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Il Parco Nazionale Val Grande, previsto dalla Legge Quadro sulle Aree Protette n. 394 del 1991, è
stato istituito ufficialmente nel 1992 (D.M. 2 Marzo 1992) e si estende, con l’ampliamento di cui al
DPR 24 giugno 1998, su una superficie complessiva di 14.598 ettari e interessa 13 comuni della
provincia del Verbano -Cusio – Ossola (Aurano, Beura Cardezza, Caprezzo, Cossogno, Cursolo
Orasso, Intragna, Malesco, Miazzina, Premosello Chiovenda, San Bernardino Verbano, Santa
Maria Maggiore, Trontano e Vogogna), oltre due Comunità Montane (delle Valli dell’Ossola, e del
Verbano).
L’Ente gestore del Parco e le relative norme di salvaguardia, sono stati istituiti con Decreto del
Presidente della Repubblica del 24 novembre 1993.
Sono Organi dell’Ente Parco: il Presidente, il Consiglio Direttivo, la Giunta Esecutiva, la Comunità
del Parco e il Collegio dei Revisori dei Conti.
La Comunità del Parco è un organo consultivo e propositivo, essa esprime pareri obbligatori su varie decisioni assunte dal Consiglio Direttivo ed elabora, ogni quattro anni, il piano pluriennale (quadriennale) economico e sociale per la promozione delle attività compatibili. Lo Staff tecnico è organizzato in quattro servizi con un totale di 10 unità a cui si aggiunge un Direttore con ruolo di coordinamento.
In affiancamento alla struttura del parco e posto alle sue dipendenze funzionali opera il Raggruppamento Carabinieri parchi, Reparto P. N. “Val Grande”, già Corpo Forestale dello Stato.
Entro il quadro delle finalità più generali dettate dalla Legge Quadro sulle aree protette il parco opera per il perseguimento delle finalità fissate dal Decreto istitutivo:
Contestualmente ai contenuti e le finalità che designano la Val Grande come Parco nazionale, dieci habitat prioritari concorrono ad articolare e qualificare l’ecomosaico del territorio del parco, definendone altresì la sua accezione di Sito di Interesse Comunitario (SIC) insieme a quella di Zona di Protezione Speciale (ZPS) della Rete Natura 2000 dell’Unione europea. Il codice IT 1140011 identifica infatti un’ampia porzione del suo territorio (11.971 ettari su 14.598) quale nodo della Rete Natura 2000, la rete di tutela dell’ambiente promossa ed istituita dall’Unione Europea per salvaguardare habitat, specie animali e vegetali di ciascun Stato membro maggiormente minacciati di estinzione e caratteristici del territorio comunitario.
Il “mandato istituzionale” definisce il perimetro nell’ambito del quale l’Ente Parco può e deve operare per norma ed esigenza. Esso si ricollega alle disposizioni legislative, regolamentari e statutarie che disciplinano le attribuzioni/competenze istituzionali dell’Ente Parco.
La “Visione” dell’Ente Parco indica cosa l’Ente vuole diventare nel prossimo futuro, tenuto conto delle opportunità e delle sfide connesse all’evoluzione del contesto esterno: “Il Parco è un giacimento unico di ricchezza ambientale, un paesaggio bioculturale di rilievo nazionale che vuole operare come laboratorio di futuro, diventando un incubatore di micro-imprenditorialità che valorizza le risorse ecologiche per la fruizione consapevole e sostenibile del territorio”.
Pertanto, tenuto conto del mandato istituzionale e della vision, la “missione” del Parco, ovverosia la sua “ragion d’essere”, è quella di “tutelare, valorizzare ed estendere le caratteristiche di naturalità, integrità territoriale ed ambientale, con particolare riferimento alla natura selvaggia (wilderness) dell'area protetta, garantendo la biodiversità, promuovendo il patrimonio materiale ed immateriale di interesse storico-culturale e contribuendo allo sviluppo sostenibile del territorio con la collaborazione degli stakeholder” . www.parcovalgrande.it
Associazione Casa della Resistenza Nel 1997 i rappresentanti delle organizzazioni della Resistenza (partigiani, deportati politici, internati militari, Comunità ebraiche) e l’Istituto storico della Resistenza e della società contemporanea nel Novarese e nel VCO “Piero Fornara” hanno costituito un’Associazione per la gestione della Casa della Resistenza e dell’Area monumentale in cui è inserita.
L'Area monumentale di Fondotoce ricorda, oltre all’eccidio dei 42 partigiani fucilati il 20 giugno 1944 (sopravvisse all’esecuzione Carlo Suzzi, tornato poi alla Resistenza con il nome di battaglia Quarantatré), i 1300 caduti nelle province di Novara e del Verbano Cusio Ossola, le vittime dei campi di sterminio nazisti, i militari italiani internati in Germania dopo l'8 settembre '43, gli ebrei trucidati sul Lago Maggiore, i partigiani stranieri (in particolare i georgiani) che morirono combattendo nelle fila della Resistenza italiana.
Mission dell’Associazione è svolgere attività di ricerca e divulgazione per trasmettere, in particolare alle giovani generazioni, la memoria collettiva legata alla lotta di Liberazione e ai suoi valori e, più in generale, alle problematiche storiografiche relative al Novecento, valorizzando il patrimonio documentario e monumentale e promuovendo lo scambio culturale. A tal fine la Casa della Resistenza organizza molteplici iniziative quali:
La struttura prevede un’ampia sala conferenze, uno spazio dedicato alle mostre temporanee, la Galleria della Memoria (un percorso multimediale che parte dagli orrori del Novecento per giungere alla nascita della Repubblica democratica Italiana e della sua Costituzione), un laboratorio didattico, una biblioteca specializzata e un centro di documentazione.
Le diverse attività dell’Associazione Casa della Resistenza richiamano annualmente circa 20.000 visitatori italiani e stranieri, di cui quasi 5.000 inseriti nel progetto didattico “Visitare la Storia” (visite guidate, laboratori e lezioni per adulti e studenti).
La Biblioteca Aldo Aniasi e il Centro di documentazione della Casa della Resistenza sono stati riconosciuti nel 2017 quali Enti di rilievo regionale (Legge regionale 30 giugno 2016, n. 13.).
Sinergie tra le realtà del territorio
Il Parco Nazionale Val Grande e l’Associazione Casa della Resistenza condividono, come sopra ricordato, un capitolo importante della loro storia, nonché valori e, in parte, obiettivi, in virtù dei quali sono state realizzate nel corso degli anni molte iniziative e attività comuni. Partendo da questa collaborazione già avviata e consolidata4, il progetto del Parco Letterario “Nino Chiovini” ha trovato il favore della sezione locale di Verbania della Società “Dante Alighieri” e si porrà al centro di una sinergica cooperazione con altri enti e realtà che operano sul territorio.
Hanno già manifestato interesse per il progetto e accolto la proposta di una futura collaborazione: ARS. UNI. VCO-Associazione per lo sviluppo della cultura, degli studi universitari e della ricerca nel Verbano Cusio Ossola, Associazione LetterAltura, Università Bicocca di Milano. Per raggiungere la finalità intrinseca del Parco Letterario, far conoscere o riscoprire Nino Chiovini attraverso i suoi luoghi di vita, ricerca e ispirazione letteraria, il progetto mirerà a coinvolgere progressivamente numerose altre realtà locali che operano nell’ambito naturalistico, culturale e turistico per elaborare attività comuni e ampliare il rispettivo target d’intervento.