Home Mission Parchi Viaggi Eventi Multimedia Contatti
Il Magazine I Numeri Catgorie Almanacco Contatti
Menu
Categorie
IntervisteLibri ApertiAmbiente e TerritorioPaesaggi SonoriCucina LetterariaStorie in Cammino

Novembre Nordico. Una Serata Ibseniana all’Istituto di Norvegia in Roma

14 Novembre 2023
Novembre Nordico. Una Serata Ibseniana all’Istituto di Norvegia in Roma
Nell'ambito del Novembre Nordico è stato presentato il Parco Letterario Henrik Ibsen di Skien nel corso di una serata dedicata al periodo permanenza del poeta e drammaturgo norvegese a Roma e in Italia

Nel corso dell'800 gli artisti nordeuropei erano soliti viaggiare nei Paesi sudeuropei per immergersi nella storia e nella cultura mediterranea e ricavarne fonti di ispirazione per le loro opere.  Per tanti  scrittori e artisti Roma fu spesso la destinazione finale: un'attrazione che la Città eterna esercita ancora oggi. 

 I legami tra l’ambiente culturale dei Paesi nordici e quello italiano sono rimasti forti e sono tuttora nutriti dalla presenza degli Istituti accademici di Norvegia, Svezia, Finlandia e Danimarca, dalle rispettive Ambasciate e dal Circolo Scandinavo, dal 1860 la “casa” romana di tanti ospiti illustri come Henrik Ibsen, Selma Lagerlöf, Sigrid Undset, Halldór Laxness ed Evert Taube..  [i] 

Per celebrare questo legame, l'Accademia di Danimarca, l’Istituto di Finlandia a Roma, l’Istituto di Norvegia in Roma, l’Istituto Svedese di Studi Classici a Roma e le ambasciate dei quattro Paesi insieme al Circolo Scandinavo, organizzano dallo scorso anno il festival Novembre Nordico. Tracce nordiche a Roma ricco di manifestazioni ed eventi tra cui mostre, convegni, concerti e la visita delle abitazioni di personaggi illustri legati alla cultura ed alla storia dei Paesi del Nord Europa.[ii] 

Quest’anno sono in programma oltre ventiquattro eventi e tra di essi ha avuto un grande successo La Serata Ibsen, dedicata dall'Istituto e dalla Ambasciata di Norvegia ad Henrik Ibsen , senza paragone il più famoso e riconosciuto autore norvegese. [iii][iv]

Il pubblico, che ha riempito la sala dell'Istituto, è stato accolto dalla prof.ssa Kristin B. Aavitsland, direttrice del Norske Institutt i Roma, che ha introdotto gli ospiti alla storia dell'istituto, alle sue attività e al programma del Novembre nordico. La direttrice Aavitsland ha quindi ceduto la parola a SE l'Ambasciatore del Regno di Norvegia Johan C. Vibe che ha salutato i presenti e ha condiviso le sue riflessioni sulla importanza della cooperazione delle istituzioni nordiche a Roma nell’ambito culturale, e sull'importanza della figura di Henrik Ibsen per il patrimonio culturale norvegese.

Ospiti di onore e relatori della serata il professore Giuliano D‘Amico, professore associato e direttore del Centro di studi ibseniani, presso L’Università di Oslo.  PhD in Lettere (Università di Oslo), e la professoressa Maria Cristina Lombardi, professore ordinario di Lingue e Letterature Nordiche, Dip. Studi Letterari, Linguistici e Comparati – Università L’Orientale, Napoli,  PhD Filologia Germanica (Università di Firenze).

Dopo una breve presentazione del Centro di studi ibseniani di Oslo, il prof. D'Amico ha regalato al pubblico una brillante riflessione  sul soggiorno di Ibsen in Italia e a Roma ripercorrendo i momenti della permanenza dello scrittore, in pieno risorgimento, nella capitale di Pio IX prima e di  Vittorio Emanuele II poi. Sebbene Ibsen abbia scritto le sue opere più conosciute in Italia, il professor D'Amico si è soffermato sull'isolamento dello scrittore dal contesto culturale italiano. Una rilettura della soggiorno romano che potrebbe sembrare un'occasione persa. In effetti Ibsen non sembrerebbe avere avuto grandi interessi nella vita culturale romana influenzata in quel periodo dagli eventi risorgimentali. Probabilmente non si interessò molto neanche della lingua italiana come dimostrerebbe il piccolo dizionario che aveva iniziato a redigere ma che si arresta alla lettera A .  Per di più trascorse il suo periodo romano con persone provenienti dai paesi nordici con pochi contatti con la realtà culturale contemporanea italiana e romana. Rimane una questione aperta se un legame più stretto con l'ambiente italiano avrebbe potuto influenzare  la produzione letteraria di Ibsen. Ma, come ha detto D’Amico: “Ibsen a Roma – Una rilettura” potrebbe essere un tema interessante per futuri studi ibseniani.

