21 Ottobre, Quarrata (Pt) Terzo incontro della rassegna letteraria Passioni Poetiche Organizzata dal Comune di Quarrata e da Auser Quarrata Presso le Scuderie della Villa Medicea La Magia Quarrata
Il Comune di Quarrata e Auser Quarrata, con il patrocinio di : IAAPs International Association for Art and Psychology - I Parchi Letterari - Foyer - Fidapa sez. Pistoia - Amici delle Ville e dei Giardini Medicei e con il sostegno di Mutua Alta Toscana - Giorgio Tesi - Cesvot
Sabato 21 Ottobre '23
Presso le Scuderie della Villa Medicea La Magia Quarrata
Terzo incontro della rassegna letteraria
Passioni Poetiche
Organizzata dal Comune di Quarrata e da Auser Quarrata. A cura di Carla Lomi
"Attilio Bertolucci A Tokyo"
Saluti:
Gabriele Romiti, Sindaco di Quarrata
Mariarita Schivo, Presidente Sezione di Pistoia Fidapa Bpw Italy
Interventi:
Paolo Lagazzi, Scrittore
Floraleda Sacchi, Arpista
Presenta:
Carla Beatrice Lomi, Curatrice della rassegna
"Attilio Bertolucci a Tokyo"
Attilio Bertolucci (la cui casa di Casarola di Monchio delle Corti -Pr- sarà visitabile domenica 22) ha dichiarato che Paolo Lagazzi, è stato colui che forse «più di ogni altro mi ha letto in estensione e in profondità». Durante una serata che si annuncia vibrante di pathos, Lagazzi ci accompagnerà a compiere un originale viaggio; ripercorrerà i capitoli decisivi della storia del poeta di cui è stato amico , dall' "inesausto amore per la pittura alla passione per le opere di Proust e di Eliot", "ci porterà a osservare i nodi più segreti e cruciali del mondo bertolucciano: - la religiosità sui generis, il sentimento del sacro, l'incontro tra un bisogno primario di verità e un'acuta coscienza della vita come mistero" - ma ci farà anche scoprire la poesia giapponese e la cultura zen.
Infatti Lagazzi, con l’aiuto della musicista e traduttrice giapponese Yasuko Matsumoto, ha portato la poesia di Attilio Bertolucci in Giappone. Nel 2009 ventisei composizioni del poeta di Parma scelte da Lagazzi sono state tradotte in giapponese dalla signora Matsumoto e pubblicate in un volume contenente anche liriche di Mario Luzi. Subito dopo, è stata tradotta dalla signora Matsumoto, e pubblicata dalle edizioni Shichō-sha di Tokyo col titolo Luce di Parma - Paruma no hikari - , la lunga intervista fatta da Lagazzi a Bertolucci, apparsa presso Guanda nel 1997 in un volume intitolato All’improvviso ricordando. Partendo dalla constatazione che i lettori giapponesi hanno molto apprezzato l’opera di Bertolucci, Lagazzi si è chiesto cosa c’è in quest’opera di congeniale allo spirito giapponese. Come tutti sanno, il grande interesse che, a partire dal secondo Ottocento, ha suscitato in Occidente la scoperta dell’arte, della poesia e dell’estetica giapponese, ha toccato, colorato e orientato in modi molto vari la pittura, l'arte decorativa, l’architettura, la letteratura e perfino la musica moderna occidentale. L'insieme delle suggestioni di matrice giapponese presenti nelle moderne creazioni europee e americane formano quel capitolo del gusto che si è soliti chiamare “giapponismo”. Anche Bertolucci è stato sfiorato qua e là da suggestioni estetiche giapponesi o cinesi, ma la sua profonda originalità lo colloca in un terreno a parte rispetto al giapponismo più canonico e meglio documentabile.
L’opera del poeta parmigiano è innervata da caratteristiche di fondo – la naturalezza, la semplicità, la bellezza inscritta nelle cose quotidiane, la pazienza, la cura artigiana del linguaggio e lo spirito mobile – che sono intimamente congeniali all’anima zen dei giapponesi, alla loro ricerca di una poesia legata al rispetto per la forma ma insieme radicata in un intenso amore per tutto ciò che è natura, leggerezza, incanto, libertà, verità, movimento.
Quanto mai in sintonia con questo cosmo sarà l'intervento di Floraleda Sacchi, un'artista davvero talentuosa. Con la sua arpa saprà suscitare atmosfere di rara bellezza e purezza tipiche della cultura zen e della migliore musica e poesia giapponesi.
Paolo Lagazzi, saggista e scrittore, è nato a Parma nel 1949 e da anni risiede a Milano. Si è occupato di letteratura antica e moderna, occidentale e orientale, e di buddhismo, magia, musica, cinema e pittura.
Ha collaborato e collabora a molte fra le più note riviste letterarie e di cultura italiane e straniere e a diversi quotidiani (in tutto, più di cinquanta testate).
Ha partecipato come relatore a numerosissimi eventi e convegni letterari in Italia (Milano, Firenze, Venezia, Parma, Modica, Ravenna, Pescocostanzo, Spoleto, Roma, Bologna, Verona, Torino, Genova, ecc. ecc.) e all’estero (Monaco di Baviera, Praga, Liegi, Helsinki, New York, Tokyo, ecc.).
Dirige, insieme a Giancarlo Pontiggia e Stefano Lecchini, una collana di poesia (“Fabula”) per l’editore Moretti e Vitali, e, insieme al solo Pontiggia, un’altra collana di saggistica (“I volti di Hermes”) per lo stesso editore.
Floraleda Sacchi, compie gli studi musicali in Italia, USA e Canada,
Suona l'arpa a pedali (acustica ed elettrica), le arpe storiche a pedali e alcune arpe popolari. Si è esibita in importanti sale e festival ed ha inciso per le principali major discografiche Le sue incisioni hanno ottenuto numerosi riconoscimenti e contribuito ad ampliare il repertorio per arpa.
È autrice degli spettacoli musico-teatrali "I racconti del mistero" e "Viaggio sulla Luna", ispirato alle "Cosmicomiche" di Italo Calvino prodotto dal Planetario di Milano. Accompagna Ottavia Piccolo in Donna non rieducabile, monologo di Stefano Massini dedicato alla giornalista Anna Politkovskaja con regia di Silvano Piccardi per cui Floraleda ha composto le musiche. "Donna non Rieducabile" è stato trasformato anche in film da RAI 2 per la trasmissione "Palco e Retropalco" con la regia di Felice Cappa e il titolo "Il sangue, la Neve". Il film è stato presentato alla 66ª Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia.
Dal 2006 è direttore artistico del LakeComo Festival una serie di concerti nelle provincie di Como e Lecco.