Protocollo d’intesa, prima esperienza in Italia, siglato con la storica Confedercampeggio. Tra gli obiettivi incentivare il turismo itinerante e sostenibile nelle aree interne ed essere di stimolo per la creazione di nuove aree di sosta utili a richiamare flussi turistici qualificati e creare indotto economico
Rilanciare e incentivare il turismo
itinerante e sostenibile nei luoghi dei Parchi Letterari e, nel contempo,
promuovere una serie di iniziative volte ad attrezzare i territori
all’accoglienza di chi viaggia in camper, caravan, tenda e pratica attività
outdoor.
Sono i principali obiettivi del
protocollo d’intesa appena siglato fra la Confederazione Italiana Campeggiatori
(Confedercampeggio) e l’Associazione I Parchi Letterari – Paesaggio Culturale
Italiano Srl: si tratta della prima esperienza del genere in Italia e che, di
fatto, coniuga due realtà splendide e complementari. Da un lato la magia di
territori – spesso poco noti al turismo di massa - che, nel corso dei secoli,
sono stati fonte di ispirazione per straordinari autori, letterati e poeti,
dall’altro la vivacità e la curiosità innata del “popolo itinerante”, cioè quei
viaggiatori che a bordo di camper, caravan o semplicemente con zaino in spalla,
amano vivere da protagonisti l’autenticità dei luoghi. Un settore,
quest’ultimo, che vede nella Confedercampeggio, un solido partner associativo e
di rappresentanza della categoria, forte di oltre 70 anni di storia.
«Il protocollo d’intesa è un passo
importante perché, in un’epoca difficile e profondamente segnata dalla
pandemia, si propone come nuovo spunto e punto di partenza per tornare a vivere
e conoscere il territorio, con particolare attenzione a zone meno note ma
ricchissime di straordinarie testimonianze culturali e naturalistiche – osserva il Presidente della rete dei Parchi
Letterari Stanislao de Marsanich -. Il turismo plein air è un settore che,
negli anni, ha richiamato sempre più l’attenzione di un pubblico trasversale
attivo e curioso: ragazzi, giovani coppie, famiglie con bambini, evergreen. I
Parchi Letterari rappresentano una forma avviata di riscoperta e fruizione
attenta, culturale e sostenibile dei territori e credo che questa intesa getti
le basi per sviluppare modalità di turismo culturale, qualificato,
ambientalmente sostenibile e adatto alla tutela e salvaguardia dei luoghi. Compresa
la capacità di produrre indotto e interessanti ricadute economiche a livello locale».
L’intesa, tra l’altro, giunge alla
vigilia dell’importante appuntamento con la Giornata Mondiale della Poesia
promossa dall'UNESCO e celebrata il 21 marzo. Numerose le iniziative e gli
appuntamenti – in questo periodo di pandemia spesso fruibili solo virtualmente
– organizzati nella vasta rete dei Parchi Letterari che, ad oggi, annovera 27 realtà
in Italia, 2 in Norvegia e altre 5 in via di istituzione fra Italia e Francia.
«Valore culturale e fruizione sostenibile e rispettosa del territorio: credo siano
questi gli elementi che, ancor prima degli altri, mi abbiano convinto a
sottoscrivere e promuovere con entusiasmo il protocollo d’intesa con la florida
realtà dei Parchi Letterari – commenta il Presidente Confedercampeggio Giovanni
Grassi -. Negli anni il settore del turismo itinerante è cresciuto moltissimo,
è radicalmente cambiato rispetto alle esperienze pionieristiche degli anni ’70
e ’80 e ha sviluppato e consolidato quelle caratteristiche di sostenibilità e
fruizione attenta dei luoghi che rappresentano un valore aggiunto per i
territori, in particolare i borghi e le aree interne. Altro vantaggio
interessante è collegato alla destagionalizzazione: generalmente chi viaggia in
caravan, e specialmente in camper, lo fa tutto l’anno. A livello individuale,
ma spesso in gruppo, perché i club locali sono attivissimi sul territorio e
promuovono costantemente uscite e itinerari. Sapere che la rete dei Parchi
Letterari è al fianco di Federcampeggio, pronta ad accogliere i camperisti, è
sicuramente un vantaggio per le migliaia di associati e per chi, comunque,
pratica il turismo itinerante».
Raggiungere i Parchi Letterari significa
vivere le attrazioni dei territori e praticare attività culturali (visite,
trekking letterari, ecc.) e ricreative come trekking, escursioni, cicloturismo,
turismo esperienziale legato ai prodotti tipici del territorio e tanto altro.
«Accoglienza è la parola magica – sottolinea Stanislao de Marsanich – tanto è
vero che tutti i referenti dei Parchi Letterari, in accordo con Federcampeggio,
saranno chiamati, proprio nell’interesse del territorio d’appartenenza, a
diffondere i valori del turismo itinerante, anche sensibilizzando gli enti gestori
di Parchi naturali, oasi e riserve, le Amministrazioni locali e le Pro-loco a sostenere la realizzazione di aree camper o aree sosta idonee ad
accogliere camper e caravan».
I
numeri di un settore in crescita
Una recentissima analisi condotta da APC
– Associazione Produttori Camper - e da Assocamp, associazione che rappresenta
concessionari e rivenditori di attrezzature per il turismo all’aria aperta,
mostra l’elevato potenziale economico che le aree sosta camper hanno per i
territori. Le statistiche aggiornate al 2019 indicano che il parco circolante
di camper in Europa è di poco inferiore a 2,4 milioni di veicoli, a cui si
sommano 3 milioni e mezzo di caravan. La stima fatta sul numero di turisti
itineranti è di circa 20 milioni di persone e da uno studio realizzato dalla
Società tedesca Dwif, il turismo itinerante vale 23 miliardi di euro spesi sui
territori. Ed è più probabile che i turisti itineranti vadano nelle località
dove ci sono le migliori condizioni d’accoglienza.
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Ph. Marco Giovenco