Galtellì (Nu), 10 - 21 aprile 2025. Nel paese reso immortale da Grazia Deledda durante la Settimana Santa il sentimento religioso insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione.
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Sa Chita Santa - La Settimana Santa
Galtellì (Nu), 10 - 21 aprile 2025
"Il Cristo che sta dietro la tenda giallastra dell’altare, e che solo due volte all’anno viene mostrato al popolo, scende dal suo nascondiglio e cammina…”
"Efix seguiva una fila di paesane avvolte nelle loro tuniche grevi, e col vento che gli batteva sul petto sentiva qualche cosa di nuovo, di forte, penetrargli nel cuore. La gente camminava triste ma tranquilla, come in processione, avviata non a un luogo di festa ma di preghiera: anche una fisarmonica lontana ripeteva il motivo religioso delle laudi sacre, ed egli sentiva che la sua penitenza era cominciata."
Grazia Deledda, Canne al vento
Galtellì, il paese reso immortale da Grazia Deledda in Canne al Vento, vive uno dei momenti più significativi dell’anno. E’ durante la Settimana Santa che il sentimento religioso insito nella comunità galtellinese, raggiunge il culmine con attimi di intensa emozione e partecipazione. Tra le più coinvolgenti della Sardegna, la Settimana Santa nell’antico borgo medioevale è un’esperienza unica e appassionante. Fede e tradizione si amalgano in rituali di origine spagnola tramandati da secoli dalle due confraternite del paese, Santa Rughe (1614) e Sas Animas (1729), che accompagnano con antichi canti religiosi, in lingua sarda e latina, le diverse cerimonie.
10 aprile. Museo Etnografico
Ore 17. Laboratorio tradizionale dell'intreccio delle palme
Le confraternite curano minuziosamente la preparazione di ogni singolo particolare: intrecciano le foglie di palma che verranno offerte ai fedeli la Domenica delle Palme, e confezionano gli abiti indossati dalle statue nell’emozionante momento de S’Incuntru che avviene il giorno di Pasqua.
13 aprile. Duminica de Prama. Domenica delle Palme
Con la benedizione delle palme e degli ulivi (che viene seguita dallo lo scambio di “sos passios” tra i priori delle confraternite), nel giorno della Domenica delle Palme, duminica de prama, inizia anche a Galtellì la Settimana Santa
ore 10, Benedizione e distribuzione delle Palme nella Chiesa dell'Assunta - Processione in Parrocchia
Santa Messa Solenne
17 aprile. Jovia Santa. Giovedì Santo
Celebrazione della Messa in Cena Domini, con il rito del "Lavabis" (lavanda dei piedi) e la processione de "Sas Ecresias", accompagnata dai canti delle confraternite e dal suono delle "metraculas".
ore 18. Rituali tradizionali nelle Chiese del Centro storico con la visita ai Sepolcri
Nel tardo pomeriggio del Giovedì Santo si celebra la Messa in Cena Domini, che inaugura il Triduo pasquale, dove nel suo interno si svolge la cerimonia del “Lavabis” (lavanda dei piedi) durante la quale si canta il Miserere – Salmo 50.
Segue il rito de “Sas Ecresias”, processione lungo le vie e le chiese del centro storico accompagnata dal canto delle due confraternite e dal suono delle “metraculas” suonate dai bambini, tavole di legno alle quali vengono attaccate delle maniglie di ferro e dei chiodi che producono un assordante suono. Prima della rappresentazione della cena i confratelli convengono in un'unica sede e subito dopo la benedizione del cibo viene cantato sommessamente il “Miserere de sa Jovia Santa”, poi ognuna delle due confraternite si riunisce nella propria sede per consumare la cena. Alla fine della cena si cantano i “Gotzos de sos Dolores”.
18 aprile. Chenapura de passione. Venerdì Santo (astinenza e digiuno)
Inizio Novena alla Divina Misericordia
ore 8, Processione Sas Eccresias
ore 9, Paraliturgia de S’Iscravamentu nella Chiesa parrocchiale del SS Crocifisso.
Il suggestivo momento dell'innalzamento della Croce accompagnato dal canto liturgico dei Confratelli di "Santa Rughe"
ore 16.30 Solenne Azione Liturgica nella Passione del Signore
ore 18.30 Paraliturgia de S’Iscravamentu nella Chiesa parrocchiale del SS Crocifisso
La Deposizione del Cristo dalla Croce è un momento carico di emozione e spiritualità, con canti tradizionali e gesti tramandati da generazioni accompagnati dai Confratelli.
Lo stesso rito di “Sas Ecresias” viene ripetuto la mattina presto del Venerdì Santo che, appena finito vede iniziare il cerimoniale della rappresentazione de “S’incravamentu”. Sempre il pomeriggio del Venerdì durante la solenne celebrazione della Liturgia della Croce i “Cantores” sono chiamati alla pratica del canto a cuncordu, eseguendo tra i quali i “Gotzos de Santa Rughe”, durante il rito del bacio della Croce l’inno Vexilla Regis.
