22 marzo, Teatro Binario 7 – Monza. In occasione della Giornata mondiale dell'Acqua, La Casa della Poesia di Monza Parco Letterario Regina Margherita e il Parco Valle Lambro invita a partecipare all'evento AMAN IMAN- L’acqua è vita
Giornate della poesia, delle foreste e dell'acqua nei Parchi Letterari
La Casa della Poesia di Monza Comune di Monza Reggia di Monza Parco Regionale Valle del Lambro
Parco Letterario Regina Margherita e il Parco Valle Lambro
In occasione della Giornata mondiale dell'Acqua e nell'ambito della Rassegna Mirabello Cultura 2025 La Casa della Poesia di Monza Parco Letterario Regina Margherita e il Parco Valle Lambro invita a partecipare all'evento
AMAN IMAN
L’acqua è vita
Sabato 22 marzo ore 18.00 Teatro Binario 7 – Monza Sala Picasso
Spettacolo multimediale con proiezione di immagini di Bruno Zanzottera, musiche dal vivo di Vincenzo Zitello e Fulvio Renzi. Letture poetiche di e con Fabio Pusterla. Introduce l’incontro Elisabetta Motta
L'importanza dell'acqua nella storia dell'umanità e i problemi causati dalla sua mancanza, attraverso una geografia dei cambiamenti climatici e politici globali, sono le tematiche trattate in Aman Iman, uno spettacolo realizzato in occasione della Giornata mondiale dell’acqua per La Casa della poesia di Monza e il Parco Letterario Regina Margherita e parco Valle Lambro.
Aman Iman! dicono i Tuareg del Sahara, l'Acqua è Vita! Nella cruda saggezza degli abitanti del deserto c'è quello che l'uomo ha sempre avvertito in sé, prima che la scienza moderna arrivasse a capirlo. La vita sulla terra è nata grazie all'acqua, nessun essere vivente può esistere senza. Si dice che si possa vivere per due settimane senza cibo, ma bastano pochi giorni senz’acqua e le speranze di sopravvivenza si riducono al minimo anche in un ambiente non particolarmente ostile come un deserto.
I nostri corpi sono composti per il 70% di acqua. Il pianeta è per il 70% formato da acqua. L’acqua è la condizione del nostro essere, la fonte della vita. Una risorsa fondamentale che detiene suoi diritti: fluire in modo libero e incontaminato e rinnovarsi attraverso un ciclo idrologico sorprendente. Dal momento che siamo parte della natura e che siamo fatti d’acqua, i diritti della natura e il diritto umano all’acqua fanno parte di un continuum. (Vandana Shiva, attivista indiana)
Questo progetto è stato realizzato in diversi anni di ricerca. Lo spettacolo è composto da una proiezione di dieci reportage realizzati dal fotografo Bruno Zanzottera in varie parti del mondo sulle tematiche dell’acqua, dalla ritualità alle guerre per il suo possesso, in relazione a varie problematiche ambientali e a scenari geopolitici sempre in mutamento. Le immagini saranno accompagnate dall’ esecuzione dal vivo di musiche composte da Vincenzo Zitello (Arpa Celtica, Flauti, Sintetizzatori Modululari) e Fulvio Renzi (Violini, Sintetizzatori Modulari). Gli interventi poetici saranno a cura di Fabio Pusterla.
Gli artisti
Bruno Zanzottera
Fotoreporter, videoreporter, giornalista. - Nato a Monza l'11/12/1957.
Nel 1979, compie il suo primo viaggio africano a bordo di una vetusta Peugeot 404 che lo porterà, attraverso il Sahara, sulle sponde dell’Oceano Atlantico. Inizia così la sua avventura di reporter impegnato a raccontare storie di gente da tutto il mondo.
Fotografo professionista da oltre 30 anni. È specializzato in reportage sociali, culturali, etnografici e geografici.
