair (Giovane Guardiano), Hanoar Hazani (quello a cui era iscritta Lia Hauser), Kedima (a cui era affiliata Rita Koch) e Gordonia. In breve tempo, però, grazie agli “istruttori”, i vari movimenti riuscirono a “convergere” le loro istanze confluendo in due schieramenti: Betarim e Chalutzim.(5)
La parola d’ordine era: UNITI per l’Hachsharah, Uniti per la Hittjascwut (rendere fertili nuovi territori). Questa concordia si fondava sul comune obiettivo: prepararsi , formarsi per compiere l’Aliyah. Si comprende, pertanto, la importanza del nesso tra Ferramonti, Rishonim ed Eretz Israel: Ferramonti rappresenta la fase ideativa e preparatoria del processo educativo, Rishonim la realizzazione pratica delle istanze formative e l’Aliyah verso Eretz Israel rappresenta il raggiungimento dell’obiettivo!
Non si può, pertanto, comprendere chiaramente la unicità dell’esperienza formativa a RISHONIM se non si contestualizza il fenomeno nella realtà del secondo periodo storico di Ferramonti quando, dopo l’armistizio del 1943, gli internati, liberati dagli anglo americani, danno vita alla Repubblica Ferramonti, che diventa un DPS camp a leadership sionista, visitato dagli Hayalim( soldati ebrei) e guidato dai Madrichim (istruttori dirigenti) giunti in Italia con le Plugot.
Il progetto preparato a Ferramonti - sottolinea Zvi Ankori - era stato ideato con un obiettivo chiaro: “mutare il programma educativo da ebraico in israeliano, accendendo l’immaginazione dei bambini verso la via israeliana collettivistica, per creare un Rinascimento della vita ebraica. Tutto era ben organizzato”. (6)
RISHONIM fu ubicata in una fattoria con frutteto annesso, preso in affitto dagli agenti sionisti su menzionati. Il 21 marzo 1944, in una giornata piovosa di primavera, due camion dell’esercito britannico pieno di ragazzi festanti (foto 1) che cantavano ”Noi siamo i Rishonim, saremo i primi tra gli edificatori” da Ferramonti si dirigevano verso Grumo Appula per apprendere le nozioni fondamentali dell’agricoltura e per attivare un microcosmo sionista, in cui addestrarsi per il vivere nei kibbutz di Eretz Israel.
La cascina di Grumo era a due piani: al primo c’erano le camere separate per le ragazze e i ragazzi, al secondo piano c’erano stanze in cui si sarebbero tenute le lezioni e gli incontri. Lia Hauser per le sue capacità fu nominata responsabile del gruppo. Tra le attiviste si notavano anche Rita Koch ed Evi Rosenwald, figlia del chazan (cantore) di Ferramonti. Presto fu loro assegnato il primo lavoro: seminare patate in un terreno ancora duro per l’inverno, secondo le indicazioni del madrich agricolo Moshe Yeudai, che insieme a Zvi Ankori dirigeva l’Hachsharah.
Tutto era orientato verso un Nuovo Ebraismo, verso il Rinascimento Ebraico: Escursioni, gite , programmi sportivi, canti e danze di Eretz Israel si alternavano a lezioni di cultura e storia ebraica (7) e il venerdì sera i ragazzi si riunivano con i soldati delle Plugot per discutere di Sionismo e del rilascio dei certificati. “Un giorno - ricorda Rita Koch - venne in visita a Rishonim Moshe Sharett (8) che fu ricevuto dai ragazzi con gli onori militari, promise di “strappare” agli inglesi i certificati necessari per l’immigrazione. I giovani erano euforici, volevano essere i primi a partire, a raggiungere Eretz Israel, ma ahimè arrivarono solo otto dei 30 certificati richiesti. La delusione fu grande: i ragazzi si rattristarono oltremodo. Gli otto ragazzi destinatari dei certificati il 23 maggio 1944 tornarono a Ferramonti per riunirsi ai loro genitori e partire con loro: si imbarcarono sulla nave polacca “Stefan Batori” che li avrebbe portati nella Palestina mandataria.” (9)
Al di là della comprensibile e momentanea delusione dei ragazzi per l’insufficienza dei certificati, Rishonim fu una esperienza unica, primo ed unico esempio stimolante di vita attiva nell’immediato dopoguerra . E, giova ripeterlo, insieme a Zvi Ankori, l’ unicità di Rishonim consiste nel fatto che fu la prima via praticabile per l’Aliyah giovanile: ”L’idea non era quella di dare una ideologia, ma di far lavorare insieme diverse ideologie . Rishonim fu l’unica hashsharah, infatti, che ha accolto partecipanti dal Betar, da Hashomer ed anche da Bachad” ( Zvi Ankori, cit. passim).
