21 marzo. In occasione della Giornata della Poesia e delle Foreste nei Parchi Letterari invitano a riscoprire il rinnovato Sentiero Cultura che segue a Casarola di Monchio delle Corti (Pr) la poesia di Attilio Bertolucci
Giornate della poesia, delle foreste e dell'acqua nei Parchi Letterari
Comune di Monchio delle Corti (Pr) - Associazione Pro Casarola - Parco Nazionale Appennino Tosco Emiliano
Parco Letterario Attilio, Giuseppe e Bernardo Bertolucci
In occasione della Giornata della Poesia e delle Foreste nei Parchi Letterari invitano a riscoprire il rinnovato Sentiero Cultura che segue a Casarola di Monchio delle Corti la poesia di Attilio Bertolucci
Venerdì 21 marzo in occasione della 7° edizione della Giornata delle Riserve Culturali, della Giornata Mondiale della Poesia e della Giornata Internazionale delle Foreste sarà possibile percorrere a Casarola di Monchio delle Corti (Pr), paese d’elezione della famiglia Bertolucci il Sentiero cultura, recentemente rinnovato sia nelle poesie che nel percorso stesso.
Il sentiero cultura si snoda tra Casarola e Riana ed è dedicato al poeta Attilio Bertolucci, una delle voci più importanti del novecento italiano. Lungo il percorso si trovano 10 pannelli con alcune delle sue poesie appenniniche più rappresentative, nelle quali il poeta, originario proprio di Casarola, manifesta il proprio profondo legame per questo territorio.
Si parte dall’antica casa Bertolucci per poi inoltrarsi nel borgo di Casarola fino a giungere ad uno storico mulino dopo aver attraversato il torrente Bratica. Da qui è possibile una deviazione per addentrarsi nel “Bosco delle Fate”, un castagneto secolare in cui sono immersi silenziosi essicatoi diroccati, alle pendici del Groppo Sovrano.
Il percorso si conclude poi a ritroso nel villaggio di Riana, costeggiando l’antica Corte Fontechiari, la Chiesa di San Carlo e la bellissima fontana del paese.
La primavera in montagna
comincia male: fredda, piovosa, e aggiungi,
a rendere quasi impraticabili
strade mulattiere viottole,
lo sciogliersi delle nevi. Si assiste impotenti
allo smontaggio della mirabile macchina teatrale
dagli elementi e dagli uomini,
dagli animali, volpi tassi scoiattoli,
con tanta arte pazienza astuzia costruita
ai fini della rappresentazione inverno.
Ormai è tempo di scordarla in vista
delle nuove scene in cui il verde avrà predominio,
costellato dal giallo pendulo dell’avornio
(sostituto molle della ginestra),
spruzzato dal celeste viola rosa di fiorellini casuali,
illuminato dal bianco dei candelabri chiesastici
che il castagno innalza verso il cielo blu smalto, qui
promessa di trascendenti beatitudini. (...)
Attilio Bertolucci, da Fumi lontani (La camera da letto, 1984-1988)
Il percorso è libero senza bisogno di prenotazione