Esperienza professionale
Nel corso della sua carriera ha pubblicato innumerevoli reportage fotogiornalistici sulle principali riviste di tutto il mondo. Tra queste: National Geographic Magazine, GEO France, GEO International, GEO Italia, Airone, Itinerari e Luoghi, Le Figaro Magazine, VSD, Internazionale, D-La Repubblica, Sette, Corriere della Sera, La Stampa, Meridiani, Panorama, Panorama Travel, Focus, Focus Storia, OGGI, Rolling Stone, ELLE, Spiegel, Brigitte, Days Japan, La Vie, Pèlerin, Guardian, Geographical, Animan.
Principali progetti editoriali
Nel 2011 ha terminato il progetto 'Genti di Terre Estreme'. 10 anni di viaggi intorno al mondo per incontrare e fotografare popoli che vivono in condizioni geograficamente difficili. Nel 2012 ha realizzato con il foto-giornalista Davide Scagliola i progetti 'Il Muro della Vergogna' e '35 anni di solitudine' tra i Saharawi del Sahara Occidentale. Progetto multimediale con documentario, mostra e libro fotografico oltre ad una serie di incontri con gli studenti della Provincia di Trento. Nel 2014/2015 ha realizzato il progetto sul viaggio delle perle di vetro da Venezia all'Africa. Un reportage fotografico, un documentario dal titolo 'Il gioco delle perle di vetro', ed una mostra multimediale comprendente: documentario, fotografie, testi e antiche collane veneziane.
Nel 2015 ha realizzato il progetto Abandonation. 1 anno di viaggi alla ricerca dei villaggi abbandonati in Italia per documentare la geografia dell'abbandono sul territorio nazionale. Nel 2016/2017 ha realizzato il progetto Mothers con la giornalista Marta Ghelma, sulle problematiche della maternità nel mondo. Nel 2016/2017 ha realizzato il progetto fotografico e documentaristico sulle condizioni degli insegnanti delle scuole nella remota valle Himalayana dello Zanskar in India. Tra il 2015 ed il 2021 ha realizzato il progetto fotografico su Hasankeyf luogo simbolo della politica di Erdogan che calpesta una volta di più il popolo curdo e strappa le sue radici. Dal 2017 sta lavorando al progetto sulla vita degli ultimi nomadi del pianeta con l'antropologa Elena Dak. Il primo lavoro si è svolto in India tra l'etnia Rabari. il secondo è stato realizzato in Italia al seguito di una famiglia di giovani pastori veneti, il terzo tra i nomadi Kuchi in Afghanistan. Nel 2020 ha realizzato diversi reportage su vari aspetti del COVID all’interno del progetto dell’intera agenzia Parallelozero dal titolo Covidiaries.
Nel 2021 ha realizzato il progetto su Dante per i 700 anni dalla sua morte.
Nel 2023 ha realizzato il progetto ‘Postcards from the future’ ispirato alle Città Invisibili di Italo Calvino, con la giornalista Marta Ghelma. Nel 2024 ha portato a termine il progetto 'Aman Iman' sull'importanza dell'acqua come fonte di vita e sui problemi dati dalla sua mancanza.
Filmografia
'Il gioco delle perle di vetro' : documentario sulla storia lungo viaggio delle perle di vetro da Venezia all’Africa ‘Ancora in Cammino’ : documentario sulla vita dei nomadi Rabari del Gujarat indiano. Lavoro all’interno del progetto sul nomadismo nel XXI sec. con l’antropologa Elena Dak ‘Chadar’ : breve documentario sul viaggio degli insegnanti della regione himalayana dello Zanskar lungo un fiume ghiacciato per tornare a scuola ‘Pascolo vagante’ : documentario su una famiglia di giovani pastori veneti che vivono come veri e propri nomadi con un bimbo. Lavoro all’interno del progetto sul nomadismo nel XXI sec. con l'antropologa Elena Dak.
Vincenzo Zitello
Nato a Modena nel 1956, vive in Brianza.
