Comiso (Rg), 24-27 ottobre. Il Comune di Comiso, la Fondazione Gesualdo Bufalino e la Scuola Holden di Torino organizzano un Soggiorno Letterario della Scuola Holden nel Parco Letterario Gesualdo Bufalino nella 10 Giornata dei Parchi Letterari
In occasione della 10 Giornata Internazionale dei Parchi Letterari
Comune di Comiso, Fondazione Gesualdo Bufalino, Scuola Holden di Torino
Soggiorno Letterario della Scuola Holden di Torino nel Parco Letterario Gesualdo Bufalino di Comiso
Grazie alla sensibilità del Sindaco di Comiso Maria Rita Schembari, del Presidente della Fondazione Gesualdo Bufalino Giuseppe Digiacomo per tre giorni, tra il 24 e il 27 ottobre, gli studenti della Scuola Holden soggiorneranno a Comiso, visiteranno i luoghi di vita e di ispirazione di Gesualdo Bufalino, incontreranno i ragazzi delle scuole superiori, Istituto Statale Istruzione Superiore "Giosuè Carducci, e alcune persone che Bufalino hanno conosciuto e studiato; proveranno insomma a vedere il mondo come lo vedeva lui.
Naturalmente, restituiranno l’ospitalità: scrivendo dei brevi racconti figli di queste suggestioni, di cui sarà data lettura pubblica. Li accompagnerà, come coordinatore del progetto, lo scrittore Andrea Tarabbia, docente della Scuola Holden, che terrà anche una lezione agli studenti delle scuole superiori sul significato della scrittura.
Da quattro anni, la Scuola Holden è entrata in contatto con i Parchi letterari grazie a una collaborazione con il Giardino di Ninfa, in provincia di Latina. Lì, dove Marguerite Chapin, Principessa Caetani, fondatrice della rivista “Botteghe oscure” e cui è dedicato il Parco Letterario di Ninfa, trascorreva molto tempo, ospitando gli scrittori che sulla rivista pubblicavano – da Bassani a Capote, da Pasolini a Moravia – i ragazzi e le ragazze della Scuola vanno una volta all’anno per lavorare su temi legati al Giardino, alla rivista e a singole figure intellettuali che vengono scelte di volta in volta.
Gli studenti stanno in residenza per alcuni giorni, ascoltano storie, aneddoti, studiano e scrivono in loco dei brevi racconti che, idealmente, restituiscono quanto è stato assorbito; poi ne danno lettura pubblica. Da quest’anno, di concerto con il Presidente della Fondazione Caetani di Sermoneta Massimo Amodio, e Stanislao de Marsanich per i Parchi Letterari, la Scuola ha pensato di ampliare il progetto, e di portare piccoli gruppi di studenti in altri Parchi, per incontrare altri autori, altre memorie e altre suggestioni.
Subito si è pensato a Comiso e a Gesualdo Bufalino: per la sua lingua, per la bellezza dei suoi libri e per l’immaginario, tra il mitico e il popolare, che la «città teatro» si porta dietro, e che la rende lo sfondo ideale per una residenza immersiva e feconda.
Queste esperienze, oltre a essere molto interessanti, sono altamente formative per gli studenti, che escono dal “luogo protetto” della Scuola e vedono realtà, anche lontane, per le quali la cultura e la letteratura sono parte fondamentale. Entrano in contatto, inoltre, con la memoria e il lascito di grandi autori che, nel passato, hanno contribuito a plasmare la lingua letteraria con la quale oggi sono chiamati a misurarsi. Ne escono, di solito, più consapevoli del fatto che scrivere è qualcosa di più che raccontare semplicemente storie: è lavorare sulla lingua, ragionare sull’ambiente culturale da cui si proviene, e cercare maestri, per seguirli prima e (forse) tradirli poi.
Sono ragazzi molto giovani: capire anche soltanto una di queste cose significa per loro cominciare un viaggio verso un mondo nuovo.
SCUOLA HOLDEN Fondata a Torino nel 1994, da 30 anni la Scuola Holden insegna a raccontare storie, in qualunque ambito della narrazione. Si chiama Holden perché l’idea era quella di fare una scuola da cui Holden Caulfield non sarebbe mai stato espulso. Ancor oggi, in effetti, ha un modo molto singolare di far crescere gli studenti e insegna con metodi, principi e regole che sarebbe difficile trovare altrove. La Holden è anche una fabbrica di progetti narrativi: ogni anno collabora con aziende, musei, festival, scuole e teatri per realizzare i progetti più diversi (e, in molti casi, azzardati). Tra i fondatori della Scuola c’è Alessandro Baricco, attuale preside.
Fotografie: Fondazione Gesualdo Bufalino