Partendo dal principio che la cultura non è una merce, abbiamo più volte sottolineato quanto il nostro patrimonio materiale, immateriale e paesaggistico sia unico al mondo. Risorsa preziosa, irripetibile, non clonabile né de localizzabile, sulla quale sarebbe colpevole non investire mezzi ed energie. I Parchi Letterari sono indirizzati proprio a questo: non sfruttare il territorio, ma bilanciare le necessità dei residenti, dei loro concittadini all’estero e dei visitatori.
I ragazzi di oggi e quelli di ieri devono potere guardare a questi territori con orgoglio; l’orgoglio di chi non vuole dimenticare le proprie origini e di chi vuole esserne protagonista. Al ricordo dei più anziani è necessario associare una partecipazione diretta dei più giovani che devono potere usufruire di un valore aggiunto che concorra ad accrescere anche economicamente il loro percorso umano e professionale.
Così come in Veneto, Liguria, Piemonte, Lombardia, Toscana, Sicilia, nei borghi dell'Appennino Tosco Emiliano e in quelli della campagna laziale, se viene istituito un Parco Letterario in Molise nel nome di Jovine non si può non considerare la Comunità molisana di Montreal in Canada; per la programmazione dei Parchi lucani è necessario avere un occhio di riguardo per le Comunità di Florianopolis in Brasile, di Bahía Blanca e Buenos Aires in Argentina e anche di Berlino, solo per citarne alcune. Ugualmente se si programma l’apertura di un Parco Letterario in Vallonia non è possibile non interessare le Comunità abruzzesi e molisane in Belgio e i loro concittadini in Italia; lo stesso avviene in Francia se si progetta un Parco Letterario in Provenza. Avvicinare i luoghi della lirica leopardiana al museo dell’emigrazione marchigiana così come legare il nome di Francesco De Sanctis all’emigrazione irpina o d’Annunzio, Croce e Silone a quella abruzzese significa sostenere la coesione sociale delle comunità che popolano i borghi, le campagne e anche località fortemente urbanizzate.
Gemellare la Norvegia di Singrid Udset e la Sardegna di Grazia Deledda vuol dire conoscere la profondità umana, la libertà intellettuale e la generosità di due donne, due Premi Nobel, che hanno dovuto e voluto vivere controcorrente e ricordare con loro l'opera di Emma Perodi e la tragedia umana della poetessa Isabella Morra. Sostenere il Parco Letterario nel Campo di Internamento di Ferramonti di Tarsia vuol dire non dimenticare chi, apolide, vi fu rinchiuso, chi vi è nato e chi torna ogni anno a ricordare nei Giorni della Memoria. Appoggiare la Candidatura di Aliano a Capitale Italiana della cultura vuol dire agevolare il percorso di crescita delle piccole comunità e misurarsi con le dinamiche di sviluppo economico, sociale e culturale in Italia e all'estero cosi come prevede il PNRR Borghi che considera l’appartenenza alla rete dei Parchi Letterari un valore aggiunto nella valutazione dei progetti.
L’ obiettivo è non solo apprezzare le nostre straordinarie ricchezze architettoniche e artistiche, ma conoscere e riconoscere l’importanza di tutto ciò che le circonda a partire dall'Ambiente e dalla filiera agroalimentare che nei 30 Parchi Letterari in Italia e in Europa, è motore fondamentale per custodire il territorio dall’abbandono nel nome di quella “infinità di uomini senza nome” che nei secoli hanno contribuito a creare una ricchezza culturale unica da difendere, “…qualcosa che non è sanzionato, che non è codificato… e che è opera, diciamo così, del popolo, di un’intera storia, dell’intera storia del popolo di una città”. (Pier Paolo Pasolini, La forma della città, 1973)
La difesa sociale più avanzata è quella culturale e la consapevolezza di una comunità unita oltrepassa le frontiere nella riscoperta del proprio patrimonio materiale e immateriale, della storia, delle tradizioni; è fondamentale per la crescita personale delle persone che vivono un luogo e di chi vi è legato per motivi storici. Insieme concorrono a creare la base culturale del Paese di oggi e domani.
(SdM alla V PLENARIA Conferenza Permanente Stato Regioni PA Consiglio Generale Italiani all'Estero -Roma 15-17 dicembre 2021)
Stanislao de Marsanich
Associazione I Parchi Letterari
immagine di @stanislaodemarsanich
Il bosco di bambù. Giardino di Ninfa (Parco Letterario Marguerite Chapin e i luoghi dei Caetani).