“Una nuova cultura per la protezione della biodiversità. L’educazione formale, non formale e informale di fronte alla complessità del mondo naturale”
Il 19 e 20 maggio scorsi ha avuto luogo a Roma, Palazzo Rospigliosi, presso la sede di Coldiretti, il Convegno Internazionale “Nature in Mind” organizzato dall’Arma dei Carabinieri in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, Ministero della Transizione Ecologica, Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e World Enviromental Education Congress Network.
Al convegno, che ha ospitato il contributo di autorevoli partners tra cui Coldiretti, EarthDay Italia, GreenAccord e Crea, hanno partecipato anche I Parchi Letterari che dal 2017 indirizzano la loro programmazione seguendo il protocollo siglato con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri (C.U.F.A.).
Sei le sessioni di lavoro del Convegno che ha tratto spunto dal 30° anniversario della Convenzione per la Diversità Biologica, approvata il 22 maggio 1992 e successivamente aperta alla firma durante la conferenza di Rio de Janeiro; durante le quali sono stati affrontati temi di grande attualità.
“Salute e ambiente”, ha visto esperti internazionali riflettere sul ruolo dell’Educazione alla conservazione della Biodiversità come laboratorio didattico per l’accesso alla Natura e ai suoi benefici per la salute e sottolineare lo stretto rapporto esistente tra Biodiversità, Natura e benessere degli esseri umani. Perchè benessere non è solo assenza di malattie, ma uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale.
“A Scuola dalla Natura e best practices” attraverso la testimonianza di rappresentanti di Programmi, Fondazioni e ONG sono state illustrate best practices realizzate in alcuni paesi africani, in Indonesia e in Israele ove la messa a dimora di nuove foreste sta dimostrando come il fondamentale processo di riconnessione all’ambiente naturale, attraverso strategie proattive, fortemente sostenute dalle istituzioni o dalle ONG costituisca la strategia vincente per bilanciare progresso, conservazione dell’ambiente e vita delle comunità che da questo ambiente traggono le risorse per vivere, programmi che richiedono dialogo e collaborazione tra educazione ambientale non formale e sistema educativo formale;
“Scuola, città, territorio” è stata dedicata all’importanza di accorciare le distanze tra attori del mondo “antropizzato” e attori istituzionali e sociali della biodiversità, rendendo evidenti a chi vive nelle città il valore della natura, la necessità di innovare il modo di pensare e pianificare gli spazi urbani e di promuovere azioni virtuose da parte di amministratori, comunità, cittadini, imprese, università e scuole per proteggere e incrementare la biodiversità negli spazi urbani. Riprendere e favorire il contatto con il territorio più vicino ne favorisce la comprensione e ne fa cogliere la complessità e il valore;
“Educazione, infosfera cultura di massa e natura”, ha posto in risalto la funzione fondamentale svolta dai mass media nella costruzione di una nuova cultura ambientale e della necessità di una maggiore consapevolezza del ruolo dei professionisti della comunicazione nel divulgare le problematiche legate alla salvaguardia della natura. Centrale il tema della tutela dell’ambiente e l’educazione alla legalità;
“Educazione e natura – Una nuova educazione con la Natura al centro”, volta soprattutto al mondo della scuola e della formazione dei formatori, chiamata dal piano del Ministero dell’Istruzione a una “RiGenerazione” a tutto campo. La scuola, infatti, è il luogo d’elezione per la riconnessione con la natura sulla base di una vera cultura della biodiversità: particolare interesse ha suscitato l’intervento del già ministro dell’Educazione del regno del Bhutan, che ha illustrato l’esperienza della “Scuola verde” come progetto di apprendimento rigenerativo;
“Voci dal Mondo”, sessione di lavoro tutta al femminile, ha raccolto le testimonianze di esperte provenienti da tutto il mondo sul tema della modalità di comunicazione inerente la protezione dell’ambiente naturale e la conservazione della biodiversità.
L’evento è stata occasione per la presentazione e firma del protocollo d’intesa tra il Ministero dell’Istruzione e l’Arma dei Carabinieri per l’educazione ambientale: un passaggio epocale nella promozione delle attività di educazione alla tutela ambientale e cura del territorio rivolta a tutti gli studenti italiani.
Nel corso dei lavori è stata presentata, inoltre, la Carta per l’educazione alla biodiversità fortemente voluta dalla Presidenza della Repubblica e sostenuta dai Ministeri della Transizione Ecologica e dell’Istruzione.
Per la Rete dei Parchi Letterari sono stati due giorni importanti per studiare e approfondire temi che fanno ormai parte del nostro DNA. “Aprire al mondo quello che è del mondo” è infatti l’obiettivo delle "Riserve culturali " condiviso con il C.U.F.A. inteso alla salvaguardia dell’ambiente e alla “Cultura delle Comunità” che ci ospitano.
La consapevolezza da parte di una
Comunità del proprio patrimonio materiale e immateriale, della storia, delle
tradizioni e delle peculiarità della filiera agroalimentare, è fondamentale nel
lavoro di tutela e salvaguardia dell’ambiente. La difesa sociale più avanzata è
quella culturale, strumento di sopravvivenza non solo degli endemismi naturali ma anche
delle identità locali.
Le diverse combinazioni di
elementi naturali e umani che illustrano l’evoluzione delle comunità locali
attraverso la chiave dell’interpretazione letteraria sono alla base di un
lavoro inteso ad ottimizzare le specificità e i talenti custoditi nelle
comunità locali con percorsi di versi, parole, musica, sapori e artigianato
partendo da una calendarizzazione di eventi dedicati alle famiglie e ai
cittadini, soprattutto quelli più giovani, stimolando una fruizione consapevole
e diffusa dei piccoli e grandi patrimoni locali.
Una linea comune che i
rappresentanti delle Comunità coinvolte accolgono con entusiasmo per rendere
sempre più protagonisti i territori, i cittadini, gli studenti, i talenti, espressione di
eccellenze spesso nascoste.
Partendo da questi principi e arricchiti da questi due giorni preziosi "I Parchi Letterari non si limitano a custodire e divulgare la letteratura attraverso i luoghi, ma intendono contribuire a salvaguardare i luoghi attraverso la letteratura.” (SdM)
Luana Alita Micheli
Responsabile Organizzazione interna e Rapporti Istituzionali Associazione I Parchi Letteari
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