3 - 10 marzo, Comiso (Rg). Un momento per riflettere sulla donna, sulle donne, soprattutto oggi, quando sempre più spesso, si annoverano notizie sulla violenza di genere. Maria Rita Schembari, Sindaco di Comiso
Comune di Comiso - Fondazione Gesualdo Bufalino - Pro Loco di Comiso - Club per l’Unesco di Comiso
Parco letterario Gesualdo Bufalino
Sarà presentato domenica 3 marzo 2024 l’ultima fatica editoriale di Edoardo Croce, una raccolta fotografica
“Femminile Plurale – 300 sfumature di donna”.
L’evento si terrà presso la sala conferenza della Fondazione Gesualdo Bufalino in piazza delle Erbe, alle ore 17.00.
Inaugurazione
Maria Rita Schembari, Sindaco di Comiso
Maria Stella Micieri, Presidente Pro Loco Comiso
Tina Vittoria D'Amato, Presidente Club Unesco Comiso
L’evento sarà realizzato grazie al patrocinio del Comune di Comiso, della Pro Loco di Comiso, del Club per l’Unesco di Comiso e del Parco letterario Gesualdo Bufalino.
Oltre alla presentazione del volume “Femminile Plurale” saranno esposte fino al 10 di marzo, sempre nella sala conferenze, le fotografie di donne per l’appunto: 300 sfumature di donna.
La mostra fotografica sarà fruibile dal 3 al 10 marzo, dal lunedì al venerdì dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 19.00, sabato e domenica dalle ore 16.00 alle ore 19.00
“Questo libro – spiega l’autore Edoardo Croce – è un omaggio al genere femminile senza alcun infingimento didattico, comportamentale o indirizzato a esprimere giudizi. È più specificamente un insieme di fotografie femminili corredate da frasi e citazioni di autori, poeti e artisti famosi, anche in antitesi tra loro ma che mettono in evidenza l’interpretazione stessa della donna nelle sue poliedriche sfaccettature”.
“Non è un caso – aggiunge il sindaco Maria Rita Schembari – se la presentazione è in prossimità dell’8 marzo. Una data che va letta come deve essere letta. Un momento cioè, in cui bisogna riflettere sulla donna, sulle donne, soprattutto oggi, quando sempre più spesso, si annoverano notizie sulla violenza di genere. Bisogna parlare della donna in modo diverso anche disarmonico e contraddittorio, ma sicuramente bisogna prendere atto che la storia del mondo non cammina solo sulle gambe degli uomini, “ma su quelle ben più aggraziate delle donne”, così come scrive il dott. Croce”.