Sigrid Undset -
La celebre autrice norvegese - Sigrid Undset - a famous Norwegian author (Please find the English version attached )
Sigrid Undset nacque a Kalundborg, in Danimarca, il 20 maggio 1882 e morì a
Lillehammer il 10 giugno 1949. Sigrid fu la primogenita di tre figlie del noto archeologo Ingvald Undset e della danese Anna
Maria Charlotte Gyth. Nel 1884 la famiglia Undset si trasferì da
Kalundborg alla capitale norvegese, Kristiania (oggi chiamata Oslo), dove la
giovane Undset trascorse l’infanzia e l’adolescenza. Quando aveva undici anni
il padre morì e le condizioni finanziarie della famiglia peggiorarono. Per
questo motivo, nel 1899, l’Undset concluse la sua formazione scolastica al
grado secondario ed iniziò a lavorare in un ufficio commerciale privato. Nei
seguenti dieci anni, lavorando, lei contribuì al sostegno economico della
famiglia.
Una scrittrice
prenda vita
A dispetto di tutto ciò, la giovane Undset conserva il
suo sogno di essere un’artista, per questo, parallelamente al suo lavoro, si
dedica alla scrittura. Nel 1903 uscì il suo primo lavoro letterario narrativo,
il romanzo Fru Marta Oulie, (La
signora Marta Oulie)[i]. Già
l’anno seguente venne pubblicato il suo secondo lavoro, Den lykkelige alder (L’età più bella/La vera felicità)[ii].
Entrambi i romanzi ricevettero buone recensioni dalla critica letteraria.
Da bambina Sigrid ascoltava spesso i racconti dei
genitori sui loro viaggi in Europa. Il suo favorito tra questi erano le storie
del loro soggiorno a Roma. Quindi, già negli anni della fanciullezza Sigrid
aveva il sogno di andarsene a Roma, la Città Eterna. Nel 1909 l’opportunità si
materializza quando l’Undset trova una borsa di studio da “Den norske forfatterforening” (una associazione
nazionale degli scrittori della letteratura narrativa). Con la partenza per Roma la sua vita cambia
radicalmente. Gli impegni familiari sono alle sue spalle e lei può concentrarsi
sulla vocazione di essere scrittrice. Il 20 novembre 1909 Sigrid Undset arriva
a Roma.
La vita artistica a Roma
L’Undset, all’età di ventisette anni, raggiunge la
Città eterna, dove, all’inizio soggiorna a “Casa
Block”, in Via Gregoriana 42, un alloggio spesso usato dagli
artisti norvegesi, quando si fermavano a Roma. Tuttavia, dopo un breve periodo,
la giovane scrittrice si trasferisce in Via Frattina 138, vicino alla Scalinata
di Trinità dei Monti. L’abbaino
dell’edificio diventa il suo alloggio fisso a Roma. Presto Sigrid viene ammessa
nell’ambiente artistico scandinavo a Roma. Quell’ambiente artistico diventa
importante per l’Undset, che ora può condurre una vita felice, priva delle
preoccupazioni, liberata dai carichi familiari. Lei può finalmente impegnarsi a
scrivere. Sigrid è profondamente felice di vivere in una metropoli così diversa
da Kristiania. L’Undset, come gli altri artisti venuti a Roma, passa molto
tempo a scoprire gli aspetti culturali, storici, artistici e architettonici
della città.
Nei primi mesi a Roma, gli incontri e le nuove conoscenze di Sigrid sono innumerevoli. Tuttavia, uno in particolare diventerà d’importanza fondamentale. Si tratta dell’incontro col noto pittore norvegese, Anders Castus Svarstad (1869-1843). Anche se entrambi sono moderni e cosmopoliti, i due si rivelano molto diversi. Comunque, la affinità tra loro sembra superare la diversità, e il 30 giugno 1912, ad Anversa, Sigrid Undset si sposa con Anders Svarstad.
Jenny – il
successo
È precisamente in quel periodo felicissimo della vita
dell’Undset che lei scrive il romanzo contemporaneo, Jenny (Jenny)[iii].
Il romanzo esce nel novembre 1911. Le recensioni sono parecchie e
prevalentemente positive. Il romanzo diventa un grande successo e la giovane
Sigrid Undset una autrice nota.