Segue il commovente e partecipato rito de “S’Iscravamentu” (discernimento del Cristo dalla Croce, basato su testo pubblicato nel settembre 1937 dalla rivista “Lares” che è composto da un canto eseguito a voce singola da 8 cantori e si articola su dodici ottave) che inizia con la Sequenza dello Stabat Mater, sempre a cura de Sos cantores de Garteddi, dove otto di essi eseguono i versi che compongono tale rito. Segue subito dopo il partecipato interru de “Zesu Cristos”, confraternite e fedeli percorrono le vie del paese portando in processione il simulacro del Cristo Morto.
19 aprile, Sabato Santo, giorno di silenzio e preghiera
ore 8, Lodi del mattino
Mattina Escursione al Monte Tuttavista per rigenerare corpo e anima alla scoperta del monumento naturale di “sa preta istampata” e della statua del Cristo bronzeo.
ore 15.30 Anfiteatro comunale "Anima Coro Sentidu"
Rappresentazione teatrale a cura dell'Associazione locale La Nuova Galte T "Anima Coro Sentidu"
ore 17.30 Visita guidata al Parco Letterario Grazia Deledda. Passeggiata tra le vie del centro storico con i riferimenti ai luoghi di ispirazione di Canne al vento e la loro contestualizzazione storica
Sera Chiesa SS Crocifisso. Solenne Veglia pasquale nella notte santa.
20 aprile. Duminica de Pasca. Pasqua di Resurrezione
Il suggestivo rito de “S’Incontru” celebra l’incontro tra il Cristo Risorto e la Madonna Addolorata, accompagnato da spari a salve e dal suono festoso delle campane.
ore 10, Paraliturgia de S’Incontru.
Gli spari a salve dei fucilieri e il festante suono delle campagne accompagnano la Processione delle due Confraternite di Santa Rughe e Sas Animas che celebra l'incontro tra il Cristo risorto e la Madonna addolorata seguito dalla Messa solenne
21 aprile Paschisedda. Pasquetta
ore 10 Visita guidata alla scoperta del Castello di Pontes e accesso libero ai tesori d'arte sacra custoditi nelle antiche chiese di Galte.
ore 11 Laboratorio di tessitura tradizionale con la possibilità di cimentarsi nelle antiche tecniche al telaio.
Il Museo Etnografico Sa domo e sos Marras sarà aperto ai visitatori durante tutta la settimana santa e a pasquetta. Dimora del 1700 in cui rivive la cultura della Comunità nei diversi ambienti della casa e della corte.
Il calendario completo delle Celebrazioni religiose è pubblicato in Parrocchia.
A Pasqua e Pasquetta i ristoranti e gli agriturismo del borgo preparano diversi menu a base di piatti tipici locali e ricette deleddiane
Due particolari pietanze caratterizzano la settimana della passione di Cristo di Galtellì: “sa minestra chin ambidda” (minestra con anguille), servita il giovedì santo durante una cena alla quale prendono parte solo i membri delle confraternite, e “sos coccorrois”, tipico dolce preparato con farina e vincotto mescolati ai segreti della tradizione; la sua preparazione avviene solo ed esclusivamente durante la notte tra il mercoledì e il giovedì santo.
L'info Point di Galtellì è a disposizione per visite guidate, buon cibo e laboratori artigianali.
tel 349 6553614
0784 90150
infopointgaltelli@gmail.com
Audio a cura de Sos Cantores de Garteddi
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Vedi :"Sa Chita Santa in Garteddi" - La Settimana Santa a Galtellì" realizzato da Antonio Rojch
*Sos Cantores de Garteddi (pagina facebook). A Galtellì, come in altri centri della Sardegna, il repertorio polivocale religioso, quasi sempre tramandato all’interno delle Confraternite, è ancora in uso nonostante negli anni settanta – ottanta si sia verificata una riduzione della sua pratica, fatto attribuibile, probabilmente, alla scomparsa degli ultimi anziani Cantores (Cantori).Tra queste cerimonie religiose ultrasecolari si distinguono in modo particolare i riti culminanti della Settimana Santa, in cui le due confraternite sono chiamate alla pratica musicale dei canti liturgici e paraliturgici di tradizione orale su testi in latino e in dialetto. Dagli albori degli anni novanta trova una collocazione di primo piano, sempre nel pieno rispetto delle due Confraternite operanti, il coro “Sos Cantores”. (Vedi il testo completo in allegato)
Il panorama culturale di Galtellì è inoltre impreziosito dall'eccezionale lavoro di recupero della tradizione del Canto a tenore (Patrimonio immateriale dell'Umanità - Unesco) galtellinese. Consigliamo di visitare le pagine de Su Tenore Santu Cristos , Su Tenore Garteddesu Tenore Garteseddu e Coro Voches 'e Ammentos. Infine il Coro a voci miste con repertorio classico gospel, spiritual e religioso Galte Gospel Voices