Compositore concertista, polistrumentista, ha iniziato giovanissimo lo studio della musica. Ha studiato con Alan Stivell Canto gaelico e britannico e l’Arpa celtica irlandese (Clarsach) diventandone in Italia il primo divulgatore. Nel 1995 ha scritto le musiche per lo spettacolo teatrale “The Beat Generation”. In occasione del tributo a Fernanda Pivano a Conegliano Veneto ha accompagnato Allen Ginsberg in un suo reading. Dal 1995 al 2000 ha composto musica religiosa per il Vaticano e nel ’95 c le musiche di un’Ave Maria che ha presentata dal vivo ad “Eurhope” , a Loreto, alla presenza del papa. È stato direttore del Festival dell’Arpa di Viggiano dal 1997 al 2017. Ha fatto parte della giuria del del Prix du Trophée de Harpes Camac al Festival Interceltique de Lorient 2010 e del Festival Internazionale delle Arpe a Salsomaggiore Terme dal 2010 al 2014. Ha tenuto Master Class, ai conservatori di Parma, di Pesaro e di Como. Ha collaborato con Franco Battiato, Ivano Fossati, Fabrizio De Andrè, Alan Stivell e molti altri musicisti di fama internazionale. Nel 1985 forma il duo A Sciara con Saro Cosentino e registra un 45 giri prodotto da Battiato. Nel corso degli anni ha pubblicato i seguenti album singoli: Et vice versa (1987), Kerygma (1988), La Via (1994), Aforismi d’Arpa (1998), Concerto live (2001), Solo (2005), Atlas (2007), Talismano (2011), Infinito (2014), Metamorphose, XII (2017), Anima Mundi (2019), Mostri e prodigi (2021) in uscita con l’ omonimo libro edito dalla Pendrgon di Bologna a cura di Elisabetta Motta , Le voci della rosa in uscita con l’omonimo libro edito dalla Pendragon di Eliabetta Motta (2023) Il Graal(2024) Il suo sito è www.vincenzozitello.it
Fulvio Renzi
Violinista, compositore, produttore.
Nasce a Viterbo, nel 1974. A quattro anni chiede in regalo alla nonna un violino, che riceve al suo settimo compleanno. Dopo gli studi classici, avventurandosi in luoghi musicali lontani dal percorso classico, riesplora il linguaggio e la tecnica violinistica nel quale i diversi stili si riuniscono in un unico alfabeto personale di lettere e sillabe con il quale si esprime. Tra Europa, Nord America, Medio ed Estremo Oriente, ha collaborato con innumerevoli artisti tra i quali Roger Waters, Bruce Springsteen, Vincenzo Zitello, Ornella Vanoni, Alejandro Escovedo, Gilad Atzmon, Ryūichi Sakamoto, Claudio Rocchi. Ha composto e prodotto musiche per teatro, film e documentari in collaborazione con Rai Cinema e ha all’attivo la pubblicazione di 6 album e la partecipazione in oltre 50. Ha ideato e realizzato opere artistiche e cinematografiche nell’ambito della violazione dei diritti umani. Attualmente compone e produce nel suo studio di registrazione ad Urbisaglia nelle Marche.
Fabio Pusterla
Nato a Mendriso nel 1957, vive ad Albogasio.
Docente presso l’università di Lugano, poeta, saggista e traduttore ha pubblicato le raccolte poetiche: Concessione all’inverno, Casagrande (1985), con Marcos Y Marcos: Bocksten (1989), Le cose senza storia (1994), Pietra sangue (1999), Folla sommersa (2004), Corpo stellare (2010), Argéman (2014), Cenere, o terra (2018), Tremalume (2022)Da qualche parte nello spazio. Poesie 2011-2021, Le Lettere, 2022. Nel 2009 ha pubblicato il volume antologico Le terre emerse. Poesie1985-2008, Einaudi (2009). In ambito saggistico ha pubblicato Il nervo di Arnold e altre letture, Marcos Y Marcos (2007), Colori in fuga (con Elisabetta Motta), La Vita Felice (2011). Ha raccontato la sua esperienza di insegnante in Una goccia di splendore, Casagrande (2008) e ha pubblicato un volume di prose Quando Chiasso era Irlanda, Casagrande (2012) e Una luce che non si spegne. Luoghi, maestri e compagni di via, Casagrande (2018). Come traduttore si è occupato principalmente di Philippe Jaccottet, traducendone numerose opere poetiche e in prosa. È del 2015 il volume Il nido dell’anemone. Riflessioni sulla poesia di Philippe Jaccottet, edizioni d’if .