Nell’ambito delle manifestazioni legate ai 700 anni della morte di Dante promosso dal MiBACT per il 2021 sono stati selezionati due progetti nell’ambito della Provincia di Mantova. Il primo progetto, promosso da Palazzo Ducale di Mantova e presentato dal Direttore Stefano L’Occaso, riguarda una mostra dal titolo “Dante e la cultura del Trecento a Mantova” che sarà aperta dal 18 marzo al 20 giugno 2021.
La mostra esplorerà sia l’arte a Mantova ai primi del Trecento che la fortuna mantovana di Dante, incluso l’incunabolo del 1472, tra i vari pezzi saranno anche esposte pitture e sculture trecentesche nell’appartamento di Guastalla. L’arte della stampa, nata da poco, era ancora “in cuna”, nella cultura, quando nel 1472 i fratelli tedeschi Giorgio e Paolo Puzbach stamparono a Mantova la Commedia di Dante.
Il legame tra Dante e Mantova è molto stretto, a cominciare dalla mitica fondazione della città, nel ventesimo canto dell’Inferno. C’è poi la conferenza Questio de aqua et terra (sul rapporto fra il mare e le terre emerse) tenuta a Verona il 20 gennaio 1320, in cui Dante dice di essere stato a Mantova (probabilmente nell’autunno o nell’inverno del 1319, quando la città era governata dal capitano del popolo Rinaldo Bonacolsi detto Passerino). Il dubbio se Dante sia stato davvero a Mantova nasce dal fatto che il testo della conferenza fu pubblicato a Venezia solo nel 1508. Tra il 1320 e il 1508 cosa accadde al manoscritto della “Questio”? Per errore la parola Verona venne sostituita con Mantova. Sembra questa tuttavia un’ipotesi infondata, considerata l’eccellenza del curatore dell’opera: Giovanni Benedetto Moncetto, agostiniano, teologo, filosofo, astronomo, rettore delle università di Padova e di Perugia nonché vicario generale dell’ordine agostiniano in Francia. La conferenza fu tenuta a Verona, ma nulla vieta che la disputa scientifica su acqua e terra fosse nata a Mantova pochi mesi prima.
Il secondo progetto che ha ottenuto il patrocinio del Comitato per la celebrazione dei 700 anni ha come titolo “Virgilio e Dante nelle acque di Manto”, ed è presentato dal Comune di Borgo Virgilio insieme al Parco Letterario Virgilio. La proposta si articolerà in una serie di manifestazioni calendarizzate dal 2 aprile al 30 settembre 2021. Sono previsti tour guidati che partiranno da Mantova presso il Palazzo Ducale e dalle Pescherie di Giulio Romano e che attraverso percorsi fluviali, ciclopedonali e podistici attraverseranno i luoghi più suggestivi all’interno del Parco del Mincio fino ad arrivare al paesaggio bucolico della campagna di Andes, luogo di nascita e d’ispirazione del poeta Virgilio.
I tour verranno coordinarti dalla neonata Fondazione Virgilio e avranno anche la possibilità di esplorare il suggestivo Forte di Pietole, che si sviluppa in un riserva naturale di 33 ettari nel quale si sta sviluppando un importante progetto di valorizzazione che culminerà con la realizzazione del Museo dedicato a Virgilio a al Forte di Pietole, grazie al contributo di Regione Lombardia, Fondazione Cariplo, Fondazione Cariverona, Fondazione Banca Agricola Mantovana.
Questo nuova progetto, nonostante le difficoltà derivate dalle restrizioni dovute alla pandemia, si affianca alla già importante programmazione svolta dal Parco Letterario Virgilio, quest’anno entrato anche ufficialmente con tre eventi nel calendario di Festivaletteratura 2020.
*parte del testo è estratto dalla Gazzetta di Mantova con l'intervento del Direttore di Palazzo Ducale Stefano L’Occaso
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...propter aquam, tardis ingens ubi flexibus errat Mincius et tenera praetexit harundine ripas. (Georg. III, 10-15)