I Parchi Letterari sono onorati di patrocinare per il sesto anno cosecutivo Autori di oggi capolavori di ieri - VII edizione. I classici della letteratura riletti da grandi scrittori, nelle Ville Medicee di Poggio a Caiano e Artimino, patrimonio Unesco
I Parchi Letterari sono onorati di patrocinare per il sesto anno cosecutivo
Autori di oggi capolavori di ieri - VII edizione
I classici della letteratura riletti da grandi scrittori
In collaborazione con il Polo Museale della Toscana
Sette incontri con i classici della letteratura riletti da autori contemporanei da giugno a novembre del 2021. Dopo un'edizione interrotta a metà a causa della pandemia, torna "Autori di oggi. Capolavori di ieri", organizzata dalla Pro Loco di Carmignano, con il contributo dei Comuni di Carmignano e Poggio a Caiano e curata da Carla Lomi.
La rassegna letteraria, giunta alla sua settima edizione, conferma la sua vocazione e si apre ad un nuovo inizio. Al centro del percorso di approfondimento ideato per quest'anno, non offriamo infatti un selezione di proposte, ma un'unica opera. Un'opera somma, un'icona, un iperclassico della cultura occidentale: la Divina Commedia. Un omaggio per i 700 anni dalla morte di Dante Alighieri.
Ad ospitare i sette appuntamenti saranno le due location d'eccezione dei comuni medicei: le Ville Medicee di Poggio a Caiano e Artimino, entrambe patrimonio UNESCO.
PRESENTAZIONE PROGRAMMA EDIZIONE 2021
La VIIª edizione della nostra rassegna letteraria conferma la sua
vocazione e si apre ad un nuovo inizio. Al centro del percorso di
approfondimento ideato per quest'anno non offriamo infatti un florilegio di
proposte, ma un'unica opera. Un'opera somma, un'icona, un iperclassico della
cultura occidentale: La Divina Commedia. Immergerci insieme in
quell'universo di immagini, personaggi, storie creato "dal poeta europeo
più universale" (T.
Eliot) non ci sottrarrà
tempo ma ce ne farà dono. Propizierà un nostro fecondo incontro personale con
questo capolavoro, all'interno di un'avventura intima che si qualifica come
ricerca inesauribile e che ha per meta l'amore per il sapere. Se, come
sosteneva Mandel'štam, "leggere Dante è prima di tutto un lavoro
interminabile, che a misura dei nostri successi ci allontana dalla meta; la grandezza di quest'opera-universo è tale che
"nessuno ha il diritto di privarsi di questa felicità" (J. L.
Borges). Lo aveva capito il popolo fiorentino che nel 1373 chiese, con pubblica
petizione, di conoscere il "libro di Dante, dal quale anche i non
grammatici possono essere istruiti a fuggire i vizi e ad acquistare le virtù" (Libro delle
Provvisioni).
Anche noi, tra tanti possibili
itinerari di approfondimento, per riflettere sulla discussa ma indiscutibile
attualità di Dante, abbiamo scelto di privilegiare l'indagine su quelle realtà
"de li vizi umani e del valore" che hanno variamente forgiato le
vicende dei personaggi mirabilmente cantati da Dante e che attraversano la
storia personale e collettiva determinando tanta parte del loro corso. Saranno
con noi, a sostenerci e orientarci, noti dantisti ed eminenti rappresentanti
della cultura italiana, che, con le loro lectiones magistrales,
esploreranno da vertici di osservazione diversi questa immensa cattedrale
poetica.
Ospiti delle
ville medicee di Poggio a Caiano e Artimino, patrimonio Unesco dell'Umanità,
ripercorreremo il viaggio mistico di Dante - homo viator, pellegrino in
cerca dell'infinito - che tutto comprende ed esprime con forza visionaria e
lucidissima anche quando l'esperienza che egli vive è ineffabile e "significar per verba non si
poria".
Dal fondo più
cupo dell'abiezione, dalla condizione tanto amara "che poco è più
morte", canto dopo canto, affascinati e commossi saremo condotti all'epifania
della divinità, alla conoscenza diretta dell'"intelletto d'amore" che
tiene acceso il nostro desiderio di pienezza,
sostiene la libertà e responsabilità individuale nella scelta, ci rivela il
senso trascendente e profondo dell'esistenza, ovvero "accender ne dovria
più il desio/ di veder quell'essenza in che si vede/ come nostra natura e Dio
s'unio."
