9/11 - 5/01 2025, Città di Pieve di Soligo (Tv) e il Comune di Sernaglia della Battaglia (Tv), ospitano la mostra “Zanzotto euganeo – Sulle orme di Petrarca”, il legame del poeta con l’ambiente patavino e quello euganeo. Di Elio Armano e Paolo Go
ZANZOTTO EUGANEO
Sulle orme di Petrarca
Pieve di Soligo (TV) , Fondaco del Gusto Cortile Vaccari - sede municipale
dal 9.11.2024 al 5.01.2025
In occasione della fondazione dell'associazione Parco Letterario® Andrea Zanzotto, la Città di Pieve di Soligo e il Comune di Sernaglia della Battaglia, ospitano la mostra “Zanzotto euganeo – Sulle orme di Petrarca”, a cura di Elio Armano e Paolo Gobbi, presso il Fondaco del Gusto a Pieve di Soligo, dal 9 novembre 2024 al 5 gennaio 2025.
La mostra “Zanzotto euganeo”, realizzata dal museo “Dino Formaggio” di Teolo nel mese di giugno 2023 con il Parco Letterario® Francesco Petrarca e dei Colli Euganei, viene oggi riproposta nei luoghi di Andrea Zanzotto, per far conoscere un aspetto non a tutti noto: il legame del poeta con l’ambiente patavino e quello euganeo.
Paolo Gobbi afferma:
L'idea di fondo nasce da una semplice ma inequivocabile constatazione: la geografia di Andrea Zanzotto, da sempre considerato un poeta “stanziale”, non si riduce al quadrilatero più volte disegnato dalle sue precise indicazioni (Il Montello, le colline che da Pieve di Soligo arrivano fino ad Asolo, le Prealpi bellunesi e la terra di confine con il Friuli fino a Pordenone), ma in molteplici occasioni si è ampliata rivelando un interesse vivo e speciale per il territorio dei Colli Euganei.
Come ci arriva, e quando, ai Colli Euganei Andrea Zanzotto?
A partire dagli anni universitari a Padova (1939-1942) proseguendo poi grazie alle frequentazioni con vari personaggi della cultura padovana di cui Zanzotto si circonda, che continuerà a frequentare per tutta la sua vita.
Sottolinea Elio Armano Curatore della Mostra
“Per una felice coincidenza, esordisce a Pieve di Soligo il primo quaderno dedicato alla figura di Andrea Zanzotto insieme all’evento inaugurale del Parco Letterario® dedicato all’autore. Poeta e narratore ancorato da sempre ai luoghi natii, sin dai primi tempi degli studi universitari ha avuto con Padova e i vicini colli Euganei un rapporto privilegiato. Ambienti e tempi di formazione e frequentazione sono stati approfonditi dalla mostra “Zanzotto euganeo”, immaginata nei giorni del centenario e realizzata dal museo “Dino Formaggio” di Teolo nel mese di giugno 2023. Grazie alla collaborazione di quel comune con Pieve di Soligo e Sernaglia della Battaglia, si è inteso riproporre questa felice esperienza culturale per ricostruire il legame di Zanzotto con l’ambiente patavino e quello euganeo, a partire da quei momenti lontani animati dalla speranza di futuro della nuova Italia del dopoguerra, fatti di scoperte, di incontri e amicizie che diventeranno durature, nonostante l’inesorabile trascorrere del tempo e crescenti disillusioni civili.
“Con la mostra e con questo quaderno, che ci si augura possa essere il primo di una serie, Padova e i Colli Euganei si saldano ancora una volta a Zanzotto. Uomini e paesaggi si fondono nei profili infiniti delle colline che veniamo spronati a guardare nella loro beltà, ma insieme al sempre più drammatico rapporto tra uomo e natura, dove il “delirio del clima”, “la brama di uccidere” e il cinico consumo del suolo oscurano e corrompono la stessa libertà.
Il Parco Letterario® Andrea Zanzotto non potrà, né dovrà essere un’iniziativa edonistica e turistica. Sarebbe il tradimento di una lezione sempre severa, critica e disincantata. Un parco, dunque, come luogo e occasione per pensare, per tentare di prenderne parte attiva dentro i mutamenti, per rivolgersi in primo luogo agli abitanti e ai giovani che vogliono e devono costruire un futuro consapevole, senza vanità, senza ingiustizie e senza sopraffazioni. Per far ciò, c’è bisogno dei cittadini, degli insegnanti, delle associazioni e del mondo della cultura, ma soprattutto del convinto impegno dei comuni di tutto il territorio.
