7 agosto, Montalbano Jonico. Presentazione dei libri Nicola Romeo – da Cirigliano a Montalbano Jonico, da Sant’Antimo a Milano. Le radici lucane dell’Alfa Romeo e Non ho tradito Vincenzo De Leo medico e patriota. Di Vincenzo Maida
Il Comune di Montalbano Jonico, Parco Letterario Francesco Lomonaco, Vi invitano alla presentazione dei libri
Nicola Romeo. Da Cirigliano a Montalbano Jonico, da Sant’Antimo a Milano.
Le radici lucane dell’Alfa Romeo
e
Non ho tradito Vincenzo De Leo medico e patriota
di Vincenzo Maida
Dopo i saluti del Presidente della Provincia di Matera Piero Marrese e del Sindaco di Cirigliano Franco Galluzzi, inteveranno l’Assessore alla cultura del comune di Montalbano Jonico Ines Nesi, Achielle Spada e Gianni Rondinone, coordinerà Pietro Pierro presidente del consiglio comunale. Con la lettura di alcuni brani dei libri e una performance teatrale di Emilio Andrisani si conluderà la serata.
NICOLA ROMEO – da Cirigliano a Montalbano Jonico, da Sant’Antimo a Milano- Le radici lucane dell’Alfa Romeo è il frutto di una ricerca lunga e faticosa, offerta al lettore in forma narrativa, che ricorda le vicissitudini della famiglia Romeo dalla seconda metà del 1700 fino alla fondazione dell’Alfa Romeo da parte dell’ing. Nicola Romeo e alla sua morte a Magreglio in provincia di Como nel 1938. Una vicenda umana e professionale che affonda le radici in una storia familiare tutta lucana, in modo specifico della provincia di Matera, per poi irradiarsi a livello nazionale e internazionale. Essa ha un grande valore educativo, oltre un importante significato divulgativo.
NON HO TRADITO-Vincenzo De Leo medico e patriota. In forma romanzata, la vicenda umana del medico Vincenzo De Leo protagonista della rivolta antiborbonica del 1848, condannato a 19 anni di prigione dalla Gran Corte Criminale di Potenza, poi medico da campo nella battaglia decisiva per l’Unità d’Italia: quella sul Vulturno tra l’esercito di Giuseppe Garibaldi e quello borbonico. Egli accolse Carlo Pisacane sull’isola di Ponza, dov’era confinato, e poi, dopo il massacro di quest’ultimo e dei “trecento giovani e forti” della Spigolatrice di Sapri, venne accusato ingiustamente di aver avvisato o fatto avvisare i borboni dello sbarco sull’isola che ispirò la famosa poesia ad Antonio Mercadante. Maida immagina un colloquio notturno durante una notte pandemica con il fantasma di Prospero Rondinelli e insieme ripercorrono le tappe più significative della vita del De Leo.