11-13 novembre, Teatro Le Sedie, Roma. I Parchi Letterari consigliano Signora Ava di Francesco Jovine. Spettacolo pluristilistico con Rosaria Cianciulli e Alfonso D’Iorio, Valentina Conti e Benedetta Seminara
I Parchi Letterari consigliano
Signora Ava
di Francesco Jovine
Da venerdì 11 a domenica 13 novembre Teatro Le Sedie, Via Veientana Vetere 51 - Roma
Spettacolo pluristilistico, di Francesco Jovine con Rosaria Cianciulli (nelle parti di Antonietta De Risio) e Alfonso D’Iorio, Valentina Conti e Benedetta Seminara
musiche Franco Di Luca eseguite dall’ensemble Armonia Nascosta
scene Erika Cellini
adattamento e regia Andrea Pergolari
Promosso dall'associazione culturale Il Rinoceronte, con il contributo del Municipio di Roma XV
“O tiempo da ‘gnora Ava, nu viecchio imperatore, a morte condannava chi faceva a’mmore”. È questa l’epigrafe che introduce il romanzo del molisano Francesco Jovine (1902-1950), e l’enigmatica “Signora Ava” è la muta testimone che incombe sulle vicende dei giovani protagonisti: la nobile Antonietta ed il servo Pietro Veleno. Signora Ava è il romanzo dell’unità d’Italia vista dallo sguardo obliquo dei poveri molisani, è l’intervento della Storia in una terra solo apparentemente senza tempo.
Goffredo Fofi considerava il romanzo un "Gattopardo dei poveri": quel che è certo è che Signora Ava è uno dei grandi capolavori della narrativa italiana del Novecento, il racconto di un paese scomparso.
Questa narrazione teatrale cerca di rilevarne le caratteristiche di stile e di contenuto: sullo sfondo della discesa dei garibaldini e dell’annessione del Molise al nascente Regno d’Italia, è messa in evidenza, tra le tante figure e sottotrame del romanzo, la storia d’amore che nasce e si sviluppa tra il contadino e pastore Pietro Veleno, ventenne figlio di un’attitudine atavica alla servitù, e la sua padroncina Antonietta, coetanea che cerca in Pietro anche la fuga dalle convenzioni sociali che hanno mummificato la sua famiglia.
L’incontro tra i due ragazzi (con i bravissimi attori Rosaria Cianciulli e Alfonso D’Iorio), la storia d’amore che si intreccia alle vicende di guerra e di brigantaggio che ne permettono dapprima lo sviluppo e poi ne decretano la fine improvvisa e repentina, è raccontata da Jovine con un linguaggio di grande pudore e leggerezza, ironico e lirico nello stesso tempo. Lo spettacolo cerca di rispettarne lo stile e di amplificarne nello stesso tempo i ritmi e le cadenze da cantata popolare, attraverso l’uso di musiche originali (di Franco Di Luca, eseguite dall’Ensemble Armonia Nascosta) che risuonano di echi folkloristici, inserti di teatro di figura, e fondali dipinti. Se la cifra espressiva dell’autore è la sdrammatizzazione, lo spettacolo ne assume con piena consapevolezza i toni favolistici, malinconici e teneramente umoristici con cui sono raccontati i personaggi alle prese con la Storia e, più in generale, con la loro dimensione esistenziale. Si lavora quindi sulla tecnica dello straniamento e della scomposizione in diversi moduli di racconto, per mettere in scena una storia d’amore impossibile nel contesto di una crisi storica e sociale. Contro la forza dei sentimenti c’è, insomma, la spinta repulsiva delle diverse dinamiche sociali.
Signora Ava non è solo un romanzo di formazione sui generis, il racconto del disorientamento di chi è costretto a prendere coscienza della propria funzione sociale, ma anche un malinconico inno alla memoria, una sgomenta dichiarazione d’attrazione panica nei confronti di una realtà semplice eppure ineffabile, dolorosa e sfuggente. In fondo, come dice l’autore: “se ci si guarda indietro, tutto quello che è accaduto è vivo solo nella nostra memoria: basta dimenticare e il tempo trascorso si può annullare. Si può morire avendo l’impressione di ricominciare… “.
Teatro le sedie Ingresso: € 10 intero; € 8 ridotto
tessera associativa: € 2
info e prenotazioni: segreteria@teatrolesedie.it – 3201949821
Valerio
De Luca
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