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 L’identità di un luogo con il suo poeta: Casarola e Attilio Bertolucci

L’identità di un luogo con il suo poeta: Casarola e Attilio Bertolucci

Casarola, un piccolo borgo arroccato sui 1000 metri nell’Appennino parmense, fonte di ispirazione costante e inesauribile per tutta la poetica della famiglia Bertolucci, oggi è l’epicentro del Parco Letterario Attilio, Bernardo e Giuseppe Bertolucci

21 Marzo 2023

Casarola di Monchio delle Corti, un piccolo borgo arroccato sui 1000 metri nell’Appennino parmense, fonte di ispirazione costante e inesauribile per tutta la poetica della famiglia Bertolucci, oggi è l’epicentro del Parco Letterario Attilio, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, unico Parco Letterario in Emilia Romagna.
Non è passato molto tempo dal 17 luglio del 2021, giorno in cui presentammo e sottoscrivemmo la nascita del Parco Letterario nella suggestiva casa avita appenninica della famiglia Bertolucci a Casarola, luogo della memoria, ma non solo, uno spazio ispiratore per poeti, scrittori e registi, un Parco Letterario che intende salvaguardare un territorio attraverso la cultura e la poesia.
Da quel giorno sono successe tante cose a Casarola, anzi qualcosa era già cominciato qualche giorno prima. Era il 14 giugno di quell’anno quando portammo le ceneri di Bernardo al piccolo cimitero di Casarola dove insieme a suo fratello Giuseppe riposerà per sempre sotto l’occhio vigile e protettivo del Groppo Sovrano. Ironia della sorte il 14 giugno è anche l’anniversario della morte di Attilio.

 (…) dirigersi in fretta al cimitero, sempre
in questi luoghi ben esposto e romito, tale da
suscitare invidia e rimpianto nel poeta ebreo per i suoi
cristiani, miseri e fortunati abitatori presenti e futuri (…)
Attilio Bertolucci, da O salmista (La camera da letto, 1984-1988) 

 Dopo la morte di Bernardo Bertolucci nel novembre del 2018, Clare Peploe - sua compagna di vita per quarant’anni - aveva cominciato a pensare ad un modo per proteggere la memoria del celebre regista e tenere insieme un lascito tanto imponente e fu così che dopo pochi mesi dalla creazione del Parco Letterario, nel settembre del 2021 nasceva la Fondazione Bernardo Bertolucci con la finalità di conservare, divulgare e promuovere l’opera e la visione artistica del maestro, attraverso mostre, pubblicazioni, festival, rassegne cinematografiche, film e borse di studio. 

 Nella primavera dell’anno successivo abbiamo poi restaurato il progetto Pagine di pietra, un percorso tra architettura e poesia realizzato nel 2011 in occasione del centenario della nascita di Attilio. L’itinerario si snoda tra le vie del paese e si propone, attraverso i versi del poeta, di portare i visitatori a diretto contatto con le sue opere, per approfondire il loro significato e scoprire i luoghi che ne sono stati ispiratori. Un viaggio di 19 tappe (oggi 20) seguendo un cammino scandito da altrettante poesie impresse sui muri in pietra delle case di Casarola, muri che diventano pagine di un libro sempre aperto, disponibile e fruibile per tutti.
Gli inverni in Appennino sono duri e le poesie di Attilio con il tempo si sono via via sbiadite, non nella nostra memoria, ma solamente sui muri solidi e incrostati di salnitro delle case di Casarola. Grazie alla Fondazione Cariparma e al Comune di Monchio delle Corti siamo riusciti a recuperare i fondi necessari per dare una nuova e più duratura vita al progetto: una tettoia poco sporgente in rame salverà le pagine di pietra dall’acqua di dilavamento e uno strato protettivo trasparente farà sì che l’oro brillante delle poesie non si affievolisca nel tempo. Pagine di pietra ha dato una nuova spinta anche a tutto ciò che circonda e che è legato a Casarola. Dalla sua realizzazione infatti non è raro vedere appassionati visitatori che animano il paese, camminando e fermandosi davanti ai muri in sasso delle case intenti a leggere i versi del poeta.

Ma non solo, dal 2014 Casarola ospita il Politecnico di Milano, una delle più prestigiose università al mondo, collaborando all’organizzazione del Workshop Internazionale di Architettura La Casa del Poeta (quest’anno a luglio realizzeremo la 7°edizione), titolo volutamente rubato ad un bellissimo libro di Paolo Lagazzi, un workshop di composizione architettonica che ha offerto ai numerosissimi studenti partecipanti – circa 200 ragazzi hanno animato il nostro appennino provenienti dalle più importanti facoltà di architettura italiane e internazionali - un’intensa esperienza di progettazione in un contesto alquanto rilevante dal punto di vista culturale, paesaggistico-ambientale e del patrimonio architettonico esistente. I progetti ci hanno consentito di conoscere meglio la realtà territoriale locale e di garantire attraverso un dibattito condiviso con gli enti che operano in questi luoghi, l’evoluzione dei villaggi, dei borghi e di tutto l’ambiente montano. Inoltre ha permesso di avvicinare alla poetica di Attilio anche un pubblico più giovane, dimostrandoci, qualora ce ne fosse bisogno, che la forza della poesia è anche la sua universalità, il saper navigare tra differenti discipline e farle dialogare intellettualmente insieme.

