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Ferramonti di Tarsia al Salone del libro di Torino

Ferramonti di Tarsia al Salone del libro di Torino

20 maggio, Torino. Il Comune di Tarsia, Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti, al Salone del libro di Torino

20 Maggio 2023

Il Comune di Tarsia in collaborazione  con il Museo Internazionale della Memoria di  Ferramonti di Tarsia presenta alla 

XXXV edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino 

 80 anni dalla Liberazione del Campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia
 1943 - 2023

Sabato 20 maggio. Padiglione Regione Calabria , ore 20.00

Interventi
Roberto Ameruso, Sindaco del Comune di Tarsia 
Roberto CannizzarroConsigliere Delegato alla Cultura del Comune di Tarsia 
Umbero FiliciComponente del Comitato Tecnico Scientifico del Museo di Ferramonti 

A seguire

 NINA. GUTEN MORGEN FERRAMONTI Spettacolo teatrale sui mille giorni di una giovane ebrea nel campo di concentramento di Ferramonti liberamente tratto dal volume “Con la gente di Ferramonti” di Nina Weksler

Editoriale Progetto 2000 di Demetrio Guzzardi con l'attrice Lara Chiellino - adattamento e regia Dora Ricca.

 All’indomani della promulgazione delle Leggi Razziali del 1938, l’Italia Fascista toglie la maschera che aveva coperto la sua indole razzista e decide che gli ebrei italiani venissero esclusi da ogni diritto civile, tenuti separati rispetto alla popolazione di "pura razza italiana", ma non catturati e imprigionati. Agli Ebrei stranieri presenti in Italia, invece, viene ordinato di abbandonare il Paese. Nel mentre succede tutto ciò il Regime Fascista decide, anche, di costruire, sul modello tedesco, un campo di concentramento. Anzi, l’unico ed il più grande campo di concentramento, realizzato in ossequio alle leggi razziali, stiamo parlando del Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia (CS). 

La costruzione del Campo fu adata ad Eugenio Parrini, amico personale di Mussolini e di Ciano. Nel Maggio 1940 il Regime Fascista decide di catturare e internare tutti gli ebrei stranieri, circa 4.000 che non avevano ottemperato al decreto di espulsione. Il 20 Giugno 1940 iniziano ad arrivare nel Campo di Concentramento di Ferramonti di Tarsia (CS) i primi internati ebrei stranieri. Ferramonti era un’area paludosa nelle vicinanze del piccolo borgo di Tarsia dove era iniziata una bonica. La zona, ancora paludosa e malarica, all’inizio del 1940, non corrispondeva aatto alle caratteristiche indicate dalle disposizioni ministeriali per la scelta dei luoghi dove collocare gli Ebrei catturati e le stesse relazioni mediche sconsigliavano tale scelta. Nonostante ciò il Campo fu realizzato ed iniziò la sua attività, come detto, nel giugno del 1940 con l’arrivo del primo gruppo di ebrei stranieri formato da professionisti che risiedevano in Italia già da diversi anni. A questo gruppo iniziale, seguiranno numerosi altri gruppi di Ebrei. A Ferramonti arrivarono anche piccoli gruppi di religione non ebraica: un gruppo di Greci, uno di Slavi cattolici e uno di Cinesi. Tutti imprigionati perché considerati cittadini di nazioni in guerra contro l’Italia. La percentuale degli internati non ebrei rimase tuttavia sempre molto esigua. 

Oltre a essere stata l'unica realizzazione edilizia ex novo conseguente alle leggi razziali e, in termini numerici, il più numeroso campo d’internamento italiano per Ebrei (oltre 3.000), nell'ambito più generale della Storia della Shoah e della Seconda Guerra Mondiale Ferramonti fu il primo campo di concentramento a essere liberato (14 settembre 1943) e, paradossalmente, l'ultimo a essere chiuso (11 dicembre 1945). Il campo era costituito da 92 baracche situate in un perimetro di circa 16 etttari. 

Malgrado l’aspetto esteriore del campo - baracche recintate e limitazione della libertà - nulla di quello che vi accadde potrebbe essere lontanamente assimilato a un campo nazista. Come scriverà nella sua relazione un uciale inglese, il campo di Ferramonti sembrava più un villaggio che non una struttura di sterminio. 

Sbaglia subito chi pensa a una storia di "buonismo italiano": sono generalizzazioni non solo errate ma che soprattutto oscurano le scelte ponderate di molti “Giusti” che consapevolmente si opposero al fanatismo e al razzismo, operando per la salvezza di quelle sfortunate persone

Vedi in allegato la presentazione a cura del Museo Internazionale della Memoria di Ferramonti di Tarsia 

Visita Ferramonti
cartella-fiera.pdf

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