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Melfi città millenaria di Cultura e Arte con il Parco Letterario Federico II

Melfi città millenaria di Cultura e Arte con il Parco Letterario Federico II

Castello di Melfi, 22-29 agosto 2020. Il Comune di Melfi (Pz) e il Parco Letterario Federico II di Svevia Vi invitano all'ombra del meraviglioso castello federiciano per scoprire e riscoprire Melfi: Città millenaria di Cultura e Arte

22 Agosto 2020
Castello di Melfi, 22-29 agosto 2020
Il Comune di Melfi (Pz) e il Parco Letterario Federico II di Svevia 
 Vi invitano a passare l'estate all'ombra del meraviglioso castello federiciano per scoprire e riscoprire
Melfi città millenaria di Cultura e Arte

Nella settimana dal 22 al 29 agosto il Parco Letterario Federico II di Melfi d’intesa con l’Amministrazione Comunale ha organizzato un ciclo di eventi dedicati a Letteratura, Storia, Arte, Antropologia e Territorio. Queste le manifestazioni che si svolgeranno nella splendida cornice del Castello di Melfi:

- 22 AGOSTO, ore 18.30: presentazione del pregevole volume “Il millenario della fortificazione di Melfi” di Raffaele Nigro (edizioni del Parco Letterario Federico II di Melfi), un viaggio affascinante nella storia e nell’identità culturale della città di Melfi.

Il Libro del Millenario è un documento imprescindibile non solo per la città federiciana che, dal 1018 al 2018, ricompone una storia lunga, intensa, di uomini, santi, imperatori e papi, di battaglie e viaggi, di vicende reali, sempre documentate e abilmente ricostruite, e utopie, il sogno della storia. La pubblicazione del volume rientra tra le iniziative delle “Celebrazioni del Millenario della Città fortificata” affidate dal Ministero dei Beni Culturali a un Comitato Nazionale composto dal già Rettore dell’Unibas e membro dell’Accademia Nazionale dei Lincei, Prof. Cosimo Damiano Fonseca, dal docente di Storia medioevale dell’Unibas, Prof Francesco Panarelli, dal medievista e pro-Rettore dell’Università della Calabria, Prof Pietro Dalena, dal sindaco Livio Valvano e dall’Ambasciatore della Cultura di Melfi, Raffaele Nigro, dalla Direttrice del Dipartimento di Archeologia dell’Unibas, Prof.ssa Francesca Sogliani e dal Responsabile del CNR Basilicata, Nicola Masini.

- 25 AGOSTO ore 18.30: presentazione della rivista “Augustali. Temi e culture del territorio” (edizioni del Parco Letterario, nn.3-4), una miscellanea di studi che, curata da Raffaele Nigro e Francesco Corona, unisce intorno al Parco Letterario studiosi, cultori, appassionati di letteratura, storia, cultura e territorio.

- 28 AGOSTO ore 18.30: presentazione della raccolta di poesie di Raffaele NigroGli dei sono fuggiti” (Progedit, 2020). Quarant’anni di versi di un grande narratore – come recita il sottotitolo della silloge – attraverso cui Raffaele Nigro ripercorrere e racconta icasticamente incontri, esperienze, viaggi e soprattutto la sua vita intensa, sempre in bilico tra il giornalismo e la letteratura, tra la storia e la sua rappresentazione. L’opera si fonda sulla sperimentazione di codici e formule espressive per produrre una poetica diversa, “più che del sommerso, del salvato”, una “discarica differenziata della memoria”, un’esplosione sardonica e folgorante di suggestioni che, come la definisce l’autore, attraversa le stagioni letterarie, della satira oraziana intesa come racconto odeporico, dipanato nel tempo e nello spazio, alla ballata cinquecentesca fino alla più stringente contemporaneità.

- 29 AGOSTO ore 18.30: una duplice prospettiva per tornare a parlare di culture, scritture e territorio con la presentazione del saggio “Geografie plurali. Nomi e luoghi di una nuova geometria letteraria” di Anita Ferrari (edizioni del Parco Letterario, 2019) e quella della raccolta di racconti “O Stómmëlë. Storie di uomini e luoghi di un paese lucano” di Urbano Ferrari (Universosud, 2020). 

 Individuando nell’Appennino una radice culturale profonda fatta di emarginazione, periferie e sradicamenti, il saggio di Anita Ferrari indaga sulle peculiarità genetiche di questa “geografia plurale” che pure si ricompone in un filone letterario riconoscibile, traducendosi in una narrativa compatta e trasversale, impastata di terra e modernità. La proposta di revisione critica, dunque, intende restituire nuova centralità a luoghi, autori e opere che rimandano alla provincia, non solo meridionale, ma sui quali non può continuare a gravare l’ipoteca del provincialismo. Allo stesso modo, il libro di racconti di Urbano Ferrari – con una Prefazione di Raffaele Nigro e una Introduzione e nota al testo di Patrizia Del Puente – parte da uno sguardo privato che si fa collettivo (l’autobiografia è un pretesto), un documento ora leggero e divertito ora di maggiore intensità in grado di ricostruire la geografia, anche umana, del paese (che potrebbe essere un qualunque paesino della Basilicata, del Sud o dell’Italia interna), la sua storia culturale, la sua identità “unica e insieme tipica”, comunitaria, un orizzonte rarefatto ma ancora reale e vivo, radice imprescindibile dell'oggi. 


Melfi e il Parco Letterario Federico II di Svevia

 L'Imperatore svevo scelse più volte Melfi come residenza estiva. Nel corso dell'estate del 1221 papa Onorio III convocò in Città un concistoro che vide la partecipazione delle più alte cariche laiche ed ecclesiastiche del regno. L’adunanza fu motivo di incontro tra il Papa e Federico II in un momento di grande tensione, in vista della imminente partenza per la crociata. Sin dall’inizio del suo regno, Federico II ebbe come modelli Augusto e Giustiniano, i due massimi legislatori di Roma e di Bisanzio. A Melfi istituì una “scuola di logica”, al fine di preparare i dignitari al grande evento delle “Constitutiones Melphitanae”, che emanò nel 1231. I Mille anni dalla fondazione della città fortificata (1018 -2018) sono stati celebrati all’ombra del maestoso castello che domina il territorio del vulture. Leggi anche Mille Anni al Sud , di Raffaele Nigro


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