Non ho mai visto niente di piu' delicato e resistente di un seme. Vedere i fiori crescere tra le crepe dei muri o venire fuori caparbi nell'asfalto o ancora adattarsi ai deserti, tutto questo esprime la forza della vita e della resistenza. Ed è grazie a questa incondizionata determinazione che ogni essere umano continua la propria avventura sulla terra, di vivere una vita degna di questo nome.
I semi per depositarsi sul terreno si affidano liberi al vento e agli uccelli, poi l'aria, l'acqua e il sole gli danno vita e crescita. Le parole sono come semi; si posano libere su un foglio bianco e creano un nuovo paradigma, spesso a insaputa di chi le semina. E' un simbolo di continuità tra il passato e il futuro perchè porta con sé la pianta che ancora non vediamo, ma che sarà.
Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Inizia così la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani adottata dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948. Da quel giorno in poi nessuno poteva immaginare che la Dichiarazione avrebbe piantato un seme nella protezione dei diritti umani che sarebbe cresciuto fino a diventare universale. Il suo contenuto già alla nascita conteneva richiami alla Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino del 1789 ed alla Dichiarazione di Indipendenza americana. Da li in poi è diventata essa stessa il fondamento per la stesura dei due patti successivi: il Patto internazionale sui diritti civili e politici ed il Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali.
Molti sono i diritti fondamentali dell'essere umano, i principi che li reggono si rifanno alla pace, alla dignità, all'uguaglianza. Ognuno di noi si deve impegnare nella concretezza dell'agire quotidiano a riaffermare il valore della persona umana. La costruzione di un futuro migliore, deve necessariamente diventare un fatto corale, un’azione condivisa e non un atto solitario.
Il binomio natura-cultura è fondamentale anche per prevenire e contrastare le manifestazioni di odio che prolificano quando si viola la dignità personale.
Abbiamo bisogno di un futuro, un futuro da scrivere con le parole che diventano semi e circolano in libertà.
Annalisa Nicastro
Copertina di Carlotta Patrizi