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Farneta: la Casa di Emma Perodi. 3a tappa dei “Cammini letterari nel Parco”

Farneta: la Casa di Emma Perodi. 3a tappa dei “Cammini letterari nel Parco”

Farneta, Bibbiena (Ar). Dopo il dantesco Castello di Porciano e il francescano Santuario della Verna, il Parco Letterario Emma Perodi e le Foreste Casentinesi invita Venerdì 16 settembre 2022 a partecipare alla 3a tappa dei “Cammini letterari nel Par

16 Settembre 2022

Comune di Bibbiena , Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Centro Creativo Casentino Onlus, Parco Letterario Emma Perodi e le Foreste Casentinesi

Dopo il dantesco Castello di Porciano e il francescano Santuario della Verna, il Parco Letterario Emma Perodi e le Foreste Casentinesi invita Venerdì 16 settembre 2022 a partecipare alla 

3a tappa dei “Cammini letterari nel Parco” 

Farneta: la Casa di Emma Perodi 

ore 17.30 - 18.30
Ritrovo a Farneta /Soci /Bibbiena e passeggiata letteraria a Villa Bocci con letture

Ore 18. 30 - 19.00 
Saluti delle Autorità e inaugurazione della 3° tappa del progetto "Cammini letterari nel Parco"
Filippo Vagnoli, Sindaco del Comune di Bibbiena 
Francesca Nassini, Assessore del Comune di Bibbiena
Luca SantiniPresidente del  Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna
Stanislao de Marsanich, Presidente dei Parchi Letterari
Annalisa BaracchiPresidente del Parco Letterario Emma Perodi e le Foreste Casentinesi

Ore 19.00 - 20.00 
Inaugurazione delle creazioni artistiche  "Panchina Letteraria - Totem - Leggio"
Opera del Maestro Fabbro Roberto Magni

Presentazione della Pubblicazione Infinite corrispondenze... In Casentino con Emma Perodi
A cura di Paolo Ciampi e Alberta Piroci

Presentazione di Storie tratta dalla collana Piccola Ape a cura di Amicarete

Inaugurazione della mostra opere d'arte ispirate alle Novelle della Nonna

Intrattenimento da parte del Gruppo musicale I Baldalischi

Conduce Rosanna Farini

Ore 20.00 - 22.00
Pizza e brindisi a cura della Pro Loco di Farneta

Evento gratuito

Tutte le campane di Poppi e della valle suonavano a festa in quella notte chiamando i fedeli alla messa di Natale, e pareva che a quell’invito rispondessero le campane di Soci, di Bibbiena, di Maggiona e di tutti i paesi e i castelli eretti sui monti brulli, che s’inalzavano fino all’Eremo di Camaldoli e al Picco della Verna, tanto era lo scampanìo che si udiva da ogni lato. In una casa di Farneta, piccolo borgo sulla via di Camaldoli, la famiglia del contadino Marcucci era tutta riunita sotto l’ampia cappa del camino basso, che sporgeva fin quasi a metà della stanza. Il camino, nel quale crepitava un bel ceppo di faggio, era grande davvero, altrimenti non avrebbe potuto contener tanta gente, perché i Marcucci erano un subisso! Il vecchio capoccia era morto, la moglie gli sopravviveva, e intorno a lei erano aggruppati i cinque figliuoli maschi, i quali avevano tutti moglie, meno l’ultimo, Cecco, che era tornato da poco dal reggimento, e aveva sempre addosso la tunica d’artiglieria. 

I quattro fratelli maggiori si ritrovavano di già la bella caterva di quindici figliuoli, fra grandi e piccini, così che fra la vecchia Regina, le nuore, i figliuoli e quei quindici nipoti, facevano venticinque persone. È vero che il podere era grande, ma se i ragazzi maggiori non si fossero ingegnati ad accompagnare col trapelo le carrozze che andavano a Camaldoli, facendo in su e in giù l’erta via tre o quattro volte il giorno, la famiglia Marcucci non avrebbe attecchito il desinare con la cena. 

Quella sera la vecchia Regina stava seduta sopra una panca molto vicina al fuoco crepitante, e le sue mani operose, che intrecciavano di consueto i fili di paglia per farne cappelli, restavano inerti in grembo. I più piccoli fra i nipotini le sedevano accanto guardando un grandissimo paiuolo appeso sopra il fuoco, nel quale bollivano le castagne. Lo scampanìo continuava, e tutti quei bambini, che solevano andare a letto come i polli per alzarsi a giorno, non chiedevano di coricarsi, né le mamme davano loro il solito imperioso comando: «A letto!» poiché in quella notte era consuetudine dei Marcucci che i giovani andassero alla messa notturna alla abbazia di San Fedele, sul monte dove s’erge gigante il castello di Poppi, con la sua immensa torre che si vede quasi da ogni punto del Casentino, e i piccini rimanessero a casa a far compagnia alla nonna, la quale li teneva desti narrando loro fiabe meravigliose, che ella aveva udito a sua volta dalla propria nonna e dalle vecchie del vicinato...Da Lo scettro del re Salomone e la corona della regina Saba, Le novelle della nonna

ll Parco Letterario Emma Perodi e le Foreste Casentinesi. In un equilibrato connubio tra paesaggio, patrimonio culturale e attività tradizionali il Parco Letterario è ambientato negli storici Comuni di francescana e dantesca memoria di Bibbiena, Poppi, Pratovecchio Stia, Chiusi della Verna, Ortignano Raggiolo, Castel Niccolò, riuniti sotto l’egida del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna e coordinato dal Centro Creativo Casentino Onlus

Vedi la cartografia del Parco Letterario Emma Perodi

340.1255689 – 340.2794896 – 347.3941396 – 0575.1645345 
info@centrocreativocasentino.com

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