Attività e tradizioni
ATTIVITA'
Augustali
Rassegna d’arte e letteratura a cura del Parco letterario Federico II. Caratterizzata da mostre e convegni dedicati a tematiche artistiche e letterarie legate all’Imperatore svevo e al territorio.
La Falconeria
La festa della Falconeria si ripete ogni anno nell'ultimo fine settimana di ottobre. Melfi fa un salto nel passato e torna ai tempi di Federico II e della sua corte.Le strade del centro storico, le sale del Castello Normanno , la campagna e i boschi che circondano la città , fanno da scenario al tradizionale raduno internazionale dei falconieri. All'evento partecipano falconieri provenienti da tutta Europa che gareggiano andando a caccia della preda loro assegnata con il proprio falco personale. Nel fossato del maestoso castello si susseguono gare di tiro con l'arco e di cavalieri che rappresentano le porte della città ,i quali lanciandosi al galoppo, lancia in resta, tentano di infilzare un anello posto agganciato ad un sostegno a circa due metri da terra. La manifestazione prevede spettacoli, convegni e degustazioni in una suggestiva atmosfera medievale, con tutti i partecipanti in tipico costume d'epoca. Nel caratteristico corteo è prevista la sfilata dell'imperatore Normanno Federico II e del suo seguito di falconieri, crociati, menestrelli, giullari e mangiafuoco attraverso le antiche vie del borgo melfitano, per poi ritornare in serata nello splendido maniero che si erge maestoso sulla città.
LE TRADIZIONI
Festa dello Spirito Santo
E’ unica in Italia ed una delle più antiche tradizioni della Lucania. E’ legata all’evento storico del 23 Marzo 1528, ricordato come la “Pasqua di sangue”. I superstiti dello scontro tra Francesi e Spagnoli si rifugiarono nella Selva dello Spirito Santo sul monte Vulture, nei pressi dell’omonima chiesetta, e ritornarono in città il giorno di Pentecoste, quando Melfi fu liberata dal Cordova. Ogni anno si ripete il pellegrinaggio alla volta della chiesa rupestre dello Spirito Santo, dove si raccolgono migliaia di fedeli. Si assiste alla Santa Messa, e dopo una bella escursione nei boschi del Vulture, si ritorna in città. In processione, su un carro trainato da buoi, la statua della SS. Trinità, unitamente a quella di S. Michele, protettore dei boschi vulturini. Si affianca un corteo storico in costumi rinascimentali spagnoli, aperto da due paggi recanti le pergamene dell’imperatore Carlo V, che ricordano il conferimento a Melfi del titolo di “fedelissima” e l’esenzione per 12 anni da ogni tipo di tributo fiscale. Seguono tamburini, alfieri con le bandiere delle sei porte della città, alabardieri, sbandieratori, trombonieri e cavalieri con palafrenieri che fanno ala al Capitano spagnolo. Nell’ambito della festa, nel pomeriggio, Palio delle Porte ed in serata spettacolo pirotecnico con espugnazione e incendio del castello.
Le “paneduzze”
Il giorno dell’Immacolata si distribuiscono piccoli pani azzimi, simbolo di fede presso i popoli orientali. L’usanza fu introdotta dalla colonia di Albanesi, venuta a Melfi dopo l’eccidio del 1528. La tradizione si celebra nella chiesa di S. Maria ad Nives.
Sagra della “Varola”- penultimo week-end di ottobre
E’ il trionfo della castagna e si tiene il penultimo week-end di ottobre. E’ una manifestazione importante e di antica istituzione. La prima edizione risale al 1960. Rappresenta un forte richiamo per turisti, provenienti da tutt'Italia. Si svolge nel centro storico, per l’occasione, trasformato in un vasto castagneto, dove quintali della castagna tipica del luogo, il “marroncino di Melfi”, sono arrostiti in enormi contenitori (varole), e divengono profumate caldarroste, innaffiate dal poderoso aglianico del Vulture. Numerosi gli stand con dolci e specialità a base di castagne o locali e banchetti, allestiti per degustare piatti tipici, aventi come protagonista il saporito frutto autunnale.