Dante è l'artista che, esplorando tutte
le pieghe della nostra umanità, raffigurando mondi interiori inesplorati, ha
affermato il primato dell'arte e della poesia quale via maestra per raggiungere
la conoscenza di noi stessi e della realtà, intesa non come un sapere a sé
stante e in sé compiuto, ma come un cammino ascendente verso la verità che
trova nella "virtute e canoscenza" un binomio, un endiadi luminosa e inscindibile.
In questo tempo segnato da una crisi
epocale, che richiede scelte coraggiose e lungimiranti, mentre ci chiediamo se
possiamo ancora riconoscerci in quella visione dell'uomo e del mondo che il
Sommo poeta propone nel segno del Cristianesimo, Dante, profeta di speranza e
"testimone del desiderio umano di felicità può ancora donarci parole ed
esempi che danno slancio al nostro cammino" (Papa Francesco) chiamandoci a
"lasciare "l'aiuola che ci fa tanto feroci" (Par. XXII, 151),
per giungere ad una condizione di rinascita, per guardare all'orizzonte di ogni
autentico umanesimo "in cui brilla in pienezza la dignità della
persona" come ci ha ricordato Bergoglio.
La curatrice
Carla Beatrice Lomi
CALENDARIO:
- 21 giugno ore 18 - Villa Medicea
di Artimino
Alberto Casadei: "Dal vizio
comprensibile alla macchia nella virtù: Francesca e Piccarda"
5 luglio ore 18 - Villa Medicea di Artimino
Davide Rondoni:
"Per lei e per
tutti. Un poeta legge Dante"
Letture:
Davide Rondoni, poeta
20 luglio ore 18 - Villa Medicea di Artimino
Natascia Tonelli: "Da
Beatrice a Beatrice: le vie del desiderio"
Letture:
Emanuela Mascherini, attrice
13 settembre ore 17 - Villa Medicea di Artimino
Ubaldo Cortoni,
"L'amore che
move il sole e l'altre stelle. Dante e la sapienza di Dio verso la
persona"
Letture:
Elisabetta Santini, attrice
Con la partecipazione straordinaria di Paolo Zampini, flautista,
Direttore del Conservatorio Cherubini di Firenze
(Questo evento è inserito all'interno del Festival promosso dal Centro
delle Associazioni Culturali Fiorentine ed è realizzato in collaborazione con
Il Foyer - Amici della Lirica di Firenze e
con la Dante Alighieri - Comitato di Firenze)
9 ottobre ore 18 - Villa Medicea di Poggio a Caiano Salone Leone X,
Marco Collareta: "Dante e l'arte del suo tempo"
Letture: Giusi Merli, attrice
23 ottobre ore 18 - Villa Medicea di Poggio a Caiano Salone Leone X
Gherardo Colombo, "Dante, la giustizia e la pena"
Letture: Lorenzo Degl'Innocenti, attore
6 novembre ore 18 - Medicea di Poggio
a Caiano Salone Leone X
Sergio Givone: "Intelletto d'amore"
Letture:
Moreno Fabbri, attore
Con la partecipazione straordinaria
di Ivano Battiston, musicista, fisarmonicista
PRESENTAZIONE INCONTRI
21 giugno ore 18 - Villa Medicea
di Artimino
Alberto Casadei: "Dal vizio comprensibile alla
macchia nella virtù: Francesca e Piccarda"
Il pubblico di tutto il mondo conosce
il personaggio di Francesca da Rimini, ma tanti dubbi restano sulle sue
caratteristiche e su come Dante ha conosciuto (e in parte inventato) la sua
vicenda. Il primo, su cui ci si soffermerà, riguarda la natura del suo peccato,
che è certo quello della lussuria ma spiegato in modi lontani dai nostri,
specie per l'azione di Amore che è anche un dio crudele. Meno nota è
un'altra eroina, Piccarda Donati, che compare nel canto III del Paradiso, quindi beata: ma sulla sua
beatitudine rimane una macchia leggerissima, sulla quale Dante si
sofferma. Perché nella Divina commedia non
esistono solo i netti chiaroscuri alla Doré, ma anche tutte le sfumature
delicate delle vite umane. (A. Casadei)
