23 dicembre, Ferramonti di Tarsia (Cs). Le donne e la Festa delle Luci. I lumi di Chanukka risplendono nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia
Comune di Tarsia, Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia, Comunità Ebraica di Napoli, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comitato Società Dante Alighieri di Cosenza, I Parchi Letterari - Parco Letterario Ernst Bernhard
Le donne e la Festa delle Luci
I lumi di Chanukka risplendono nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia
Ferramonti di Tarsia (Cs) . Venerdì 23 dicembre 2022
23 Dicembre 2022
ore 15.15
Saluti:
Roberto Ameruso, Sindaco di Tarsia
Teresina Ciliberti, Direttrice del Museo della Memoria e presidente del Parco Letterario Ernst Bernhard
Roque Pugliese, Referente Regionale Comunità Ebraica di Napoli
Commenti:
“Le donne e la luce della Libertà" a cura di
Pina Brenner, figlia di Gustav Brenner
Ivana Pezzoli, Comunità Ebraica di Napoli Circoscrizione Calabria
ore 16.00
Accensione dei Lumi
La Festa delle Luci, il rituale antichissimo di accensione delle Luci del Candelabro ebraico a nove braccia
La Festa racconta del miracolo della Luce avvenuto dopo la riconsacrazione del
Tempio di Gerusalemme ad opera dei Maccabei . Il significato è molto ampio ed
esprime anche il valore non solo religioso ma civile della libertà nei
confronti di ideologie autoritarie . Come avvenuto anche a Ferramonti.
La
Festa delle Luci o Chanukkà in Calabria
assume un valore particolare in quanto all’epoca epoca dell’Inquisizione
Spagnola costrinse ad andar via i propri abitanti di religione ebraica con un
susseguire di Editti di espulsione nel 1500
La Chanukkà si
celebra negli otto giorni dal 25 Kislev al 2 o al 3 Tevet (il
giorno ebraico comincia al tramonto) secondo il calendario lunare ebraico.
La
durata di questa Festa è di otto giorni ed è descritta nel Talmud.
Quando
gli ebrei riconquistarono Gerusalemme dall’oppressione Greca che li costrinse al
politeismo, cercarono le ampolle sacerdotali dell’olio puro per alimentare il
candelabro , la Menorah del Tempio di Salomone, costruito da Mosè nel deserto.
Trovarono però solo un’ampolla di olio che fu sufficente ad alimentare i lumi
della Menorah per otto giorni, tempo sufficiente per prepararne altro olio
sacro.
A
questa storia si ricollega la Festa delle Luci,
durante la quale si accende lo speciale candelabro a otto bracci chanukkià.
Con
il nono lume centrale, cui si accendono gli
altri lumi.
Le
luci vengono accese una al giorno dall’inizio della festa cosicché solo
all’ottavo giorno ardono tutte insieme.
È
una festa gioiosa e la Chanukkia viene accesa nelle finestre in casa ma
in modo tale che il sia visibile dall’esterno .
Usanza
è anche di accenderla pubblicamente.
Il
significato è sempre molto forte : la luce illumina le tenebre di tutti gli
uomini, senza distinzione, dissipando il male….. come è avvenuto a Ferramonti
con tante persone di nazionalità e culture diverse uniti tra loro contro una
ideologia che li ha internati nel campo per la sola colpa di essere diversi.
La
Festa a Ferramonti assume un valore di grande vittoria e libertà sulla ideologia
razzista del nazifascimo.
Dedicato
alle donne il tema della nostra Festa dei Lumi: le donne hanno combattuto nella
Resistenza e condiviso le sofferenze dei campi di Internamento. Un tributo alla
loro forza senza la quale la vittoria , illuminare le tenebre del sopruso
dell’uomo contro l’altro uomo , non vi sarebbe stata .
Per
esprimere ancora meglio questa simbologia, candelabri sono accesi in piazze e
luoghi pubblici di molte città.
L’accensione
è simbolo di riparazione ma anche di educazione alla salvaguardia della dignità
e della libertà di tutti gli uomini religiosa e civile.
L’augurio
è che la Festa delle
Luci possa illuminare le coscienze della contro ogni forma di
sopraffazione e in particolare questo anno per noi dedicato alle donne .
Simona Celiberti