Maggio è rappresentato da un giovane cavaliere che reca in testa una corona di rose, fiore tipico del mese di cui è la personificazione
Di Maggio
Di maggio sì vi do molti cavagli
E tutti quanti sieno affrenatori,
portanti tutti, dritti corritori;
pettorali e testiere di sonagli,
bandiere e coverte a molti intagli
e di zendadi di tutti colori;
le targe a modo degli armeggiatori
viuole e rose e fior,ch’ogn’uom v’abbagli
e rompere e fiaccar bigordi e lance
e piovere da finestre e da balconi
in giù ghirlande ed in su melerance
e pulzellette e giovani garzoni
baciarsi ne la bocca e ne le guance
d’amor e di goder vi si ragioni
( Folgore da San Gimignano)
Il poeta Folgore da San Gimignano, pseudonimo di Jacopo di Michele (San Gimignano 1270 -1332) noto per il suo stile comico-realistico o giocoso visse al tempo di Dante e fu capace di fondere queste caratteristiche stilistiche con l’idealizzazione di tipo cortese e la raffinatezza degli stilnovisti. Nel sonetto dedicato al mese di maggio riesce a trasmettere un’ elegante atmosfera cavalleresca, con un’aura quasi fiabesca che ben si adatta all’immagine scultorea del portale della pieve aretina.
Tra le sculture della pieve di Arezzo, Maggio è l’unica che non reca l’iscrizione poiché il cavaliere occupa tutto lo spazio disponibile. Il giovane cavaliere è raffigurato di profilo sul suo possente destriero nero bardato, con la zampa alzata che accenna al movimento, con redini e staffe e folto pelame che dagli stinchi va a coprire gli zoccoli, che rimanda ad una specie equina utilizzata per la guerra. il cavaliere che reca in testa una corona di rose, fiore tipico del mese di cui è la personificazione è in assetto di parata con il grande scudo dall’umbone centrale adorno di cordoni e nappe rosse ed è vestito elegantemente con un abito di colore rosso acceso orlato d’oro.
La scultura trae ispirazione dal “cavaliere andante” di Ferrara e puntuali risultano le citazioni dello scudo e la posizione da destra verso sinistra; uno dei conci in pietra con un decoro vegetale che corre in orizzontale suggerisce un reimpiego di materiale. La personificazione del mese rappresenta il fatto che con la buona stagione si aveva la ripresa dell’attività guerresca ma anche quella di giostre e tornei. Nel medioevo erano istituiti i Campi di Maggio (assemblee annuali all’aperto) e il mese simboleggia il tempo signorile regolato dagli obblighi militari richiesti o prestati. Con questo mese sembra venir meno la rappresentazione dell’attività lavorativa legata alla terra e il personaggio infatti apre ad un’attività di tipo militare delegata all’aristocrazia. Le feste tradizionali di questo mese erano il Calendimaggio festa della rinascita durante la quale era uso eleggere il Re di Maggio e il Cantamaggio , la Maggiolata.
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