Alberto Casadei è ordinario di Letteratura italiana all’Università di Pisa ed è coordinatore del “Gruppo Dante” dell’Associazione degli Italianisti. E’ autore di numerose opere sulla letteratura italiana del Cinquecento e del Novecento. Si è occupato di poesia e narrativa contemporanee, anche in una prospettiva comparatistica e teorica. A partire dal 2009 ha indagato sui rapporti che intercorrono tra la letteratura e le scienze della mente: fra i suoi ultimi studi in questo campo, va ricordato Biologia della letteratura. Corpo, stile, storia (2018), segnalato in premi nazionali e internazionali come il Mondello, di cui ha vinto la sezione "Saggistica". Su Dante ha pubblicato i volumi: Dante oltre la Commedia (2013), Nuove inchieste sull’Epistola a Cangrande (curatore, 2018), Dante: altri accertamenti e punti critici (2019), Dante. Storia avventurosa della Divina commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata (2020), Dante oltre l'allegoria (2021), e da ultimo, con P. Gervasi, La voce di Dante. Performance dantesche tra teatro, tv e nuovi media (2021)
5 luglio ore 18 - Villa Medicea di Artimino
Davide Rondoni: "Per lei e per tutti. Un poeta legge Dante"
Può un poeta paragonarsi alla
Commedia 700 anni dopo? Sì, a patto che accetti di entrarne nel vivo fuoco, nel
motore che muove tutto il grande edificio o alveare (come lo definì un grande
poeta russo, O.Mandel'stam). Al centro sta una dedizione amorosa che a noi
ancora interroga e scandalizza. Il poeta di oggi deve accettare questo
scandalo, deve poter leggere Dante da un'epoca diversa, guardando nell'opera di
Dante cosa potrebbe essere eloquente a proposito di questo "scandalo"
dell'amore gratuito che dalla Forza che muove il sole e le altre stelle,
discende per li rami di una umanità riletta in nome della libertà e della
vertigine. L'ardore di Ulisse, il dolce desio di Francesca, la fame di durata
di Brunetto e altri passi più o meno celebri verranno letti da un poeta d'amore
di oggi. (D. Rondoni)
Davide Rondoni. Poeta e scrittore, ha pubblicato diversi volumi di poesia con i quali ha vinto alcuni tra i maggiori premi di poesia. È tradotto in vari paesi del mondo in volume e rivista. Collabora a programmi di poesia in radio e tv, alla scrittura di film e di mostre high-tech experience e ad alcuni quotidiani come editorialista. Ha fondato il Centro di poesia contemporanea dell’Università di Bologna e la rivista «clanDestino». Ha pubblicato volumi di saggi e di libri di narrativa. È autore di teatro e di traduzioni (Baudelaire, Rimbaud, Péguy, Jimenez e altri).
20 luglio ore 18 - Villa Medicea di
Artimino
Natascia Tonelli: "Da Beatrice a Beatrice: le vie
del desiderio"
L’amore per Beatrice e il
desiderio di rivederla convincono Dante a intraprendere il viaggio
ultraterreno, che, insieme a Virgilio, si snoda dalla selva oscura all’antica foresta dell’Eden. Ma, una volta giunto sul
pianoro che sovrasta la montagna del Purgatorio, all'improvvisa
apparizione di Beatrice dentro una nuvola di fiori si accorgerà di
esser stato e di essere ancora soggetto alle illusioni e al
turbamento fisico provocato dall’amore che ha sede nei sensi. (N. Tonelli)
Natascia Tonelli insegna Letteratura Italiana all’Università di Siena. Fa parte del direttivo ADI, del Consiglio scientifico dell’Ente Nazionale Boccaccio, del Comitato Nazionale per le celebrazioni dei 700 anni dalla morte di Dante Alighieri. Condirige la rivista di italianistica «Per leggere» e la collana Quaderni per Leggere; per l'editore Loescher, la collana Didattica&Letteratura. I suoi ultimi libri sono Fisiologia della passione. Poesia d'amore e medicina da Cavalcanti a Boccaccio (Firenze, Sismel, 2015), Per queste orme. Saggi sul Canzoniere (Pisa, Pacini, 2016), Leggere il Canzoniere (Bologna, il Mulino, 2017), Boccaccio (ed. del Corriere, 2018).