Nel giugno del 2022 il comune di Monchio delle Corti è risultato assegnatario delle risorse attraverso la presentazione di proposte di intervento per la rigenerazione culturale e sociale dei piccoli borghi storici da finanziare nell’ambito del PNRR, Missione 1 – Digitalizzazione, innovazione, competitività e cultura, Component 3 – Cultura 4.0 (M1C3). Misura 2 “Rigenerazione di piccoli siti culturali, patrimonio culturale, religioso e rurale”, Investimento 2.1: “Attrattività dei borghi storici”, finanziato dall’Unione europea – NextGenerationEU.

Il progetto Una Terra per Viverci – abitare e lavorare, titolo ispirato ai celebri versi di Attilio Bertolucci, in partenariato con Parchi Letterari, il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, i Parchi del Ducato, il Politecnico di Milano, la Fondazione Bernardo Bertolucci e l’Unione Montana Appennino Parma Est, ha come obiettivo di mettere a sistema i partners istituzionali con le attività culturali esistenti e le attività permanenti (attività r-esistenti e nuove attività), attraverso nuove connessioni e la possibile risoluzione delle criticità che nel tempo hanno subito un progressivo e inesorabile deterioramento (dissesto idro-geologico, il massiccio esodo demografico, l’abbandono del patrimonio edilizio esistente). Il progetto è finalizzato alla promozione di interventi volti alla rigenerazione, valorizzazione e gestione del patrimonio di storia, arte, cultura e tradizioni presenti nel Comune di Monchio delle Corti ed in particolare nei borghi di Casarola e Riana, integrando obiettivi di tutela del patrimonio culturale con le esigenze di rivitalizzazione sociale ed economica, di rilancio occupazionale e di contrasto dello spopolamento. 
Le 13 linee di intervento previste interessano il recupero del patrimonio storico con la riqualificazione degli spazi pubblici aperti, la creazione di piccoli servizi culturali anche a fini turistici, favorendo la creazione di itinerari tematici e percorsi storici per visite guidate, sostenendo le attività culturali, creative, turistiche, commerciali, agroalimentari e artigianali, volte a rilanciare l’economia locale valorizzando i prodotti, i saperi e le tecniche del territorio, integrandosi sinergicamente in un circolo virtuoso di promozione e valorizzazione della ricchezza del patrimonio storico-culturale e naturalistico così radicato e così presente in questi territori. Gli interventi prevedono una forte collaborazione tra soggetti pubblici e privati con l’intento di promuovere approcci integrati e partecipativi al fine di generare benefici nei quattro pilastri dello sviluppo sostenibile: economia, diversità culturale, società e ambiente. 

 L’ultimo passo fatto in ordine di tempo risale a pochi giorni fa, infatti il 28 febbraio del 2023 si è conclusa la prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”, avviata nel 2022. Casa Bertolucci è risultata essere una delle 52 strutture assegnatarie del marchio entrando nel circuito che riguarda la tutela della memoria e la valorizzazione del nostro patrimonio culturale. Le dimore e le stanze in cui gli artisti e le persone illustri hanno lavorato, infatti, fanno parte integrante del lascito di valori che ci hanno trasmesso: questi luoghi del pensiero e della creazione sono a tutti gli effetti una porzione della loro eredità, che occorre custodire, preservare, salvaguardare e tramandare. Dunque la nascita del Parco Letterario Bertolucci, le ceneri di Bernardo e Giuseppe nel cimitero ben esposto e romito di Casarola, la continua partnership con il Politecnico di Milano, la creazione della Fondazione Bernardo Bertolucci, i fondi europei del PNRR per poter promuovere e valorizzare un’offerta culturale condivisa, fino a casa Bertolucci, riconosciuta luogo ispiratore e fondativo di tutta una poetica famigliare, l’identità di un luogo con il suo poeta, lo stile di vita, l’ambiente e le esperienze attraverso un fatto universale come la poesia. 

Un cielo così puro
Un vento così leggero.
Non so più dove sono
Dov’ero
(…) 
Attilio Bertolucci, da "Per un bel giorno" (Lettere da casa, 1951) 

 Simone Cagozzi

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