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di Terra, di Acqua, di Cielo. I Palù del Quartier del Piave ad altre zone umide in Veneto.

di Terra, di Acqua, di Cielo. I Palù del Quartier del Piave ad altre zone umide in Veneto.

Dal 27 gennaio al 26 maggio, Sernaglia della Battaglia (Tv). La conservazione delle aree ricche di biodiversità in Veneto è sempre stata a cuore ad Andrea Zanzotto, tema approfondito dalla mostra dedicata ai Palù del Piave

30 Gennaio 2024

Il Comitato di gestione del CEA-MEP, in collaborazione con il Comune di Sernaglia della Battaglia - Parco Letterario Andrea Zanzotto - invita a visitare la mostra 

di Terra, di Acqua, di Cielo
i Palù del Quartier del Piave ad altre zone umide in Veneto.

Dal 27  gennaio al 26 maggio , CEA - MEP , Piazza del Popolo 1, Sernaglia della Battaglia
Il sabato pomeriggio dalle 15.00 alle 18.00 e la domenica dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00

 L’importante argomento della conservazione delle aree ricche di biodiversità che si trovano in Veneto, è sempre stato a cuore ad Andrea Zanzotto e viene approfondito all’interno della Mostra che tratta di lagune, stagni, torbiere, marcite, grandi aree golenali, le golene fluviali, la Laguna di Venezia, l’area del Sile, Le Cave di Malamocco, Il Bosco delle Lame, gli Stagni di Campocroce, Le Cave di Marocco e l’ Oasi Lycaena con uno speciale Focus sui Palù. Area di frequentazione e oggetto di ispirazione per il poeta Pievigino. 

Il toponimo Palù richiama l'antica presenza di una zona paludosa che copre un'area di circa 1000 ettari compresa tra i comuni di Sernaglia, Moriago, Vidor e Farra di Soligo caratterizzata da una zona argillosa altimetricamente più bassa rispetto alle zone circostanti, questo crea una tendenza al ristagno di acque che vanno poi ad alimentare le falde freatiche in particolare quella che alimenta più a valle le risorgive delle Fontane Bianche.

Il paesaggio costituito da una maglia di prati umidi, con fossati e piante perimetrali ha un aspetto storico naturalistico unico nel suo genere in Italia. In Europa esistono delle realtà paragonabili in alcune zone della Francia dove sono presenti i cosiddetti "bocages". 

 L’area interessata, era già frequentata nell'età del bronzo, vi sono ancora degli evidenti resti di un castelliere, e in epoca Romana si sono verificati i primi interventi di assetto idraulico che poi si sono concretizzati con la bonifica che iniziò intorno al 1200 per opera dei frati benedettini della vicina abbazia di S. Bona di Vidor che trasformarono gli acquitrini in appezzamenti a prato, delimitati da fossi e da siepi perimetrali a frangivento. Una sistemazione che permise l'utilizzo dell'area per la produzione di foraggio, legname e legna da ardere.

I Palù rappresentano una delle zone a campi chiusi meglio conservate in Veneto e nel Nord-Italia. Questo assetto è ancora ben visibile nelle zone più interne, dove gli appezzamenti sono ancora coltivati a prato stabile. Nei prati umidi si osservano stupende fioriture primaverili di orchidee e di Iris sibirica; nelle siepi e nelle macchie boscose si ammirano numerosi esemplari di farnia, la quercia autoctona tipica dell'antica foresta planiziale.

L'avifauna è presente con specie rare, quali il tarabuso e il falco pellegrino. 

 Onde sottolineare l’importanza della biodiversità contenuta in questo ameno luogo situato ai piedi delle colline riconosciute patrimonio Unesco il Comitato di gestione del CEA-MEP, in collaborazione con il Comune di Sernaglia, ha ideato la mostra: “di Terra, di Acqua, di Cielo - i Palù del Quartier del Piave ed altre zone umide in Veneto.”  inaugurata il 27 gennaio e  visitabile fino al 26 maggio 2024. 

Di grande rilevanza la presenza, in mostra, di testi poetici e un piatto realizzato da Cotto Veneto, autografo di Andrea Zanzotto, con i suoi versi dedicati ai Palù

 Per dare la possibilità di approfondire l’argomento tutti i visitatori riceveranno, in omaggio, la piantina dei Palù con evidenziati i percorsi ecologici, da fare a piedi, a cavallo o mountainbike, che il Comune ha segnalato in collaborazione con la Regione Veneto e con il GAL 4. Sarà, inoltre possibile prenotare la visita all’Abazia di Santa Bona, di Vidor già sede dei monaci Benedettini che hanno provveduto alla bonifica dei Palù che sarà aperta al pubblico per il periodo della Mostra. 

Il Comitato CEA-MEP e il Comune di Sernaglia, ringraziano, per il materiale esposto i filmati e la sua organizzazione, Paolo Favero, presidente del Comitato a difesa delle Cave di Marocco e Salviamo il Paesaggio di Mogliano Veneto, Fabio Botton Presidente dell’Associazione Cacciatori e Bimbi di Sernaglia, Mario Sutor, Giovanni Zanzotto, Giulio Da Sacco, Fotoclub di Sernaglia, Katjuscia Gusato, Mary Dorigo. Luigi Dorigo, Rinaldo Checuz, GianAngelo Breda, Miro Graziottin, Segio Soldan, Loris Giotto, Emanuela Gatto, Maurizia Manto, Luigi Ghizzo e Legambiente.

vai alla pagina dedicata CEA MEP Museo Media Piave

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