“Di pensier in pensier di monte in monte”
“Se solo potessi mostrarti il secondo Elicona che per te e per le Muse ho allestito nei Colli Euganei penso proprio che di lì non vorresti mai più andartene” Francesco Petrarca, Senili, XIX, Lettera a Maggio di Parma (1369)
Continuano le Passeggiate Letterarie con Paolo Gobbi e Assoturismo Confesercenti.
Dal sentiero "
Carromatto" di
Torreglia per
Villa Barbieri Verson,
Chiesa di San Sabino fino all'
eremo del Monte Rua dove alle
17.30 inauguremo la
terza targa letteraria di Torreglia (scarpe comode e scorta d'acqua!)
Chi volesse venire solo per l'inaugurazione della targa , ci troviamo direttamente alle 17.15 al cancello d'ingresso all'eremo per raggiungere insieme il luogo dell'inaugurazione.
Villa Abate Barbieri-Verson è una villa veneta situata a Torreglia Alta, in posizione di mezza costa, che si staglia isolata sullo sfondo boscoso del Colle della Mira su cui sorgeva il Castello di Transalgardi distrutto da Ezzelino.
Fu edificata verso la metà del '700 dalla nobile famiglia veneziana dei Gussoni. In seguito fu acquistata dall'Abate Giuseppe Barbieri - bassanese, benedettino dell'Abbazia di Praglia, successore del Cesarotti nella cattedra di letteratura greca e latina all'università di Padova - che la elesse a sua dimora, e qui scrisse le "veglie Tauriliane", un inno alla maestosa serenità dei Colli Euganei. Dopo la sua morte la villa passo alla famiglia Verson. Introdotta da un viale di secolari ippocastani al quale si accede attraverso l'antica cancellata, la villa abbraccia nella sua totale estensione il giardino all'italiana scandito dai disegni geometrici delle siepi di bosso. (Ville VeneteTour.it)
“[…] Vezzosi poggi [...] tra voi tutto respira gioventù’, gaiezza: voi siete un vezzo di natura, un riso, gioia del ciel e leggiadria del suolo. Facili dossi, collinette apriche, tumuli erbosi, piccoletti scogli, comode vallicelle, ombrosi seni, cari boschetti, ruscelletti vivi e torrentelli di brevissim’onda son vostra gloria”. Giuseppe Barbieri
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Letture utili
Stefano Brugnolo, Paolo Gobbi, Aldo Pettenella
Di pensier in pensier, di monte in monte
Testi letterari dedicati ai Colli Euganei da sfogliare in quattro passeggiate
L'immagine dei Colli Euganei ha nella letteratura una presenza circoscritta ma non episodica, un'interpretazione solida ma tutt'altro che statica, un'evoluzione fatta di permanenze, in breve, una storia. E' questo l'assunto da cui sono partiti i tre autori per raccogliere in questo bel volumetto i testi dedicati ai Colli, dalle liriche del poeta latino Marziale (I secolo d.C.) alla moderna prosa del padovano Giulio Mozzi, passando per le opere di scrittori noti, come Foscolo, Shelley, Buzzati e Zanzotto, e meno noti, tra cui l'abate Giuseppe Barbieri, che avrebbe ispirato alcune liriche di Giacomo Leopardi.Completano l'opera, rendendola un unicum, quattro "passeggiate letterarie" proposte da Aldo Pettenella, nelle quali al piacere del camminare attraverso questo paesaggio ameno, si associa la possibilità di osservare i luoghi con gli occhi degli autori del passato, scoprendone dettagli spesso inosservati.
Guide storico-artistiche Cierre Edizioni
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