L’esperienza didattica di Rishonim fu importante perché funzionò da modello organizzativo: Zvi Ankori e il Rabbino Urbach, conclusa l’esperienza a Grumo Appula, con la partenza dei giovani verso Eretz Israel, si spostarono a Roma (appena Liberata) e continuarono ad interessarsi della educazione dei giovani, fondando – sul modello di Rishonim - altri centri sionisti, altre Hachsharot. (10)
Teresina Ciliberti
1) Il termine Hachsharah, riferibile alla preparazione pratica dei giovani ebrei per compiere l’Aliyah verso Eretz Israel, designa un percorso formativo basato sul lavoro e sulla vita collettiva, sullo studio della lingua, della storia e della cultura ebraica. Rishonim fu una hachharah, un centro di preparazione agricolo-professionale, una sorta di fattoria didattica.
2) Aliyah il termine, che letteralmente significa “salita a Sion” ,indica l’immigrazione in Eretz Israel
3) Le Plugot erano Compagnie autonome formate di 250/300 uomini agli ordini di un Generale. I soldati delle Plugot, sbarcati nel settembre del 1943, non devono essere confusi con quelli della Brigata ebraica che fu costituita nel novembre del 1944 con i reparti del Palestine Regiment provenienti dal Medio Oriente. Nel maggio 1944 sbarcarono a Taranto anche le prime Compagnie ausiliarie femminili per l’assistenza nel Sud Italia. Si distinsero le soldatesse Dvora Mayer, Rina Schulweiss e Bella Mizrachi della 506 COY Sanità, le quali per poter dedicare le ore diurne ai ragazzi di Rishonim, chiesero ed ottennero di prestare servizio in turni di notte all’Ospedale militare .(cfr Anita Tagliacozzo, Sulle orme della Rinascita,Quaderni di vita ebraica,Hechaluz, pag 16)
4) Joint: American Joint distribuition Committee o Ajdc- Organizzazione di assistenza ebraica nata nel1914 per coordinare la distribuzione di aiuti americani agli ebrei bisognosi durante la prima guerra mondiale. Dopo la seconda guerra mondiale il Joint si dedicò anche all’assistenza e riabilitazione dei profughi e sopravvissuti Unrra : United Nations Relief and Rehabilitation Administration-Agenzia Onu proposta dal presidente Roosevelt per portare soccorso nelle zone liberate durante la seconda guerra mondiale
5) I Betarim erano i giovani naufraghi del Pentcho che da Bratislava , nel maggio del, 1940 avevano intrapreso l’aliyah verso Eretz Israel, e dopo una odissea terribile erano stati internati a Ferramonti , dove si disputava “acerbamente”, ricorda Ria Koch , su come avrebbe dovuto essere fondato sulla terra dei Padri lo stato degli ebrei: se con la spada o con l’aratro . I Betarim erano per la spada, con durezza militare e accanimento. I sionisti Chaluzim erano per l’aratro con abnegazione e spirito pioneristico. Zvi Ankori era stato inviato a Ferramonti per coordinare l’attività sionista, per istruire e per conciliare ldeologicamente i Betarim e i Chaluzim
6) Nel villaggio vicino a Grumo era attivo il capitano Berest della Compagnia 187, il quale forni i giovanissimi di mappe della zona, per orientarsi meglio durante le escursioni. Durante una gita, infatti, I ragazzi di Rishonim si accamparono, in una scuola italiana .
7) Zvi Ankori, Università ebraica di Gerusalemme, intervista rilasciata a Bruce Lorence, giugno 1974
8) Moshe Sharett, politico attivo, membro dell’Histradut (potente sindacato israeliano) dal 1933 l 1938 guidò i negoziati tra Governo britannico e Agenzia Ebraica. In seguito fu ministro degli Esteri dal 1948 al 1955 e primo ministro di Israele dal 1953 al1955
9) Rita Koch, Primavera 1944: I PRIMI in SHALOM n 5, maggio-giugno 1974, pag 24
10) Nei locali dell’Oratorio di Castro, in via Balbo, sorse , sotto la guida di Zvi Ankori e con l’aiuto dei soldati delle varie Plugot, un Centro giovanile frequentato anche da alcuni giovani della borghesia romana interessati al discorso ideologico. Nella seconda metà di giugno, col supporto delle Compagnie 468° e 179° sorse a Ponte di Nona, sulla Prenestina, L’hascharah Laneghev, che ospitava giovani donne ed uomini provenienti da Roma, Firenze e Livorno desiderosi di fare l’Aliyah. Per i giovanissimi, fu istituita l’hascharah Kadima che in un primo tempo fu ospitata nei locali di Laneghev, ma poi fu trasferita sulla casilina e infine nei castelli romani di Grottaferrata e Rocca di Papa. In Breve, il fenomeno delle Hascarot si diffuse con successo non solo in Puglia, ma anche a Firenze, Livorno, Ancona, Sciesopoli, Lago di Como …