Dopo la presentazione di prof. D’Amico la parola è passata alla prof.ssa Maria Cristina Lombardi, che ha approfondito l'opera di mediazione culturale sull'opera di Ibsen che Anne Charlotte Leffler, sua amica e ammiratrice, fece a Napoli con il coinvolgimento di Benedetto Croce.  

Fu il matematico Gösta Mittag-Leffler a presentare la sorella, la drammaturga svedese Anne Charlotte Leffler, al matematico e aristocratico napoletano Pasquale del Pezzo. I due si sposarono e l’autrice, diventata duchessa di Cajanello, si trasferì a Napoli. La professoressa Lombardi ha messo in luce l’influenza delle opere ibseniane sul lavoro dell’autrice e lo sviluppo della relazione amichevole tra lo scrittore norvegese e la drammaturga svedese-napoletana. Un interesse che coinvolse a Napoli  il  filosofo, storico, politico e critico letterario Benedetto Croce che scrisse la prefazione di due opere della Leffler. [v]

Preceduto dalla lettura di brani ibseniani recitati dall’attrice Anna Chiara Senatore, la serata è continuata con la presentazione del Parco Letterario dedicato dalla Città di Skien ad Henrik Ibsen.

 Come fu in occasione dello scorso Novembre Nordico con la presentazione del Parco Letterario dedicato a Sigrid Undset a Lillehammer, il dott. Stanislao de Marsanich, presidente dei Parchi Letterari ha parlato dei Parchi Letterari in generale e dei Parchi Letterari norvegesi che insieme a Undset e Ibsen vede  Falkberget a Røros e Querini a Røst riuniti in una rete proiettata verso Bodø Capitale Europea della Cultura 2024.   

Il Parco Letterario dedicato a Ibsen, ha dichiarato de Marsanich, ha un valore importante per la rete dei Parchi Letterari che non solo ricordano i luoghi dell'ispirazione letteraria degli autori ma cercano di approfondire la loro formazione attraverso la partecipazione attiva delle Comunità locali.  Il Parco Letterario intende raccontare dalla fattoria di  Venstøp alla città di  Skien i primi 15 anni della vita dello scrittore per presentarsi poi insieme agli altri luoghi ibseniani all'appuntamento del bicentenario ibseniano del 2028. 

Il Parco Letterario Henrik Ibsen è stato fondato il 22 maggio 202  nella sua Città natale ed è proprio l'assessore della cultura di Skien Guro Honningdal a concludere la Serata Ibsen di Roma con un bellissimo messaggio di saluti e auguri che è possibile ascoltare qui di seguito.


[i] https://www.circoloscandinavo.it/info/the-location/
[ii] Tracce Nordiche - Novembre Nordico
[iii] Ibsen scrisse la maggioranza delle sue illustri opere in Italia. Tra quelle si può nominare Brand (1866), Peer Gynt (1867), Casa di Bambola (1879) e Spettri (1881)
[iv] https://www.hf.uio.no/dnir/italiano.html
[v] Anne Charlotte Leffler - Wikipedia



Henrik Ibsen
Scopri il parco

Henrik Ibsen

Skien (Norvegia)

Torna indietro

Potrebbe interessarti anche

Gli antichi confini del territorio di Camaldoli

Dopo la donazione del 1027 da parte del Vescovo di Arezzo di poche centinaia di ettari attorno all’Eremo, la proprietà dei monaci andò allargandosi fino all'acquisizione del 1368 quando la formazione del territorio si può considerare conclusa

La nascita dei Parchi Letterari e l’attività del Parco Carlo Levi in un quarto di secolo

Nella ricorrenza del XXV anniversario della sua istituzione il Parco Letterario Carlo Levi avrà il privilegio di ospitare il Convegno Internazionale, organizzato per il prossimo mese di ottobre dal Centro di ricerca sul turismo letterario Tule

I Goethe a Mantova per Giulio Romano, Mantegna e Virgilio

Uno sguardo sulla vita culturale e sugli interessi artistici di alcuni importanti visitatori della città virgiliana nel Settecento.

Dalla pesca all’agricoltura. Il prosciugamento del Lago di Fucino

Nel cuore dell'Abruzzo, ai piedi imponenti del Monte Velino, si estende la Conca del Fucino, un'ampia pianura che fino alla metà dell’Ottocento ospitava il terzo lago più grande d'Italia.

Tra terra e mare. Il nuovo Parco Letterario dedicato a Percy B. Shelley

Tra il lungomare di San Terenzo e le alture di Lerici, il Parco Letterario dedicato a Percy B. Shelley, che come tanti altri grandi intellettuali, scrittori e artisti di tutti i tempi rimase affascinato dalle bellezze del Golfo dei Poeti.

Via Aurelia Josz nel Parco di Monza

E’ tornata a casa, Aurelia, in quella scuola che ha tanto amato, è tornata alla storia e all’idea di un’opera, a quella sua visione moderna che aveva dell'agricoltura, al valore che diede al lavoro agricolo.
I Parchi Letterari®, Parco Letterario®, Paesaggio Culturale Italiano® e gli altri marchi ad essi collegati, sono registrati in Italia, in ambito comunitario ed a livello internazionale - Privacy Policy
Creazione Siti WebDimension®