13 settembre ore 17 - Villa medicea di Artimino
Ubaldo
Cortoni: "L'amore che move il sole e l'altre
stelle. Dante e la sapienza di Dio verso la persona"
La Commedia di
Dante rappresenta il grande affresco medievale della sapienza di Dio verso la
persona umana, che trova il suo compimento nella visio Dei. Un cammino
che passa dal peccato per il quale non c’è assoluzione, ma che comporta una
pena senza espiazione, la quale a sua volta preclude la visione di Dio (l’Inferno);
proseguendo con le preghiere intercessorie della comunità dei cristiani per il
proprio defunto, che culminano con l’annuncio del ritorno di Cristo al Padre,
prefigurazione dell’anima penitente che potrà accedere alla visione di Dio (il Purgatorio);
e si conclude con la visio Dei preceduta dalla preghiera rivolta a
Maria, posta a suggello dell’umanità che fa sua la volontà redentrice di Dio.
(U. Cortoni)
Claudio
Ubaldo Cortoni monaco camaldolese, è bibliotecario e archivista presso la
Comunità Monastica di Camaldoli, e docente di Storia della Teologia presso il
Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma.
9 ottobre ore 18 - Villa Medicea di Poggio a Caiano Salone Leone X,
Marco Collareta: "Dante e l'arte del suo
tempo"
Al di là dei celeberrimi versi in cui
viene immortalato l’epocale passaggio di testimone tra Cimabue e Giotto, la
Divina Commedia e le altre opere di Dante documentano una straordinaria
attenzione da parte del sommo poeta per tutto quanto il mondo delle arti visive
o figurative che dir si voglia. Una simile apertura d’orizzonte risulta
estremamente feconda per lo storico attuale che intenda ripercorrere
l’esperienza artistica medievale secondo i principi che le furono propri.
Confidando nella possibilità intrinsecamente umana di fare ciò, la conferenza
propone una serie di collegamenti tra le parole e le idee di Dante, da un lato,
e le cose d’arte cui esse si riferiscono, dall’altro. Lo scopo è quello di
ristabilire tra espressione verbale ed espressione artistica un dialogo che
sappia rompere le strettoie dell’oraziano “ut pictura poesis” per riconquistare
il senso profondo del dantesco “visibile parlare”. (M. Collareta)
Marco Collareta è nato a Merano (Bolzano) l’8 marzo 1952. Dal 1971 al 1975 ha frequentato l’Università di Pisa, laureandosi in Lettere moderne con una tesi in Storia della critica d’arte. Normalista, dal 1975 al 1978 è stato perfezionando presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, dove nel 1981 è divenuto ricercatore. Dal 1993 al 1997 ha insegnato come professore associato presso l’Università di Udine; dal 1997 al 2002, sempre con la medesima qualifica, presso la Scuola Normale Superiore di Pisa. Professore ordinario presso l’Università di Bergamo dal 2002 al 2007, insegna attualmente “Storia dell’Arte Medievale”, “Storia della Miniatura e delle Arti Suntuarie nel Medioevo” e “Storia delle Tecniche Artistiche” presso l’Università di Pisa. I suoi studi riguardano la storia dell’arte tra tardo Medioevo e prima Età moderna, con particolare riguardo per l’oreficeria, la scultura e le fonti letterarie. Ha al suo attivo circa duecento pubblicazioni di vario tipo, che riflettono questi suoi interessi e permettono di seguirne gli sviluppi lungo un periodo di tempo che s’approssima ormai al mezzo secolo.
23 ottobre ore 18 - Villa Medicea di Poggio a Caiano Salone Leone X
Gherardo Colombo: "Dante, la giustizia e la pena"
“Orribil arte” è quella della giustizia,
anche quando è divina, perchè, esplicandosi come forma del principio
retributivo, non può rinunciare ad assegnare una pena. Ma se l'aldilà
immaginato nella Divina Commedia si configura
come un mondo dominato da leggi e giurisdizioni, il sommo Poeta attraverso le sue memorabili storie di vita, creando
un sistema di spettacolari raffigurazioni, (Borges le definiva tra le "più
memorabili della letteratura occidentale") affronta il dialettico rapporto
tra giustizia, come virtù umana, e giustizia, come attributo divino, e ci offre
ancora una messe inesauribile di spunti di riflessione sulla questione della
giustizia, della legge, dell’infrazione della legge, sulla pena.
Gherardo Colombo per oltre trent’anni è stato magistrato
presso il Tribunale, la Procura della Repubblica di Milano e la Corte di
Cassazione, contribuendo ad alcune inchieste celebri, dalla Loggia P2 a Mani
pulite, dall'omicidio dell'avvocato Ambrosoli al processo imi-sir.
Nel 2007 ha lasciato la magistratura, da allora si dedica alla riflessione
pubblica sulla giustizia e nell'educazione alla legalità e per tale
attività ha ricevuto il Premio nazionale “Cultura della Pace 2008”.