Si può cominciare anche con poco, quel che conta è la convinzione di voler costruire qualcosa di solido, partendo dalla poesia che, opposta solitamente alla concretezza, può diventare consapevolezza e protagonismo civile, come esigono i tempi durissimi che stiamo vivendo con le nuove guerre, i mutamenti climatici, la perdita di sguardo lungo… “
INAUGURAZIONE
sabato 9 novembre 2024 — ore 15.30
Fondaco del Gusto Cortile Vaccari - sede municipale Pieve di Soligo (TV)
Orari mostra
sabato 9.30-12.30 14.00-17.00
domenica 9.30-12.30
Ingresso libero
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7 dicembre 2024 — ore 17.30
“VENETO, EUROPA: ZANZOTTO, RISONANZE”
Dialoghi con Elio Armano, Giorgia Bongiorno, Andrea Cortellessa, Paolo Gobbi, Tommaso Pomilio, Theresia Prammer, Laura Toppan, Natascia Tonelli
— ore 20.45
READING POETICO
Lettura musicata di testi zanzottiani
a cura di Pierluigi Tomasi e Roberto Tombesi
La mostra, che rientra nel cartellone ReteEventi Cultura Veneto 2024, è realizzata in collaborazione con l’Associazione per il Patrimonio delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene e nell’ambito del progetto “Valorizzazione e promozione turistica del Sito UNESCO delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene” e delle attività del Parco Letterario Andrea Zanzotto. Gode del sostegno del Consorzio Pro Loco Quartier del Piave e degli sponsor tecnici Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco DOCG e Latteria Soligo
BIOGRAFIA ANDREA ZANZOTTO
Andrea Zanzotto è nato il 10 ottobre 1921 a Pieve di Soligo, in provincia di Treviso, dove ha trascorso la maggior parte della sua vita.
Educato alla sensibilità per il paesaggio dal padre pittore, trascorre un’infanzia stimolata da una ricca presenza di tipi originali e stravaganti nella mitica Cal Santa, vero teatro all’aperto di tradizioni popolari, tra filastrocche e arie d’opera, narrazioni fantastiche e reali, mentre intorno e sullo sfondo non smette di ammirare la
scenografica sequenza delle colline e delle prealpi, dei prati e delle acque, dei fiori e delle piante.
Dopo la maturità magistrale a Treviso, nel 1939 si iscrive alla facoltà di lettere a Padova, dove avrà come professori Diego Valeri e Concetto Marchesi e tra gli amici Giulio Alessi, Ettore Luccini e Tono Zancanaro.
Dopo la laurea nel 1942
e conclusa la travagliata esperienza resistenziale, comincia nel dopoguerra il suo lungo itinerario di insegnante, dopo un periodo in Svizzera nel ’46 - ’47.
Nel 1951 pubblica la sua prima raccolta di versi, “Dietro il paesaggio”, seguita pochi anni più tardi da “Vocativo”, nel 1957. Tra la fine di quel decennio e il successivo Zanzotto scopre e
rivela un primo rapporto con i Colli Euganei, che diventano scenario di alcune poesie e di numerose escursioni con la compagnia di poeti, artisti e intellettuali padovani. Seguiranno nei decenni successivi numerose altre opere poetiche, tra cui ricordiamo “La Beltà” (1968), e la trilogia poetica composta da “Il Galateo in Bosco” (1978), “Fosfeni” (1984) e “Idioma” (1986).
Nell’ultimo scorcio del ’900 Zanzotto
accentua la sua indignazione contro il degrado paesaggistico e ambientale che brutalizza in modo particolare la nostra regione, che da locus amoenus diventa locus horridus.
All’interno del suo percorso biografico tutto alto-trevigiano, Zanzotto manterrà con Padova un legame costante, con frequentazioni che si protrarranno per l’intero corso della sua vita, a cui va aggiunto tra gli anni Novanta e l’inizio del nuovo millennio un rinnovato e fervido interesse per il territorio euganeo, comprovato da un’altra sequenza di poesie ambientate in questo particolare paesaggio e da illuminanti pagine in prosa dedicate ai Colli Euganei.
L’originalità di questa esperienza poetica, all’interno della vastissima produzione di Zanzotto, è forse l’unico vero ambiente naturale alternativo a quello natio, alle amate colline del Quartier del Piave.