Il romanzo racconta la storia della vita della protagonista, la giovane pittrice norvegese Jenny Winger, trascorso sia nel ceto borghese della capitale norvegese, Kristiania, sia nel circolo artistico scandinavo a Roma. L’Undset descrive le emozioni e i pensieri della protagonista, la sua ambiguità rispetto al ruolo tradizionale della donna, il suo punto di vista sulla maternità, il suo sogno di un amore vero, la sua esigenza e la sua sfida per diventare pittrice, ma anche, in qualche misura, tocca gli aspetti politici, come le condizioni sociali e civili della donna. Leggendo Jenny si trova, curiosamente, parecchie somiglianze tra la vita di Jenny e quella della Undset. Andando avanti, è utile ora tornare però all’evoluzione della vita undsetiana, dopo la pubblicazione di Jenny. Che cosa succede?
Vita artistica – vita famigliare
Sono passati tre anni dal primo incontro di Sigrid con
Svarstad. I due si sono sposati. I novelli sposi, l’anno seguente il
matrimonio, trascorrono una vita felice prima a Londra e dopo a Roma. Lì, il 24
gennaio 1913, è nato il primogenito, Anders Castus. Comunque, la salute di suo
figlio peggiora e Sigrid decide di ritornare a Kristiania. Ciò segna una nuova
svolta nella vita dell’Undset. Ora, Sigrid inizia una nuova vita come madre,
moglie e padrona di casa.
Tornata a Kristiania, l’Undset, dopo un breve soggiorno nella casa materna, si trasferisce con la sua famiglia a Ski, una piccola città vicino a Kristiania. Con questo la vita di Sigrid come padrona di casa, moglie e soprattutto come madre inizia. L’ambizione dell’autrice era di creare una vita familiare fondata sull’amore tra lei e Svarstad.
Anche se gli impegni familiari sono aumentati, l’Undset continua a scrivere. Per di più, oltre ad essere padrona di casa e scrittrice, l’Undset contribuisce attivamente all’associazione degli autori. Allo stesso tempo, sta prendendo parte al dibattito pubblico contemporaneo su temi socio-culturali. Nel 1914, lei riprende anche a scrivere letteratura narrativa e il romanzo Våren (Primavera) viene pubblicato[iv]. Due anni dopo, la famiglia Undset Svarstad si trasferisce a Sinsen, un quartier di Kristiania. Nel 1917, il 29 ottobre, nasce la figlia, Maren Charlotte (“Molle”).
A quel tempo l’Undset crede ancora di continuare la vita assieme al suo grande amore, il marito, il noto pittore Svarstad. Il quale dal canto suo, seguendo il suo dovere artistico, continua a viaggiare e, conseguentemente, a essere sempre più assente dall’ambito familiare. Questa situazione domestica, man mano, porterà Sigrid a riconoscere il conflitto tra la vita materna e quella con il marito. L’Undset sentirsi tirata tra due poli: la bramosia del marito e il suo bisogno di prendersi cura dei figli. Tuttavia, a dispetto dei suoi sforzi, la distanza tra Sigrid e Svarstad aumenta.
Come conseguenza delle difficoltà matrimoniale la relazione tra Sigrid e Svarstad si indebolisce considerevolmente. Dopo anni di ambivalenza, Sigrid conclude che è necessario dare priorità ai figli e rinunciare al rapporto coniugale. I suoi figli devono essere al primo posto! Nel 1919, incinta, Sigrid Undset, con suoi due figli, lascia Kristiania per trasferirsi a Lillehammer, dove si stabilisce in una proprietà da lei stessa chiamata “Bjerkebæk”[v][vi]
La vita a Bjerkebæk
Le esperienze dei sei anni precedenti hanno portato la
scrittrice alla consapevolezza che non era possibile simultaneamente essere moglie,
madre e matrigna di sei bambini e seguire una carriera letteraria. Per
adeguarsi a questa presa di coscienza, a Lillehammer, l’Undset crea lentamente
un suo nuovo universo, composto da una vita letteraria e da una vita quotidiana
familiare. Da quel momento, esclusi gli anni della Seconda guerra mondiale,
Bjerkebæk rimane il suo domicilio fino alla sua morte.