È presidente della Garzanti Libri. Dal luglio 2012 all'agosto 2015 è stato
consigliere del cda della RAI. Dal luglio 2016 è Coordinatore del Comitato
sulla Legalità del Comune di Milano, ed è membro del Comitato Etico della
Fondazione Veronesi, dell'Advisory Board di Transparency International e del
cda della Fondazione Roberto Franceschi.
Tra i suoi saggi: Sulle regole (2008), Il peso della libertà (in
Fëdor Dostoevskij, Il Grande Inquisitore, 2010), Il Perdono
Responsabile (2011), Lettera a un figlio su Mani pulite, (2015), La
tua giustizia non è la mia, (con Piercamillo Davigo, 2016), Il legno
storto della giustizia (con Gustavo Zagrebelsky, 2017), La bambina tutta
verde (Salani 2019), Anche per giocare servono le regole (Chiarelettere
2020).
6 novembre ore 18 - Villa Medicea di Poggio a Caiano Salone
Leone X
Sergio Givone: "Intelletto d'amore"
È l’
“intelletto d’amore” - come Dante lo chiama nella Vita nova - a rendere
possibile quella
comprensione amorosa della realtà che è una prerogativa tipicamente femminile e
che trova nella filosofia il suo compimento. Non a caso la filosofia s’incarna in
una “donna gentile”. In questa locuzione tipicamente dantesca il genitivo
ha valore
soggettivo e oggettivo. L’amore è non soltanto oggetto di conoscenza, ma anche
soggetto, perché non c’è conoscenza vera dove non ci sia uno sguardo al tempo stesso
illuminante e appassionato, lucido e caritatevole.
Sergio Givone è professore emrito di Estetica nell'Università di Firenze
dal 1991. Ha insegnato la stessa disciplina nelle università di Perugia e di
Torino.
E' stato Humboldt-Stipendiat presso l'università di Heidelberg. Ha tenuto
conferenze e cicli seminariali nelle seguenti università straniere: Stanford
(Usa), Columbia (Usa), Sorbona (Francia), Paris VIII (Francia), Lille
(Francia), Heidelberg (Germania), Stoccarda (Germania), Autonoma di Madrid
(Spagna), Complutense di Madrid (Spagna), Barcellona (Spagna).
E' stato visiting professor all'università di Girona (Spagna). Collabora
a numerosi giornali e riviste.
La curatrice della rassegna letteraria
Carla Beatrice Lomi
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti: Associazione turistica Pro Loco Carmignano con mail info@carmignanodivino.prato.it oppure per tel. 055 8712468 dal mart. al ven. in orario: 9-13 / 15-19 / sab. 9-13 / 1° dom .del mese 9-13
Gli incontri programmati alla Villa Medicea di Artimino si terranno nel giardino. In caso di maltempo saranno spostati in una delle sale interne.
*Apericena su prenotazione
Possibilità di apericena al termine delle conferenze del 21 giugno - 5 - 20 luglio e 13 settembre servito presso il Bar Piscina del Ristorante Biagio Pignatta al costo di 20€. In caso di maltempo sarà servito nelle sale interne del ristorante nel rispetto delle norme sanitarie vigenti. Prenotazioni entro tre giorni prima di ciascuna conferenza contattando la Villa Medicea di Artimino 055 8751429 oppure inviando mail a elena_naldi@artimino.com
Successive informazioni saranno diffuse sulla pagina Facebook di "Autori di oggi Capolavori di ieri" e sul sito della Pro Loco di Carmignano: www.carmignanodivino.it
Organizzatore:
Associazione Turistica Pro Loco Carmignano
In Collaborazione con:
Comune di Poggio a Caiano, Comune di Carmignano, Polo Museale della Toscana, Tenuta di Artimino
Con il Patrocinio di: Regione Toscana, Provincia di Prato, Associazione degli ItalianistiGruppo Dante, Centro Dantesco dei Frati Minori Conventuali di Ravenna, Dante Alighieri - Comitato di Firenze, International Association for Art and Psychology, I Parchi Letterari, Associazione Amici delle Ville e Giardini Medicei, FIDAPA Sezione Pistoia, Touring Club Italiano Club del Territorio di Firenze, Associazione "Il Foyer - Amici della Lirica di Firenze"
Con il contributo di: COOP BISENZIO OMBRONE BIODISTRETTO DEL MONTALBANO DA DELFINA