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CANDIDATURA DI ALIANO A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018

CANDIDATURA DI ALIANO A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018

29, 30 e 31 ottobre. Aliano Vi invita a partecipare a due appuntamenti importanti PER LA CANDIDATURA DI ALIANO A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018

28 Ottobre 2016
29, 30 e 31 ottobre
Aliano Vi invita a partecipare a due appuntamenti importanti


PER LA CANDIDATURA DI ALIANO A CAPITALE ITALIANA DELLA CULTURA 2018 

Premio Letterario “Carlo Levi”:  XIX edizione 
Aliano, Sala Conferenze, 29 ottobre 2016 (Vedi Pagina dedicata: Premio Carlo Levi)
 e
Festa per la Candidatura di Aliabno a Capitale Italiana per la Cultura 2018
www.comune.aliano.mt.it


Aliano e i paesi lucani non devono allinearsi a modelli che altrove mostrano il loro lato mortifero. Qui qualcosa ha retto alla grande dimenticanza, al genocidio delle tradizioni, e ora questi luoghi hanno la forza del passato e dell'altrove. C’è qualcosa che resiste, ma bisogna inventare la sagra del futuro, più che chiudersi nella nostalgia. Bisogna aver cura dell’antico e del nuovo, in questo tempo e in questo spazio.

Aliano è uno dei tanti paesi lucani che a passarci dentro distrattamente puoi pensare che non c'è niente. E invece è un paese pieno di luoghi culturali. E molti di questi luoghi sono legati a Carlo Levi, alla sua scrittura e alla sua pittura. Aliano è un paese fragile dal punto di vista geologico e dal punto di vista demografico. Un paese che cade, un paese da cui si emigra. Sarebbe bellissimo se l'Italia nominasse Aliano come capitale della cultura per il 2018. Un gesto rivoluzionario. Un gesto che sarebbe l'inizio di un nuovo Rinascimento per luoghi dove il Rinascimento non c'è mai stato.

Aliano tenta di diventare luogo di accoglienza dopo un passato da luogo di esilio. Di un paese così non hanno bisogno solo i suoi abitanti, ma gli italiani delle città e di altri paesi. Aliano come capitale del margine. La scelta di candidare Aliano a capitale italiana della cultura significa anche attivare una fiducia che non c’è mai stata; proveremo a cambiare almeno un poco l’ethos del luogo. Sappiamo che l’accidia è un nemico che nelle nostre terre si annida ovunque e che la passione dominante è quella di trascinare tutto verso il basso.

È fondamentale che amministratori e cittadini diano le spalle agli scoraggiatori e ai conservatori. I paesi devono cambiare e possono cambiare. Ci vuole un lavoro che unisca sogno e ragione, conoscenze rigorose e amore per i luoghi. Un’azione politica e poetica allo stesso tempo, un cuneo, una prua nello stagno dell'indifferenza e della rassegnazione. Prima delle misure, degli incentivi, dei finanziamenti, serve un cuore collettivo che non sia vigliacco, serve qualcosa che unisca i nostri stracci per farne un vestito bellissimo.

Con questo spirito vi invitiamo alla festa che facciamo il 30 e i 31 ottobre per festeggiare la candidatura di una paese che vuole lavorare assieme a tutti i paesi lucani e ovviamente alla città capoluogo di regione e a Matera che sarà capitale europa della cultura nel 2019, un fatto dal valore enorme per la Basilicata. In particolare è gradito un vostro intervento ai parlamenti comunitari che terremo il pomeriggio del 30 Ottobre dalle ore 15.30 alle ore 19.00 nell’auditorium dei calanchi.


26/10/2016 il Sindaco Luigi De Lorenzo
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