Per giunta, dopo il suo trasferimento a Lillehammer l’Undset, per sostenere economicamente la famiglia e la casa Bjerkebæk, ha bisogno di pubblicare. Conseguentemente la scrittrice rinforza il suo impegno letterario per guadagnare di più, e il primo romanzo della trilogia Kristin Lavransdatter (Kirstin figlia di Lavrans), Kransen (La ghirlanda), che viene pubblicato nel 1920, prende forma. Il romanzo diventa subito un successo sia di critica che di pubblico. Le recensioni e le vendite sono eccezionali. Nei seguenti due anni escono i due altri libri della trilogia, Husfrue (La padrona della casa) e Korset (La Croce)[vii]. Ora la sua posizione di scrittrice di una certa reputazione è un fatto acclarato. Le preoccupazioni economiche sono finite. Comunque, in quel periodo di successo letterario l’inquietudine mentale di Sigrid cresce. Sembra mancarle qualcosa a livello spirituale, ma che cosa potrebbe riempire la sua lacuna?
La cattolica
Sigrid trova consolazione nella religione cattolica. Il
primo novembre 1924 l’Undset si convertì al cattolicesimo e, simultaneamente,
il suo matrimonio fu annullato dalla Chiesa. Tre anni dopo anche il divorzio
legale fu valido. Con questo radicale cambiamento da atea a cattolica fervente,
l’Undset dà alla sua vita una svolta personale fondamentale. Questo mutamento
spirituale si riflette anche nel suo lavoro letterario. I contrasti comunque
causati dalla sua conversione non sembrano rallentare la sua attività
letteraria, e negli anni seguenti vengono pubblicati ancora due romanzi
significativi, Olav Audunssøn til Hestviken
(Olav Audunsson) nel 1925, e Olav
Audunssøn og hans børn, (Olav
Audunsson e sui figli) nel 1927[viii],[ix]. Le
recensioni e il plauso ricevuto dall’Undset fu enorme, anche all’estero.
Il Premio Nobel
per la letteratura
Nel 1928 Sigrid
Undset riceve un riconoscimento letterario straordinario. La scrittrice vince
il Premio Nobel per la letteratura. Il motivo per l‘assegnazione dato al sito
ufficiale dell’Istituto Nobel è: ”The Nobel Prize in Literature 1928 was
awarded to Sigrid Undset "principally for her powerful descriptions of
Northern life during the Middle Ages"[x]. L’Undset fu la terza donna a vincere il Premio Nobel
per la letteratura. La prima fu la svedese Selma Lagerlöf (1858-1940) che vinse
il premio nel 1909. La seconda fu la sarda Grazia Deledda, nel 1926. Sigrid
Undset, all’età di quarantasei anni, è diventata un’autrice di grande fama
internazionale, una celebrità. Le celebrazioni e i riconoscimenti sono stati
molti. Comunque, per Sigrid questo riconoscimento ha un significato ben
maggiore di quello di essere stimata come scrittrice. Per lei il premio
rappresenta un segno tangibile di aver raggiunto una delle sue mete personali
nella vita.
In retrospettiva, si potrebbe dire che sia possibile tracciare un denominatore comune tra le scelte importanti fatte da lei nella vita; la sua volontà e la sua capacità di formare, spesso in un modo inconsueto ma sempre in accordo con le sue convinzioni personali, la sua stessa vita. Gli esempi di questa determinazione sono parecchi: il suo trasferimento a Roma da sola, la sua scelta di seguire il suo grande amore e di convivere con un uomo già sposato e più vecchio di lei, di dare la priorità al lavoro letterario e ai figli, di rinunciare alla relazione affettiva personale, il divorzio e la conversione al cattolicesimo.
La fuga e la
Seconda guerra mondiale
Per giunta, l’Undset ha mostrato la volontà di
contribuire alla comunità. In una prospettiva storica, il suo contributo
sociale è considerato di dimensione nazionale. Per esempio, questa si manifesta
nel suo coinvolgimento nell’ambiente letterario, in Den norske forfatterforening. Nel 1935 viene eletta presidente del
consiglio della stessa unione, un incarico che lei gestisce con cura e autorevolezza.
In quel periodo storico, l’instabilità della situazione politica in Europa era crescente. In Germania, il sostegno al Partito Nazionalsocialista Tedesco dei Lavoratori (Nationalsozialistische Deutsche Arbeiterpartei, con la sigla NSDAP) continuava ad aumentare e, con la “notte dei cristalli”, tra il 9 e il 10 novembre 1938, la posizione antisemita dei nazionalsocialisti tedeschi si rende manifesta.
