Home Mission Parchi Viaggi Eventi Multimedia Contatti
Il Magazine I Numeri Catgorie Almanacco Contatti
Menu
Categorie
IntervisteLibri ApertiAmbiente e TerritorioPaesaggi SonoriCucina LetterariaStorie in CamminoA passeggio nel mondo

Un fiume letterario

24 Settembre 2022
Un fiume letterario
Mi chiedo se un fiume possa raffigurarsi come un Parco Letterario, un corso d’acqua sul quale possano riflettersi e rivivere pagine di letteratura. Mi sembra di poterne ravvisare uno in particolare, il Douro portoghese

Mi chiedo se un fiume possa raffigurarsi come un Parco Letterario, un corso d’acqua sul quale possano riflettersi e rivivere pagine di letteratura.

 Mi sembra di poterne ravvisare uno in particolare, il Douro portoghese, che quando nasce in Spagna assume il nome di Duero. 

La valle del Douro è situata nell’area nord est del Portogallo, classificata dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità nella categoria di Paesaggio Culturale. In realtà si configura come un cosmo primordiale dove il fiume, che ancor prima dell’uomo ha disegnato questa terra, lambisce i socalcos (terrazzamenti) per la coltivazione dell’uva, un’arte lavorata dall’uomo per chilometri di queste sponde e che in alcuni tratti raggiunge quasi la perfezione.

Sia il fiume che la valle sono generosi di fascino anche se «il Douro non ha avuto cantori. Fu bandito dalla lirica portoghese per quel suo piglio feroce, poco adatto ai gorgheggi dei poeti. Eppure, si tratta di un fiume maestoso come nessun altro». Così si esprimeva la scrittrice Agustina Bessa-Luís (1922-2019) che il nord del Portogallo lo conosceva bene, essendovi nata e vissuta. Inoltre, essendo complice letteraria di Manoel de Oliveira (1908-2015), vi ambientava storie di famiglie borghesi che poi il grande regista ha tradotto in pellicole di grande impatto emotivo ampliandone gli orizzonti, come Vale Abraão (La Valle di Abramo) che ricalca il dramma di una Bovary locale, tramutandone però la morte che avverrà - e non poteva essere altrimenti - nelle acque del Douro.

Il fiume, testimone e attore allo stesso tempo sul palcoscenico della vita, parla attraverso la penna della Bessa-Luís anche nel romanzo Fanny Owen, ambientato negli anni ’50 del 1800: una penna sagace e a volte lapidaria nel descrivere quella società e quei personaggi «fortemente legati, sia pure in maniera del tutto discreta o anonima, alla storia del Portogallo e in particolare a quella regione – il nord, con al centro la città di Oporto e la valle del Douro – che forse mai come in quell’epoca fu davvero la capitale morale del Paese, epicentro di ogni scossa tellurica, avanguardia e retroguardia insieme di un processo politico e culturale in cui si sarebbero definitivamente delineati i contorni del Portogallo moderno». Così Marcello Sacco, scrittore e traduttore italiano, annotava nella postfazione del romanzo stesso.

Anche Fanny Owen ha avuto la sua versione cinematografica nel film Francisca, altro capolavoro di Manoel de Oliveira il quale, forse, è stato il vero cantore del fiume attraverso la sua ineguagliabile arte di immagini.

Ho navigato questo fiume partendo dalla città di Oporto, dove è la sua foce, e risalendone il corso fino a dove le sue rive permettono un approdo. Nel primo tratto la navigazione è tranquilla e paziente per via di alcune chiuse da affrontare. Si sfiora qualche bella dimora come la Quinta do Vesuvio, dove furono girate alcune scene del film Vale Abraão. Lo sbarco a Pinhão, dove solo gli azulejos della piccola stazione ferroviaria meriterebbero un viaggio, ha permesso una deviazione via terra per visitare un’azienda vinicola, dove tutto ancora si svolge con sistemi arcaici. È quel mondo che si muove sui ritmi lenti della fatica umana, nel viaggio della vita dove si avvicendano serenità e dramma, metafora e realtà. Come il fiume.


Torna indietro

Potrebbe interessarti anche

La dimensione onirica di Federico Fellini. L'incontro con Ernst Bernhard

Amy K. Rosenthal intervista Anselma Dell'Olio, critica cinematografica e regista dell'acclamato documentario "Fellini degli Spiriti" (2020). Bernhard e il suo impatto su Fellini.

Il peso del vuoto: un viaggio tra memorie e metafore nel Parco letterario Carlo Levi

Nella tarda primavera del 2022 ho visitato il Parco Letterario Carlo Levi di Aliano nell'ambito di un pellegrinaggio attraverso gli spazi naturali italiani che hanno ispirato celebri figure letterarie.

Concerto per la pace in onore di Aurelia Josz a Monza

Intervento di Amy Rosenthal in occasione del Concerto della Pace del 22 ottobre 2022 alla Reggia di Monza davanti alle personalità politiche del territorio del Parco Regionale della Valle del Lambro.

Hannah Senesh e la poesia femminile ebraica

Con le ondate di Aliyah, l'immigrazione di ebrei dalla diaspora alla Terra d'Israele, la poesia ebraica entra in una fase straordinaria legandosi alla storia della creazione dello Stato ebraico. Una delle figure femminili più importanti è Hannah Senesh

Il soggiorno di Shelley a Este. Paolo Gobbi intervista Francesco Rognoni

Nel bicentenario della morte di Percy Bysshe Shelley (1822 - 2022) è doveroso ricordare la figura del più importante poeta inglese dell’Ottocento, inquadrandola soprattutto nel periodo che coincide con il soggiorno a Este, in provincia di Padova.

Benedetto Croce e le leggende napoletane

“Quando torno alla mia più lontana fanciullezza per ricercarvi i primi segni di quel che poi son diventato, ritrovo nella memoria l’avidità con la quale ascoltavo ogni sorta di racconti, la gioia dei primi libri di romanzi e di storie"
I Parchi Letterari®, Parco Letterario®, Paesaggio Culturale Italiano® e gli altri marchi ad essi collegati, sono registrati in Italia, in ambito comunitario ed a livello internazionale - Privacy Policy
Creazione Siti WebDimension®