Da allora, parallelamente allo scrivere, l’Undset, già da molti anni, tuonava contro il nazismo. Denunciare pubblicamente i nazisti, tuttavia, ha portato a ripercussioni, e, nel 1933, i nazisti mettono la scrittrice nella "lista nera". Più tardi, i suoi libri diventano proibiti in Germania, e ai giornali tedeschi fu proibito di stampare il suo nome. Oltre a preoccuparsi dell'antisemitismo, Undset interessarsi del sostentamento dei finlandesi. Per aiutare quest’ultimi economicamente, Undset mette all'asta la sua medaglia al Premio Nobel.
Tuttavia, con l’occupazione tedesca della Norvegia, il 4 aprile 1940, Sigrid Undset è in pericolo. Deve lasciare il paese. Lei dunque abbandona la Norvegia, ma prima parla, via radio, al popolo norvegese per incoraggiarlo. La fuga la porta dal Bjerkebæk alla contea di Nordland, a Stoccolma, attraverso la Russia e a San Francisco. Dalla costa del Pacifico, viaggia verso est, a New York dove si stabilisce. I cinque anni seguenti, la scrittrice, la vincitrice del Premio Nobel, girando gli Stati Uniti, utilizza la sua notorietà per fare propaganda a favore della madrepatria e far conoscere la forte resistenza nel popolo norvegese contro l’invasione nazista.
Dopoguerra
Finita la guerra, la scrittrice fa ritorno in Norvegia
arrivando a Oslo il 30 giulio 1945. Una settimana dopo torna a “Bjerkebæk”. Ora
l’Undset può finalmente iniziare un periodo di normalizzazione nella sua vita.
All’inizio, dopo la guerra, il contributo di Sigrid
Undset negli anni di esilio ottiene minimo riconoscimento. Tuttavia, nel 1947,
Sigrid Undset riceve l'Ordine Reale Norvegese di Sant'Olav, grado Gran Croce,
(Storkorset av St. Olav). La scrittrice si sente molto grata di ricevere il
massimo riconoscimento norvegese. Ecco, in particolare, la spiegazione
ufficiale la lusinga tanto: “For fremragende litterært virke og for tjenester for
fedrelandet” (per il suo lavoro letterario eccezionale e per i servizi resi per
la patria)[xi].
Da quel momento la salute dell’Undset peggiora e la sua produzione letteraria
diminuisce. Infatti, in quel periodo, lei scrive il suo ultimo libro Caterina av Siena (Santa Caterina da Siena)
che uscirà postumo, nel 1951[xii]. Il 10
giugno 1949, la famosa scrittrice morì a Lillehammer, quando aveva
sessantasette anni.
Comunque, la chiave nella vita della grande autrice
Sigrid Undset è la sua essenziale, intrinseca forza che dà alla scrittrice
l’abilità e la capacità di fare le scelte spesso inconsuete, ma giuste per lei,
necessarie per formare la sua vita artistica e privata in un modo autonomo.
L’opera
L’opera di Sigrid Undset è ampia e consta di romanzi,
novelle, saggi, agiografie, raccolte, memorie, libri di storia culturale,
racconti per bambini, poesia, raccolte di lettere e articoli di giornale. Nel periodo dal 1907 ai primi anni della Seconda
guerra mondiale l’autrice scrisse quasi un libro all’anno. In tutto, ci
sono più di quaranta lavori letterari dell’Undset. Alcuni sono stati pubblicati postumi. Molte delle
opere sono state tradotte in italiano; nelle mie ricerche ho trovato sedici
titoli diversi. Lei ha scritto più di trenta opere in prosa,
prevalentemente romanzi. Tra questi Jenny costituisce il primo grande
successo mentre il più conosciuto è il suo capolavoro, la trilogia Kristine Lavransdatter (Kristin, figlia di
Lavrans) che fu completata nel 1922. Una biografia dettagliata dell’opera
dell’Undset fu pubblicata dall’Universitetsforlaget.[xiii]
Ancora oggi, il fascino di Sigrid Undset, la straordinaria e controversa scrittrice, non si è indebolito. I suoi capolavori continuano ad attrarre lettori appassionati e l’Undset costituisce un punto di riferimento nel panorama letterario norvegese e mondiale.
Torill Rambjor
[i] Undset, S. 2007. Fru
Marta Oulie ; Den lykkelige alder ; Fortellingen om Viga-Ljot og Vigdis, Oslo,
Bokklubben.
[vi]
https://eng.bjerkebek.no/
[xi] Slapgard, S. 2008. Dikterdronningen
: Sigrid Undset, Oslo, Gyldendal, p. 521.
Bibliografia